Moto & Scooter
Kawasaki ZZR 1400: dove sta di casa?
Test completo, rilevamenti strumentali e gallery fotografica della moto di serie più potente al mondo. Velocissima e stabile, è anche versatile: ma qual è il suo habitat naturale?

di Fabio Cormio, foto di Marco Zamponi, ha collaborato Fabrizio Giulini
La provammo un anno fa, sulla mitica autobahn tedesca e nella zona collinare intorno a Francoforte.
Considerato che la moto è potente e stabile, la vera domanda è una sola: a cosa serve? Questo cerchiamo di capire in questa sede, proponendo considerazioni che in buona parte sono applicabili anche ad altri modelli. La prima è: questa non è una moto per i lunghi viaggi in autostrada: il motore è fantastico, la stabilità è ottima, ma la posizione di guida, caricata sull'anteriore, alla lunga è faticosa (soprattutto per i polsi), inoltre la protezione aerodinamica è abbastanza scarsa. Ma c'è di più: con quegli scarichi laterali, montare delle valigie rigide significa rendere la ZZR larga quanto una Smart. A suffragare le nostre perplessità il fatto che Kawasaki stessa abbia prodotto (sarà commercializzata nel 2008) una moto, la GTR, che sfrutta gran parte della meccanica della ZZR ma ha caratteristiche da vera sport-tourer (trasmissione a cardano e sovrastrutture ben più generose).
Detto questo, emerge poi con evidenza il fatto che la ZZR non sia una moto da pista (non che Kawasaki abbia mai affermato il contrario, beninteso): pesa più di una GSX-R del 1990, ha scarsa luce a terra e un interasse che, nelle varianti, le conferisce l'agilità di un filobus. Caratteristica, quest'ultima, che rende impegnative le gite domenicali sui passi di montagna.
Insomma, la ZZR è una moto con caratteristiche d'eccellenza, ma è difficile trovarle un vero habitat che non sia quello dei tragitti medio-brevi sulle autostrade tedesche senza limiti di velocità. Un po' poco.
Motore: 4 cilindri in linea a 4 tempi, raffreddato a liquido, cilindrata 1.352 cc,
alesaggio per corsa 84 x 61 mm, distribuzione DOHC, 16 valvole. Alimentazione: iniezione elettronica, capacità serbatoio 22 litri. Omologazione: Euro 2.
Trasmissione: cambio a 6 rapporti, frizione multidisco in bagno d’olio. Finale a catena.
Ciclistica: telaio monoscocca in alluminio, sospensione anteriore forcella a steli rovesciati da 43 mm, completamente regolabile. Sospensione posteriore forcellone con ammortizzatore a gas completamente regolabile. Pneumatico anteriore 120/70-ZR17, posteriore 190/50-ZR17.
Freni: anteriore doppio disco da 310 mm a margherita, ad attacco radiale a 4 pistoncini contrapposti; posteriore disco singolo da 250 mm a margherita, a doppio pistoncino contrapposto.
Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 2.170, larghezza 760, interasse 1.460. Altezza sella 800.
Prestazioni dichiarate: potenza max 190 CV a 9.500 giri (200 CV a 9.500 giri con Ram Air). Coppia max 154 Nm a 7.500 giri.
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* rilevamenti effettuati sulla nostra pista di Vairano (Pv)
CONDIZIONI DELLA PROVA |
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Cielo: sereno |
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Vento: 1 m/s |
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Temperatura aria: 14° C |
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Umidità: 100% |
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Pressione: 1.015 mb |
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Temperatura asfalto: 22 ° C |
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RILEVAMENTI |
KAWASAKI ZZR 1400 ABS |
Velocità a 1.500 m con partenza da fermo |
280,1 km/h – 25,9 s |
ACCELERAZIONE |
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0-400 m |
10,7 s – 218,6 km/h |
0-1.000 m |
19,4 s – 267,8 km/h |
0-90 km/h |
2,9 s – 35,8 m |
0-130 km/h |
4,3 s – 80,0 m |
PROVA SORPASSO |
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80-130 km/h |
5,2 s – 149,9 m |
FRENATA (compreso il tempo di reazione convenzionale del pilota, pari a 1 s) |
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130-80 km/h |
2,4 s – 77,6 m (36,1 m) |
50-0 km/h |
2,6 s – 24,0m (13,9 m) |
CONSUMI |
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Urbano |
n.r. |
Extraurbano |
n.r. |
Autostrada (130 km/h indicati) |
n.r. |
PESO in ordine di marcia con serbatoio pieno: 261,0 kg
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Da notare che a 1500 m la curva è ancora nettamente in salita, segno che la velocità massima è sicuramente ben più elevata.
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