Moto & Scooter
Piaggio Carnaby 125/200
Tra il Beverly e il Liberty arriva un nuovo ruote alte dalle dimensioni compatte, pensato per i più giovani. Arriverà dai concessionari a fine marzo a 3.050 euro il 125 e a 3.250 il 200 cc. Un prezzo interessante per uno scooter che bada alla sostanza
- Se scooter dev’essere… scooter sia, meglio secondo il nuovo scooter presentato dalla Piaggio se a ruote alte. Soluzione che consente di assorbire in modo migliore le asperità del fondo stradale, sempre più dissestato, delle nostre città.
Il nuovo Carnaby proposto nelle cilindrate 125/200 è proprio il classico “commuter” urbano che soddisfa questo requisito con i suoi cerchi da 16, andando a completare la famiglia dei ruote alte della Casa di Pontedera composta fino ad oggi dal Liberty e dal Beverly.
Il Carnaby sia per le vivaci colorazioni scelte, sia per il design sbarazzino, è un mezzo che si rivolge ad un pubblico giovane. In questo senso non passa inosservato il frontale caratterizzato dai due gruppi ottici con faretti sovrapposti e dalla vistosa presa d’aria del radiatore. Manca il cupolino, ma è disponibile nel catalogo degli accessori il parabrezza alto.
Cosa ci sta sotto la sella? Un casco jet, inoltre trovano posto anche altri piccoli oggetti che si possono sistemare, sempre nel sottosella, nelle due tasche laterali, soluzione inedita che permette di sfruttare meglio lo spazio a disposizione.
La pedana larga e piatta consente di sistemare con facilità una borsa, mentre nel retroscudo non è stato ricavato nessun vano, ma si può montare (optional) la borsa “Easy Bag” realizzata in tessuto sintetico, impermeabile e antistrappo. L’impianto frenante si affida ad un disco anteriore da 260 mm e a uno posteriore delle stesse dimensioni; non è previsto il sistema di frenata combinata.
Il telaio (sulla carta lo stesso che equipaggia l’Aprilia Sportcity) è realizzato in tubi d’acciaio.
Da uno scooter Piaggio ci saremmo aspettati una maggior cura delle finiture e degli assemblaggi che invece sono meno curati rispetto agli altri modelli in listino.
I propulsori sono i collaudati motori monocilindrici, quattro valvole, con alimentazione a carburatore della serie Leader che rientrano nella normativa antinquinamento Euro 3.
Il nuovo Piaggio Carnaby arriverà dai concessionari alla fine di marzo e per tutto il mese di aprile il 125 cc verrà proposto al prezzo di lancio di 2.990 euro.
Non mancano nel catalogo gli accessori dedicati, si va dal bauletto da 38 litri (proposto ad aprile a 100 euro), al telo coprigambe, al parabrezza, all’antifurto elettronico e al seggiolino per trasportare un bambino.
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La seduta è a quota 790 mm, quindi di per sé abbastanza bassa, ma la sella larga non permette ai piloti sotto al metro e settanta di toccare bene coi piedi a terra. Una volta partiti si apprezza la posizione di guida e anche lo spazio sulla pedana per le gambe non manca e difficilmente si arriva a sfiorare il retroscudo con le ginocchia.
Il riparo aerodinamico è scarso, quindi per i trasferimenti in tangenziale il parabrezza è consigliabile (disponibile in due differenti altezze). Inoltre nel retroscudo si generano dei vortici intorno alle gambe.
Sulle lunghe distanze il comfort viene meno per via della particolare conformazione della sella che porta il pilota a scivolare in avanti dove l’imbottitura è meno consistente.
Convince la risposta della forcella, mentre gli ammortizzatori faticano a filtrare i fondi particolarmente movimentati. Nel traffico si comporta discretamente: nei cambi di direzione non è rapidissimo, e anche in inserimento in curva non è svelto, ma una volta prese le misure tra le auto ci si divincola con discreta disinvoltura. In sostanza se paragonato ad un’Aprilia Sportcity di pari cilindrata si rivela meno reattivo e più stabile. Insomma, ricorda un po' il Beverly.
La frenata è modulabile e mai troppo aggressiva, il bloccaggio della ruota posteriore si verifica solo tirando con molta decisione la leva.
Le differenze tra le due motorizzazioni non sono così evidenti anche se, come è ovvio aspettarsi, il 200 cc offre un’accelerazione più pronta e qualche km/h in più in allungo, arrivando a 120 Km/h di tachimetro.
Il passeggero è ben accolto e può contare su due comode maniglie laterali e su pedane estraibili.
Nelle soste di serie c’è solo il cavalletto centrale e richiede un po’ di energia per sollevare lo scooter. Quello laterale è optional, come sullo Sportcity.
(tra parentesi i dati tecnici della versione 125 cc)
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 72x 48,6 mm (51x48,6 mm); cilindrata 198 cc (124 cc); rapporto di compressione 12,5:1 (11,5:1) Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione. Capacità serbatoio carburante 9 litri (di cui 1,5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a ingranaggi. Cambio a variatore continuo di velocità.
Ciclistica: telaio culla aperta in acciaio; sospensione anteriore, forcella teleidraulica da 35 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore idraulico regolabile nel precarico molla. Pneumatici: anteriore 110/70-16’’, posteriore 130/70-16’’. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 260, posteriore a disco singolo in acciaio da 260 mm.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.000, larghezza 790, altezza sella 790. Peso a secco 146 kg.
Prestazioni dichiarate 125: potenza 11,0 kW (15 CV) a 9.000 giri; coppia 12 Nm a 8.000 giri
Prestazioni dichiarate 200: potenza 15,4 kW (21 CV) a 9.000 giri; coppia 21 Nm a 6.250 giri
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