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Moto & Scooter

Derbi Senda Baja 125

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Una piccola motard quattro tempi per muoversi nel traffico con disinvoltura, imparare i segreti della guida con un occhio al portafoglio

L'infaticabile mono da 125 cc è alimentato da un carburatore da 22 mm e rientra nella normativa Euro 2

La 125, classe di accesso al mondo dei motociclisti “veri”, ha vissuto nell’ultimo periodo fortune alterne. Accantonata la rincorsa alle super prestazioni a causa della severa normativa che limitava la potenza nella prima metà degli anni novanta, i costruttori hanno interrotto lo sviluppo mantenendo per lo più in listino gli stessi modelli riadattati per rientrare nei vincoli previsti.
Negli ultimi tempi stiamo però assistendo ad una riscoperta di questa cilindrata, sia da parte dei costruttori sia da parte dei ragazzi che sono più orientati a scegliere la moto al posto del classico scooter. Alcune Case tra cui l’Aprilia, la Honda, la Beta e la Derbi hanno presentato in questo periodo nuovi modelli.



La Casa spagnola ha orientato la propria offerta verso moto con propulsori a quattro tempi, puntando più sull’immagine che sulle prestazioni; un bell’esempio è la Senda Baja 125. La piccola motard si presenta come una proposta valida per muoversi con disinvoltura nel traffico, puntando su una ciclistica solida in grado di sopportare le sconnessioni della strada e su pneumatici di grande sezione.

Inoltre la limitata potenza a disposizione, oltre a far star più tranquilli i genitori, la rende una moto facile per iniziare, con cui avventurarsi anche in brevi itinerari fuori porta, meglio se su strade tortuose. Infine merita una nota il prezzo d’acquisto che è inferiore a quello di molti scooter 125 e di una motard di pari cilindrata.
Il propulsore della Senda è il noto monocilindrico da 125 cc raffreddato ad aria che equipaggiava la Honda XL, famoso per essere un motore robusto e praticamente indistruttibile; in questo caso i tecnici della Derbi hanno modificato la cassa filtro e i condotti di scarico per ottimizzare l’erogazione.

Per quanto riguarda la dotazione ciclistica il telaio a doppia culla in tubi d’acciaio si abbina con la forcella Paioli e con dischi freno ben dimensionati.
Il gruppo ottico anteriore è ben realizzato e conferisce alla moto un aspetto aggressivo; look ripreso anche dal cupolino, dietro cui è sistemata la strumentazione composta da tachimetro e contagiri analogico.
Di buona fattura la realizzazione delle leve del freno e della frizione che hanno dimensioni compatte come quelle impiegate sulle moto da gara.



Le plastiche e la qualità delle verniciature, tenendo presente la fascia di prezzo di questo prodotto, sono ben realizzate anche se gli accoppiamenti non sono perfetti. In tema di funzionalità vanno segnalati la presenza del rubinetto della riserva e della troppo potente molla di richiamo del cavalletto laterale.
La sella della Senda Baja 125, conformata anche in funzione dei piloti sotto al metro e settanta, che non avranno quindi difficoltà ad appoggiare i piedi a terra, unita al peso contenuto (118 i kg da noi rilevati) regalano un feeling immediato.

Nelle partenze a freddo per avviare il piccolo mono è necessario tirare lo starter manuale (sistemato sopra al carburatore) e suggeriamo di tenerlo inserito anche per i primi metri. Il comportamento del propulsore è leggermente sotto le aspettative per quanto riguarda l’accelerazione e la ripresa; 15 CV d'altronde non è un valore che promette prestazioni esaltanti.
In città ci si muove con grande disinvoltura e grazie alle gomme di larga sezione unite ai cerchi da 17’’ il comfort è superiore a quello offerto da un normale scooter. Non è risultata invece molto efficace la frenata caratterizzata da un mordente solo sufficiente.



Il bello di questa 125 viene fuori, quando si guida rotondi e fluidi senza cercare di strafare. In questo senso meglio godersi il vantaggio di essere in sella ad una moto vera cercando di apprendere le tecniche di guida che saranno necessarie per passare poi a moto di cilindrate superiori.
Se avete compiuto 18 anni e siete intenzionati a caricare un passeggero, lo spazio sulla sella non manca e anche le pedane sono sistemate alla giusta altezza; mancano però le maniglie a cui aggrapparsi.
* rilevamenti effettuati sulla nostra pista di Vairano (Pv)
Motore: 1 cilindro vert, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 56,5x49,5 mm; cilindrata 124 cc; rapporto di compressione 11:1. Distribuzione monoalbero 2 valvole per cilindro. Alimentazione a carburatore da 22 mm. Capacità serbatoio carburante 8 litri. Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio. Cambio a cinque marce.

Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, forcella telescopica; sospensione posteriore, forcellone con mono ammortizzatore. Pneumatici: anteriore 100/80-ZR17, posteriore 130/70-ZR17. Freni: anteriore a disco flottante in acciaio da 300 mm, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.130, interasse 1.425.
L'infaticabile mono da 125 cc è alimentato da un carburatore da 22 mm e rientra nella normativa Euro 2

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