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Moto & Scooter
Sym 2009, ecco le novità
di MariaVittoria Bernasconi
il 06/05/2009 in Moto & Scooter
La Casa taiwanese presenta la nuova gamma, che si arrichisce di un ruote alte modaiolo ed economico per gli spostamenti cittadini. Aggiornamenti invece per il Joyride e il Joymax
Sym 2009, ecco le novità
Dal 2005 la Sym è cresciuta in modo esponenziale ed oggi vanta numeri di vendita che fanno invidia ai grandi marchi italiani e giapponesi. Per sfruttare appieno il trend positivo la gamma 2009 si arricchisce di un modello a ruote alte, il Symphony, offerto in due motorizzazioni, 50 e 125 cc, nella doppia versione a due dischi o con quello posteriore a tamburo.
Il Symphony è stato progettato proprio per il mercato italiano dove questo segmento è molto apprezzato: non a caso le linee ricordano gli scooter più venduti delle case italiane, come l'Aprilia Scarabeo e il Piaggio Beverly.
Il Symphony è stato progettato proprio per il mercato italiano dove questo segmento è molto apprezzato: non a caso le linee ricordano gli scooter più venduti delle case italiane, come l'Aprilia Scarabeo e il Piaggio Beverly.
La strumentazione è essenziale ed offre il tachimetro, le spie canoniche e l'indicatore benzina. Discreti gli spazi per caricare eventualei oggetti: il sottosella accoglie un casco jet e nel retro scudo non manca il gancio per appendere un'eventuale borsa. L'avviamento è sia elettrico sia a pedale e come accessorio antifurto è presente l'interruttore che neutralizza l'impianto elettrico. Per il passeggero le pedane sono a scomparsa e di serie c'è un comodo maniglione integrato nella struttura del portapacchi.
Il telaio e le quote ciclistiche del Symphony sono identiche per la versione 50 e 125 cc. Per chi è molto alto la posizione in sella può risultare sacrificata, nonostante la pedana piatta e un'altezza del piano di seduta di 800 mm. In compenso l'imbottitura è morbida e i blocchetti sul manubrio sono facili da utilizzare. L'accelerazione è piuttosto fiacca sul 50 cc che però raggiunge la velocità massima senza troppo sforzo. Il 125 invece si dimostra più brillante e rapido.
La ciclistica è molto simile su entrambe le motorizzazioni, con le ruote da 16' e le sospensioni che si rivelano adatte alla città, capaci di filtrare bene buche e pavé.
Peccato solo per l'impianto frenante del 50 cc che tende a bloccare e ad essere poco modulabile. Nettamente migliore quello del modello di 125 cc, soprattutto nella versione con il disco posteriore. Per il passeggero lo spazio a bordo è discreto, come la posizione in sella. Le pedane retrattili sono comode e non interferiscono con le gambe del pilota.
I colori disponibili sono nero, grigio e antracite per tutti, più il bianco per il 125 cc con freni a disco sia all'anteriore sia al posteriore. I prezzi vanno da 1499 euro f.c. per il 50 cc, a 1.550 euro per il 125 cc con freno posteriore a tamburo e 1.699 cc f.c. per il 125 con freno a disco posteriore.
Da segnalare alcuni ritocchi sul Joyride disponibile sempre nelle motorizzazioni 125 e 200 cc: rimane invariato nella ciclistica e nelle motorizzazioni ma si rinnova nell'estetica e la ruota anteriore passa da 12" a 13". Nel sottosella è presente l'interruttore di sicurezza che stacca la corrente mentre il pulsante di apertura del tappo carburante è sul manubrio.
Il 125 cc è già disponibile nei concessionari, mentre il 200 cc lo sarà da fine aprile 2009, entrambi sono disponibili nelle colorazioni argento, antracite e bianco, mentre il 200 anche in nero.
Il prezzo per il 125 cc è di 2.700 euro f.c., per il 200 cc è di 2.990 euro f.c. Anche il Joymax Evo 300i si rinnova. Il motore è quello del Citycom 300, da 262 cc, mentre l'estetica è tutta nuova: fendinebbia e faro contornato di led creano un anteriore aggressivo e moderno, i vani portaoggetti sono capienti e sono stati rivisti nella funzionalità, un po' critica nel modello precedente. Così la chiave diventa pieghevole, per non infastidire le ginocchia una volta in sella e i vani ora si aprono e si chiudono con maggiore praticità. L'apertura della sella è comandata direttamente da un pulsante sul manubrio, da cui si azionano anche le quattro frecce di emergenza e l'apertura del tappo benzina posto nel retroscudo. Gli specchietti sono verniciati in tinta e in un vano è inserita la presa 12 V. La dotazione è ricca, conta anche lo schiena lino e le pedane retrattili del passeggero. Quattro i colori disponibili a 3.850 euro f.c.: nero, grigio, argento e bianco.
Il 125 cc è già disponibile nei concessionari, mentre il 200 cc lo sarà da fine aprile 2009, entrambi sono disponibili nelle colorazioni argento, antracite e bianco, mentre il 200 anche in nero.
Il prezzo per il 125 cc è di 2.700 euro f.c., per il 200 cc è di 2.990 euro f.c. Anche il Joymax Evo 300i si rinnova. Il motore è quello del Citycom 300, da 262 cc, mentre l'estetica è tutta nuova: fendinebbia e faro contornato di led creano un anteriore aggressivo e moderno, i vani portaoggetti sono capienti e sono stati rivisti nella funzionalità, un po' critica nel modello precedente. Così la chiave diventa pieghevole, per non infastidire le ginocchia una volta in sella e i vani ora si aprono e si chiudono con maggiore praticità. L'apertura della sella è comandata direttamente da un pulsante sul manubrio, da cui si azionano anche le quattro frecce di emergenza e l'apertura del tappo benzina posto nel retroscudo. Gli specchietti sono verniciati in tinta e in un vano è inserita la presa 12 V. La dotazione è ricca, conta anche lo schiena lino e le pedane retrattili del passeggero. Quattro i colori disponibili a 3.850 euro f.c.: nero, grigio, argento e bianco.
Sym 2009, ecco le novità
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 37x48 mm (52,4x57,8 mm); cilindrata 49,5 cc (124,6 cc). Distribuzione monoalbero a camme in testa e 2 (4) valvole per cilindro. Capacità serbatoio carburante n.d. Lubrificazione forzata e vaporizzata.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga, cambio automatico. Trasmissione a cinghia.
Ciclistica: telaio tubolare; sospensione anteriore, forcella telescopica; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante e mono ammortizzatore regolabile nel precarico. Pneumatici: anteriore 90/80-16, posteriore 90/80-16 (125 cc doppio disco 110/70-16). Freni: anteriore a disco in acciaio da 226 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a tamburo da 130 mm (125 cc a disco da 226 mm).
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.950, larghezza 740, altezza sella 800, interasse 1350. Peso a secco 102 kg (115 kg).
Prestazioni dichiarate: potenza 2,3 kW (3,1 CV) a 7.500 giri (6,5 kW – 8,8 CV -a 7.500 giri), coppia 0,38 kgm a 7.500 giri (0,96 kgm a 6.500 giri).
Trasmissione: frizione automatica centrifuga, cambio automatico. Trasmissione a cinghia.
Ciclistica: telaio tubolare; sospensione anteriore, forcella telescopica; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante e mono ammortizzatore regolabile nel precarico. Pneumatici: anteriore 90/80-16, posteriore 90/80-16 (125 cc doppio disco 110/70-16). Freni: anteriore a disco in acciaio da 226 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a tamburo da 130 mm (125 cc a disco da 226 mm).
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.950, larghezza 740, altezza sella 800, interasse 1350. Peso a secco 102 kg (115 kg).
Prestazioni dichiarate: potenza 2,3 kW (3,1 CV) a 7.500 giri (6,5 kW – 8,8 CV -a 7.500 giri), coppia 0,38 kgm a 7.500 giri (0,96 kgm a 6.500 giri).
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