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Moto & Scooter
Bolzano pensa ai motociclisti
di Riccardo Matesic
il 08/05/2007 in Moto & Scooter
Nuove protezioni dei guard rail specifiche e una campagna sulla sicurezza ideata con la consulenza dei motoclub: ecco il piano d’azione della Provincia Autonoma per frenare gli incidenti mortali
L’argomento è sempre lo stesso, ma stavolta si muove qualcosa di di concreto e apprezzabile. La Provincia Autonoma di Bolzano (PAB), visto il numero inaccettabile di motociclisti morti sulle sue strade, ha varato un piano d’intervento.
Due i campi d’azione. Da una parte una campagna d’informazione e sensibilizzazione volta a presentare un’analisi degli incidenti tipici che si registrano e a dare consigli pratici per la sicurezza.
Due i campi d’azione. Da una parte una campagna d’informazione e sensibilizzazione volta a presentare un’analisi degli incidenti tipici che si registrano e a dare consigli pratici per la sicurezza.
Dall’altra protezioni per i motociclisti nei punti statisticamente più pericolosi delle strade.
Il progetto di una protezione specifica per i guard rail è partito nel 2005, ed è stato affidato al professor Antonio Giavotto del Politecnico di Milano, che ha collaborato con l’ingegner Enrico Croce della Provincia Autonoma di Bolzano. Dal loro lavoro è risultato il MotoPAB, che già ha fatto la sua comparsa sulle prime curve.
La costruzione della protezione ha tenuto conto di alcune normative specifiche per motociclisti attive in Spagna e Francia, visto che da noi non esistono per le moto né ce ne sono altre a livello comunitario. I crash test sono stati effettuati secondo i protocolli spagnoli UNE 135900-1 e 2.
A fine 2006 ne è stato installato un primo tratto sperimentale sulla SS508 della Val Sarentino. Per il 2007 sono stati commissionati ad aziende locali 3100 metri di protezioni, che verranno installati a breve nelle curve statisticamente più pericolose delle strade provinciali e statali in concessione.
Il motoPAB è realizzato in acciaio zincato e ha un costo di produzione di 18 euro al metro; al quale devono aggiungersene fra i 5 e i 10 al metro per l’installazione. Purtroppo, come ci ha confermato l’ingegner Croce, non ne è prevista la commercializzazione, ma resterà un’infrastruttura che la Provincia si autoproduce specificamente per le sue strade.
La costruzione della protezione ha tenuto conto di alcune normative specifiche per motociclisti attive in Spagna e Francia, visto che da noi non esistono per le moto né ce ne sono altre a livello comunitario. I crash test sono stati effettuati secondo i protocolli spagnoli UNE 135900-1 e 2.
A fine 2006 ne è stato installato un primo tratto sperimentale sulla SS508 della Val Sarentino. Per il 2007 sono stati commissionati ad aziende locali 3100 metri di protezioni, che verranno installati a breve nelle curve statisticamente più pericolose delle strade provinciali e statali in concessione.
Il motoPAB è realizzato in acciaio zincato e ha un costo di produzione di 18 euro al metro; al quale devono aggiungersene fra i 5 e i 10 al metro per l’installazione. Purtroppo, come ci ha confermato l’ingegner Croce, non ne è prevista la commercializzazione, ma resterà un’infrastruttura che la Provincia si autoproduce specificamente per le sue strade.
Nel solo 2005 sulle strade della Provincia Autonoma di Bolzano (PAB) sono morti 25 motociclisti. I dirigenti provinciali però, avevano già notato come nel 2003 l’introduzione della patente a punti non avesse fatto segnare neanche un minimo calo degli incidenti motociclistici. È scritto nero su bianco nel sito bikerssafety.it.
L’home page riporta lo slogan caratteristico della campagna di sensibilizzazione, che appare in tre diverse videate che si succedono: 0-180 in 7”, 180-0 in 2”, e poi una sagoma bianca abbracciata a una ragazza con le date di nascita e morte, 1972-2007. Tetro, ma fa pensare.
In realtà la campagna si articola su cartellonistica stradale, manifesti sui mezzi pubblici e poi incontri e collaborazioni con club motociclistici, scuole ed esperti a vario titolo.
Nel sito si trova una parte scientifico-statistica, con l’analisi dell’incidentalità e delle cause, e una parte dedicata ai consigli per chi guida.
Il tono è corretto, non infastidisce e non è saccente. Giusti anche i consigli riportati e che fanno parte del bagaglio dei motociclisti esperti, ma non certo di tutti quelli che guidano una due ruote.
Per quanto concerne le statistiche, queste sono piuttosto dettagliate. Il 41% degli incidenti motociclistici avviene senza coinvolgimento di altri mezzi. Il 30% con il coinvolgimento di veicoli della corsia opposta. Il 61% dei sinistri con motociclisti morti che coinvolgono altri veicoli, sono stati causati dallo stesso motociclista.
Recensire positivamente questa campagna ci è sembrato giusto per tenere alta l’attenzione su questo problema, e perché affronta il tema con un’angolazione e un linguaggio condivisibili. In più la Provincia è partita da interventi concreti per migliorare la sicurezza di strade che sono già fra le migliori d’Italia.
L’home page riporta lo slogan caratteristico della campagna di sensibilizzazione, che appare in tre diverse videate che si succedono: 0-180 in 7”, 180-0 in 2”, e poi una sagoma bianca abbracciata a una ragazza con le date di nascita e morte, 1972-2007. Tetro, ma fa pensare.
In realtà la campagna si articola su cartellonistica stradale, manifesti sui mezzi pubblici e poi incontri e collaborazioni con club motociclistici, scuole ed esperti a vario titolo.
Nel sito si trova una parte scientifico-statistica, con l’analisi dell’incidentalità e delle cause, e una parte dedicata ai consigli per chi guida.
Il tono è corretto, non infastidisce e non è saccente. Giusti anche i consigli riportati e che fanno parte del bagaglio dei motociclisti esperti, ma non certo di tutti quelli che guidano una due ruote.
Per quanto concerne le statistiche, queste sono piuttosto dettagliate. Il 41% degli incidenti motociclistici avviene senza coinvolgimento di altri mezzi. Il 30% con il coinvolgimento di veicoli della corsia opposta. Il 61% dei sinistri con motociclisti morti che coinvolgono altri veicoli, sono stati causati dallo stesso motociclista.
Recensire positivamente questa campagna ci è sembrato giusto per tenere alta l’attenzione su questo problema, e perché affronta il tema con un’angolazione e un linguaggio condivisibili. In più la Provincia è partita da interventi concreti per migliorare la sicurezza di strade che sono già fra le migliori d’Italia.
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