Moto & Scooter
Yamaha XT660Z Ténéré: mono a 360°
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Ritorna sulla scena dell'off-road un nome mitico, la tuttofare per eccellenza, la moto che qualsiasi giramondo sogna di guidare. Dalla sua, caratteristiche uniche che ne fanno la compagna ideale per affrontare la strada ma anche il fuoristrada. Fino all'orizzonte
La Ténéré è tornata. È proprio il caso di dirlo, di urlarlo quasi, visto che la sua assenza si sentiva. Di più, la Casa giapponese, con questa riedizione dell'immortale monocilindrica, ha colmato un vuoto, quello delle enduro da viaggio (quelle vere s'intende, con peso contenuto, fisico "robusto" e ruota anteriore da 21"), con cui mettersi in strada e puntare l'orizzonte.
E la Yamaha da questo punto di vista non si fa certo pregare.
E la Yamaha da questo punto di vista non si fa certo pregare.
Nata per affrontare qualsiasi percorso, sia asfaltato sia off-road, la Ténéré non conosce limite, soprattutto quando si tratta di macinare km. Dalla sua ha caratteristiche che ne fanno un mezzo insuperabile: è spinta dallo stesso mono che equipaggia l'XT660R/X, ovviamente rivisto per dare il meglio ai bassi e medi regimi, ovvero laddove si pretende dolcezza e forza nella guida fuoristrada e a pieno carico. È stato rivisto nell'alimentazione e nello scarico: la prima guadagna un airbox da 6,8 litri con filtro di carta, facilmente accessibile per la manutenzione nella guida su percorsi particolarmente polverosi, e un corpo farfallato Mikuni da 44 mm.
Il secondo invece consta di un doppio terminale sottosella, scelta che ha permesso di progettare più agevolmente gli attacchi delle borse rigide per i lunghi viaggi. Queste possono essere abbinate a un top-case, sempre rigido, da fissare su appositi attacchi integrati di serie sulle maniglie del passeggero e sull'estremità del codone.
Il motore è imbrigliato in un telaio a doppia culla aperta in acciaio, soluzione che garantisce grande affidabilità e resistenza. Le sospensioni, entrambe regolabili solo nel precarico delle molle, offrono una lunga escursione per venire incontro alla guida su percorsi sconnessi: la forcella è inoltre dotata di soffietti old-style per proteggere le canne da polvere e detriti.
Sempre per venire incontro alle esigenze del fuoristrada, la ruota anteriore è da 21" e la sezione dei pneumatici piuttosto ridotta, questo per facilitare all'occorrenza la sostituzione con pneumatici tassellati. Il look poi, non lascia spazio a dubbi, visto che – con il frontale marcatamente sviluppato in altezza – riprende quello delle enduro nate per affrontare la Parigi-Dakar. Altro elemento distintivo è il serbatoio da 24 litri, abbastanza per poter affrontare con tranquillità anche distanze di un certo rilievo. Tanti gli accessori a disposizione degli appassionati: oltre alle già citate valigie, troviamo il cavalletto centrale, la piastra inferiore paramotore e i tubi laterali, i paramani e il kit scarico Akrapovic. La moto è già disponibile a un prezzo di 6995 euro c.i.m.
Il motore è imbrigliato in un telaio a doppia culla aperta in acciaio, soluzione che garantisce grande affidabilità e resistenza. Le sospensioni, entrambe regolabili solo nel precarico delle molle, offrono una lunga escursione per venire incontro alla guida su percorsi sconnessi: la forcella è inoltre dotata di soffietti old-style per proteggere le canne da polvere e detriti.
Sempre per venire incontro alle esigenze del fuoristrada, la ruota anteriore è da 21" e la sezione dei pneumatici piuttosto ridotta, questo per facilitare all'occorrenza la sostituzione con pneumatici tassellati. Il look poi, non lascia spazio a dubbi, visto che – con il frontale marcatamente sviluppato in altezza – riprende quello delle enduro nate per affrontare la Parigi-Dakar. Altro elemento distintivo è il serbatoio da 24 litri, abbastanza per poter affrontare con tranquillità anche distanze di un certo rilievo. Tanti gli accessori a disposizione degli appassionati: oltre alle già citate valigie, troviamo il cavalletto centrale, la piastra inferiore paramotore e i tubi laterali, i paramani e il kit scarico Akrapovic. La moto è già disponibile a un prezzo di 6995 euro c.i.m.
Come va
A dispetto della sua indole da "nave da deserto", la Ténéré non offre controindicazione alcuna. La sella è ad un'altezza da terra "normale" (le vere fuoristrada sono in questo senso quasi proibitive per i più bassi) e la posizione di guida assolutamente confortevole. Insomma, a bordo ci si trova subito a proprio agio, con le gambe che ben si inseriscono nelle svasature del serbatoio, il manubrio largo abbastanza per esercitare un perfetto controllo sulla moto e le pedane ben centrate.
Un colpetto sull'acceleratore e il mono parte vivace. Dentro la prima, la corsa della leva è un po' lunga ma la precisione dell'innesto non manca, e via. Il mono gira vivace e corposo fin dai regimi più bassi, anche se è ai medi che la grinta vera viene fuori, specialmente tra i 4000 e i 6000 giri. Oltre questa soglia la spinta si diluisce, un limite che si avverte soprattutto nei trasferimenti stradali su arterie molto scorrevoli o a pieno carico, laddove qualche CV in più non avrebbe guastato. Buono invece il livello di comfort, con il cupolino che ripara il casco (ma non le spalle) e vibrazioni avvertibili solo agli alti regimi.
La guidabilità è di ottimo livello, buona la maneggevolezza, accettabile la stabilità. Stiamo infatti parlando di una enduro dalle sospensioni tarate anche (e soprattutto) per la guida off-road e dotata di pneumatici di sezione ridotta, da cui non si può pretendere l'impossibile. Alle elevate velocità, oltre i 130-140 km/h, lo sterzo perde un po' di solidità e anche in ingresso di curva come in uscita, se si esagera, i trasferimenti di carico macchiamo l'azione.
In compenso, la Ténéré si rifà in fuoristrada. Certo, la mulattiera viscida rimane un miraggio per i 183 kg dichiarati della Yamaha: per il resto invece non c'è problema. Nella guida in piedi sulle pedane la XT660Z si difende alla grande, grazie al "vitino" rastremato che permette di stringere la moto con le gambe. Sulle sconnessioni le sospensioni copiano alla grande e occorre solo porre attenzione al peso (specie quando si ha tanta benzina nel serbatoio…) per non coricare la moto di lato nei passaggi più impegnativi.
Anche il motore aiuta nel fuoristrada, con la sua risposta pronta ai bassi regimi che non mette in crisi nemmeno sui fondi più insidiosi.
Ottima la potenza frenante e la modulabilità del doppio disco anteriore, perfettamente tarate per il tipo di moto, meno a punto il freno posteriore troppo incline al bloccaggio.
Un colpetto sull'acceleratore e il mono parte vivace. Dentro la prima, la corsa della leva è un po' lunga ma la precisione dell'innesto non manca, e via. Il mono gira vivace e corposo fin dai regimi più bassi, anche se è ai medi che la grinta vera viene fuori, specialmente tra i 4000 e i 6000 giri. Oltre questa soglia la spinta si diluisce, un limite che si avverte soprattutto nei trasferimenti stradali su arterie molto scorrevoli o a pieno carico, laddove qualche CV in più non avrebbe guastato. Buono invece il livello di comfort, con il cupolino che ripara il casco (ma non le spalle) e vibrazioni avvertibili solo agli alti regimi.
La guidabilità è di ottimo livello, buona la maneggevolezza, accettabile la stabilità. Stiamo infatti parlando di una enduro dalle sospensioni tarate anche (e soprattutto) per la guida off-road e dotata di pneumatici di sezione ridotta, da cui non si può pretendere l'impossibile. Alle elevate velocità, oltre i 130-140 km/h, lo sterzo perde un po' di solidità e anche in ingresso di curva come in uscita, se si esagera, i trasferimenti di carico macchiamo l'azione.
In compenso, la Ténéré si rifà in fuoristrada. Certo, la mulattiera viscida rimane un miraggio per i 183 kg dichiarati della Yamaha: per il resto invece non c'è problema. Nella guida in piedi sulle pedane la XT660Z si difende alla grande, grazie al "vitino" rastremato che permette di stringere la moto con le gambe. Sulle sconnessioni le sospensioni copiano alla grande e occorre solo porre attenzione al peso (specie quando si ha tanta benzina nel serbatoio…) per non coricare la moto di lato nei passaggi più impegnativi.
Anche il motore aiuta nel fuoristrada, con la sua risposta pronta ai bassi regimi che non mette in crisi nemmeno sui fondi più insidiosi.
Ottima la potenza frenante e la modulabilità del doppio disco anteriore, perfettamente tarate per il tipo di moto, meno a punto il freno posteriore troppo incline al bloccaggio.
Dati tecnici
Motore: monocilindrico verticale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 100,0x84,0 mm; cilindrata 660 cc; rapporto di compressione 10,0:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpo farfallato 44 mm. Capacità serbatoio carburante 24 litri (riserva nd). Lubrificazione a carter secco.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (45/15). Frizione multidisco in bagno d'olio e comando meccanico. Cambio a cinque marce.
Ciclistica: telaio a doppia culla aperta in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 43 mm regolabile nel precarico, escursione ruota 210 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 200 mm. Pneumatici: anteriore 90/90-21, posteriore 130/80-17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 298 mm e pinze a 2 pistoncini paralleli, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2246, larghezza 865, altezza sella 895, interasse 1505. Peso a secco 183 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 35,0 kW (47,6 CV) a 6000 giri, coppia 58,0 Nm (5,9 kgm) a 5500 giri.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (45/15). Frizione multidisco in bagno d'olio e comando meccanico. Cambio a cinque marce.
Ciclistica: telaio a doppia culla aperta in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 43 mm regolabile nel precarico, escursione ruota 210 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 200 mm. Pneumatici: anteriore 90/90-21, posteriore 130/80-17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 298 mm e pinze a 2 pistoncini paralleli, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2246, larghezza 865, altezza sella 895, interasse 1505. Peso a secco 183 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 35,0 kW (47,6 CV) a 6000 giri, coppia 58,0 Nm (5,9 kgm) a 5500 giri.
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