Moto & Scooter
Sym 2009, ecco le novità
Pagina principale
La Casa taiwanese presenta la nuova gamma, che si arrichisce di un ruote alte modaiolo ed economico per gli spostamenti cittadini. Aggiornamenti invece per il Joyride e il Joymax
Dal 2005 la Sym è cresciuta in modo esponenziale ed oggi vanta numeri di vendita che fanno invidia ai grandi marchi italiani e giapponesi. Per sfruttare appieno il trend positivo la gamma 2009 si arricchisce di un modello a ruote alte, il Symphony, offerto in due motorizzazioni, 50 e 125 cc, nella doppia versione a due dischi o con quello posteriore a tamburo.
Il Symphony è stato progettato proprio per il mercato italiano dove questo segmento è molto apprezzato: non a caso le linee ricordano gli scooter più venduti delle case italiane, come l'Aprilia Scarabeo e il Piaggio Beverly.
Il Symphony è stato progettato proprio per il mercato italiano dove questo segmento è molto apprezzato: non a caso le linee ricordano gli scooter più venduti delle case italiane, come l'Aprilia Scarabeo e il Piaggio Beverly.
La strumentazione è essenziale ed offre il tachimetro, le spie canoniche e l'indicatore benzina. Discreti gli spazi per caricare eventualei oggetti: il sottosella accoglie un casco jet e nel retro scudo non manca il gancio per appendere un'eventuale borsa. L'avviamento è sia elettrico sia a pedale e come accessorio antifurto è presente l'interruttore che neutralizza l'impianto elettrico. Per il passeggero le pedane sono a scomparsa e di serie c'è un comodo maniglione integrato nella struttura del portapacchi.
Il telaio e le quote ciclistiche del Symphony sono identiche per la versione 50 e 125 cc. Per chi è molto alto la posizione in sella può risultare sacrificata, nonostante la pedana piatta e un'altezza del piano di seduta di 800 mm. In compenso l'imbottitura è morbida e i blocchetti sul manubrio sono facili da utilizzare. L'accelerazione è piuttosto fiacca sul 50 cc che però raggiunge la velocità massima senza troppo sforzo. Il 125 invece si dimostra più brillante e rapido.
La ciclistica è molto simile su entrambe le motorizzazioni, con le ruote da 16' e le sospensioni che si rivelano adatte alla città, capaci di filtrare bene buche e pavé.
Peccato solo per l'impianto frenante del 50 cc che tende a bloccare e ad essere poco modulabile. Nettamente migliore quello del modello di 125 cc, soprattutto nella versione con il disco posteriore. Per il passeggero lo spazio a bordo è discreto, come la posizione in sella. Le pedane retrattili sono comode e non interferiscono con le gambe del pilota.
I colori disponibili sono nero, grigio e antracite per tutti, più il bianco per il 125 cc con freni a disco sia all'anteriore sia al posteriore. I prezzi vanno da 1499 euro f.c. per il 50 cc, a 1.550 euro per il 125 cc con freno posteriore a tamburo e 1.699 cc f.c. per il 125 con freno a disco posteriore.
Joyride Evo 125/200i e Joymax Evo 300i
Da segnalare alcuni ritocchi sul Joyride disponibile sempre nelle motorizzazioni 125 e 200 cc: rimane invariato nella ciclistica e nelle motorizzazioni ma si rinnova nell'estetica e la ruota anteriore passa da 12" a 13". Nel sottosella è presente l'interruttore di sicurezza che stacca la corrente mentre il pulsante di apertura del tappo carburante è sul manubrio.
Il 125 cc è già disponibile nei concessionari, mentre il 200 cc lo sarà da fine aprile 2009, entrambi sono disponibili nelle colorazioni argento, antracite e bianco, mentre il 200 anche in nero.
Il prezzo per il 125 cc è di 2.700 euro f.c., per il 200 cc è di 2.990 euro f.c. Anche il Joymax Evo 300i si rinnova. Il motore è quello del Citycom 300, da 262 cc, mentre l'estetica è tutta nuova: fendinebbia e faro contornato di led creano un anteriore aggressivo e moderno, i vani portaoggetti sono capienti e sono stati rivisti nella funzionalità, un po' critica nel modello precedente. Così la chiave diventa pieghevole, per non infastidire le ginocchia una volta in sella e i vani ora si aprono e si chiudono con maggiore praticità. L'apertura della sella è comandata direttamente da un pulsante sul manubrio, da cui si azionano anche le quattro frecce di emergenza e l'apertura del tappo benzina posto nel retroscudo. Gli specchietti sono verniciati in tinta e in un vano è inserita la presa 12 V. La dotazione è ricca, conta anche lo schiena lino e le pedane retrattili del passeggero. Quattro i colori disponibili a 3.850 euro f.c.: nero, grigio, argento e bianco.
Il 125 cc è già disponibile nei concessionari, mentre il 200 cc lo sarà da fine aprile 2009, entrambi sono disponibili nelle colorazioni argento, antracite e bianco, mentre il 200 anche in nero.
Il prezzo per il 125 cc è di 2.700 euro f.c., per il 200 cc è di 2.990 euro f.c. Anche il Joymax Evo 300i si rinnova. Il motore è quello del Citycom 300, da 262 cc, mentre l'estetica è tutta nuova: fendinebbia e faro contornato di led creano un anteriore aggressivo e moderno, i vani portaoggetti sono capienti e sono stati rivisti nella funzionalità, un po' critica nel modello precedente. Così la chiave diventa pieghevole, per non infastidire le ginocchia una volta in sella e i vani ora si aprono e si chiudono con maggiore praticità. L'apertura della sella è comandata direttamente da un pulsante sul manubrio, da cui si azionano anche le quattro frecce di emergenza e l'apertura del tappo benzina posto nel retroscudo. Gli specchietti sono verniciati in tinta e in un vano è inserita la presa 12 V. La dotazione è ricca, conta anche lo schiena lino e le pedane retrattili del passeggero. Quattro i colori disponibili a 3.850 euro f.c.: nero, grigio, argento e bianco.
Galleria fotografica
Symphony dati tecnici dichiarati 50 (125)
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 37x48 mm (52,4x57,8 mm); cilindrata 49,5 cc (124,6 cc). Distribuzione monoalbero a camme in testa e 2 (4) valvole per cilindro. Capacità serbatoio carburante n.d. Lubrificazione forzata e vaporizzata.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga, cambio automatico. Trasmissione a cinghia.
Ciclistica: telaio tubolare; sospensione anteriore, forcella telescopica; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante e mono ammortizzatore regolabile nel precarico. Pneumatici: anteriore 90/80-16, posteriore 90/80-16 (125 cc doppio disco 110/70-16). Freni: anteriore a disco in acciaio da 226 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a tamburo da 130 mm (125 cc a disco da 226 mm).
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.950, larghezza 740, altezza sella 800, interasse 1350. Peso a secco 102 kg (115 kg).
Prestazioni dichiarate: potenza 2,3 kW (3,1 CV) a 7.500 giri (6,5 kW – 8,8 CV -a 7.500 giri), coppia 0,38 kgm a 7.500 giri (0,96 kgm a 6.500 giri).
Trasmissione: frizione automatica centrifuga, cambio automatico. Trasmissione a cinghia.
Ciclistica: telaio tubolare; sospensione anteriore, forcella telescopica; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante e mono ammortizzatore regolabile nel precarico. Pneumatici: anteriore 90/80-16, posteriore 90/80-16 (125 cc doppio disco 110/70-16). Freni: anteriore a disco in acciaio da 226 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a tamburo da 130 mm (125 cc a disco da 226 mm).
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.950, larghezza 740, altezza sella 800, interasse 1350. Peso a secco 102 kg (115 kg).
Prestazioni dichiarate: potenza 2,3 kW (3,1 CV) a 7.500 giri (6,5 kW – 8,8 CV -a 7.500 giri), coppia 0,38 kgm a 7.500 giri (0,96 kgm a 6.500 giri).