Moto & Scooter
Yamaha X-City 250
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Elegante, ben rifinito, convincente in sella. Il nuovo ruote alte Yamaha a iniezione elettronica manda in pensione il Versity e punta sulla sella più bassa di categoria
Il Vomero, via Caracciolo, il lungomare di Chiaia… come in ogni centro storico di una qualsiasi città italiana, anche nel capoluogo campano a farla da padroni nel traffico sono gli scooter. Con una particolarità: qui sono quasi tutti a ruote alte e le immancabili ricerche di mercato dimostrano che la predilezione per i targati con cerchi da 15 e 16” sia un fenomeno che interessi soprattutto il Centro-Sud.
Quindi per essere competitivi in questa fascia di mercato bisogna essere aggiornati e la Yamaha con il Versity XC 300 non lo era più. Eccoci quindi proprio a Napoli per la presentazione del suo successore, l’X-City 250.
In cosa si differenzia dal suo predecessore? Ovviamente omologato Euro 3, il nuovo nato perde per strada qualche cc (249 contro 264) ma mantiene pressoché invariati i valori di potenza e coppia massime, adottando l’apprezzato propulsore dell’X-Max 250.
La gran parte della base meccanica è proprio mutuata dal fratello sportiveggiante, eccezion fatta per le misure dei cerchi, che crescono di un pollice all’anteriore e di uno al posteriore (quindi rispettivamente 16” e 15”) e della corsa delle sospensioni, decisamente incrementata per far fronte a un uso intenso su pavé, asfalto sconnesso, sampietrini, tombini, binari etc.
Senza eccedere in sportività, la linea dell’X-City è più filante (anche se forse meno originale) di quella del Versity, e si riconosce un marcato family feeling con X-Max e Majesty 400.
Gradevole la strumentazione, di stampo marcatamente automobilistico: peccato manchino il pulsante dell’hazzard e il freno di stazionamento.
L’X-City detiene il record della sella più bassa della categoria (790 mm da terra), il che permette davvero a chiunque di poggiare i piedi al semaforo. Disponibile in tre colori (azzurro con sella cuoio, argento con sella nera, nero con sella nera) a 4.590 euro chiavi in mano, il ruote alte della Yamaha può essere anche completato nelle dotazioni con un bauletto e un parabrezza più ampio in offerta a 280 euro fino alla fine di maggio. Un’occasione da cogliere, visto che il sottosella dell’X-City non è molto capiente, riuscendo a contenere una valigetta ventiquattrore oppure un casco jet di piccole dimensioni.
In cosa si differenzia dal suo predecessore? Ovviamente omologato Euro 3, il nuovo nato perde per strada qualche cc (249 contro 264) ma mantiene pressoché invariati i valori di potenza e coppia massime, adottando l’apprezzato propulsore dell’X-Max 250.
La gran parte della base meccanica è proprio mutuata dal fratello sportiveggiante, eccezion fatta per le misure dei cerchi, che crescono di un pollice all’anteriore e di uno al posteriore (quindi rispettivamente 16” e 15”) e della corsa delle sospensioni, decisamente incrementata per far fronte a un uso intenso su pavé, asfalto sconnesso, sampietrini, tombini, binari etc.
Senza eccedere in sportività, la linea dell’X-City è più filante (anche se forse meno originale) di quella del Versity, e si riconosce un marcato family feeling con X-Max e Majesty 400.
Gradevole la strumentazione, di stampo marcatamente automobilistico: peccato manchino il pulsante dell’hazzard e il freno di stazionamento.
L’X-City detiene il record della sella più bassa della categoria (790 mm da terra), il che permette davvero a chiunque di poggiare i piedi al semaforo. Disponibile in tre colori (azzurro con sella cuoio, argento con sella nera, nero con sella nera) a 4.590 euro chiavi in mano, il ruote alte della Yamaha può essere anche completato nelle dotazioni con un bauletto e un parabrezza più ampio in offerta a 280 euro fino alla fine di maggio. Un’occasione da cogliere, visto che il sottosella dell’X-City non è molto capiente, riuscendo a contenere una valigetta ventiquattrore oppure un casco jet di piccole dimensioni.
Su strada
Va molto bene l’X-City, diciamolo subito: è equilibrato e offre una guida quasi motociclistica. Il motore non impressiona nello scatto da fermo, ma convince in pieno per progressione, portando piuttosto in fretta la lancetta del tachimetro a superare quota 120 km/h. L’iniezione offre una risposta al gas sempre fluida e lineare.
La posizione in sella tradisce un’indole prettamente cittadina, visto che è molto svasata in punta proprio per aiutare a poggiare i piedi in terra: la protezione dall’aria, buona per busto e spalle, è meno valida per le gambe, dato che lo scudo è piuttosto stretto. L’accessibilità a bordo non è uno dei punti forti dell’X-City: chi voglia montare in sella si troverà a dover scavalcare l’ampio tunnel centrale.
Una volta in movimento, però, l’X-City è molto comunicativo, reattivo (quindi abbastanza svelto nell’ingresso in curva) ma mai brusco. Superiori alla media di categoria la stabilità sul dritto (il classico sorpasso del tir in autostrada non crea problemi) e in curva, aiutate da pneumatici – Pirelli Sport Demon realizzati appositamente – sovradimensionati.
Più che soddisfacente quanto a potenza decelerante, la frenata offre un’ottima modulabilità al posteriore, mentre il comando si è dimostrato meno progressivo all’anteriore.
Un’ultima nota sulla luce a terra: con l’X-City si possono fare pieghe discrete senza che il cavalletto tocchi terra.
La posizione in sella tradisce un’indole prettamente cittadina, visto che è molto svasata in punta proprio per aiutare a poggiare i piedi in terra: la protezione dall’aria, buona per busto e spalle, è meno valida per le gambe, dato che lo scudo è piuttosto stretto. L’accessibilità a bordo non è uno dei punti forti dell’X-City: chi voglia montare in sella si troverà a dover scavalcare l’ampio tunnel centrale.
Una volta in movimento, però, l’X-City è molto comunicativo, reattivo (quindi abbastanza svelto nell’ingresso in curva) ma mai brusco. Superiori alla media di categoria la stabilità sul dritto (il classico sorpasso del tir in autostrada non crea problemi) e in curva, aiutate da pneumatici – Pirelli Sport Demon realizzati appositamente – sovradimensionati.
Più che soddisfacente quanto a potenza decelerante, la frenata offre un’ottima modulabilità al posteriore, mentre il comando si è dimostrato meno progressivo all’anteriore.
Un’ultima nota sulla luce a terra: con l’X-City si possono fare pieghe discrete senza che il cavalletto tocchi terra.
Dati tecnici
monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 69,0x66,8 mm; cilindrata 249,78 cc; rapporto di compressione 10,0:1. Distribuzione monoalbero a 4 valvole. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 10,5 litri. Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a ingranaggi. Cambio a variatore automatico centrifugo.
Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, forcella, escursione ruota 100 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla, escursione ruota 105 mm. Pneumatici: anteriore 120/70-16, posteriore 140/70-15. Freni: anteriore a disco in acciaio da 270mm, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.175, larghezza 785, altezza sella 790, interasse 1.470. Peso a secco 165 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 15,6 kW (21,2 CV) a 7.500 giri, coppia 21,5 Nm (2,19 kgm) a 5.800 giri.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a ingranaggi. Cambio a variatore automatico centrifugo.
Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, forcella, escursione ruota 100 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla, escursione ruota 105 mm. Pneumatici: anteriore 120/70-16, posteriore 140/70-15. Freni: anteriore a disco in acciaio da 270mm, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.175, larghezza 785, altezza sella 790, interasse 1.470. Peso a secco 165 kg.
Prestazioni dichiarate: potenza 15,6 kW (21,2 CV) a 7.500 giri, coppia 21,5 Nm (2,19 kgm) a 5.800 giri.
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