BMW R 1200 GS

Parafrasando un noto detto… progetto vincente non si cambia, ma si migliora. La BMW R 1200 GS, immutata esteticamente e da un punto di vista ciclistico, si difende dall'attacco della concorrenza mettendo in campo un cuore tutto nuovo.
Il nuovo propulsore deriva da quello della HP2 Sport ed è equipaggiato con due alberi a camme in testa (DOHC) azionati da una catena. Il comando valvole avviene attraverso dei bilancieri a dito che tra le altre permettono regimi di rotazione più elevati (da 8000 si passa a 8500 giri).
Grazie alla configurazione radiale delle quattro valvole, è stato possibile realizzare una camera di combustione dal disegno molto compatto. La miscela, come accadeva in passato, viene innescata da due candele (a differenza di quello che accade nella HP2 Sport nella quale la candela è singola), mentre rimane invariato il rapporto di compressione di 12,0:1.
La sistemazione orizzontale degli alberi a camme posti longitudinalmente all'asse del veicolo determina nel nuovo propulsore boxer due caratteristiche: ogni singolo albero a camme
comanda una valvola di aspirazione e una di scarico e, a causa della dislocazione radiale delle valvole, le camme sono di forma conica.

Per incrementare la coppia e la potenza nell'intero range di utilizzo (la Casa dichiara un +5%), è stata aumentata la portata della miscela aria-benzina utilizzando valvole più grandi.
Per l'aspirazione si è passati da 36 a 39 millimetri, mente allo scarico da 31 si è arrivati a 33 millimetri. La fasatura degli alberi a camme è stata ottimizzata per ottenere un'erogazione lineare anche a regimi medio bassi. Per incrementare la sezione di passaggio in prossimità delle valvole, l'alzata di quelle d'aspirazione e di scarico è passata da 10,54 e 9,26 mm a 10,8 mm. Il rapporto tra alesaggio e corsa, rispettivamente di 101 e 73 mm è rimasto invariato, così come la cilindrata di 1170 cc.
I pistoni, in alluminio fucinato, sono nuovi per adattarsi all'inedita configurazione della camera di combustione. I collettori di aspirazione sono ora di 50 millimetri (i precedenti erano di 47 mm) laddove nell'HP2 Sport sono di 52 mm. Sostituiti anche i cornetti di aspirazione e il filtro dell'aria dalla portata maggiorata. Il motore eroga ora una potenza massima di 81 kW/110 CV a 7750 giri e una coppia massima di 120 Nm a 6000 giri. I coperchi delle teste dei cilindri sono stati ridisegnati, sono in colore magnesio e fissati con due perni di fissaggio (in passato erano quattro).
L'impianto di scarico è sostanzialmente invariato nella forma, nella lunghezza e nel diametro dei collettori. La valvola a controllo elettronico posta sul terminale di scarico assicura una tonalità di più aggressiva e una risposta più piena a i medi regimi.
Invariato nella rapportatura, il cambio a sei marce ora è dotato di cuscinetti dal diametro maggiore e caratterizzato da una diversa dislocazione degli alberi. La trasmissione finale ad albero ha un rapporto finale che passa da 2,82 a 2,91.
Invariata la ciclistica che sfrutta il noto telaio a traliccio in tubi di acciaio, e il sistema elettronico ESA (Electronic Suspension Adjustment) per la taratura del Telelever e del Paralever.
Quattro le colorazioni disponibili: Alpinewhite, Magma Red, Ostra Grey, Nero Zaffiro.