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Anteprima: abbiamo provato lo Yamaha X-Max 125

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Piccoli centoventicinque crescono: se tra i maxi scooter c’è chi cerca di ridurre, qui si allargano le dimensioni e, soprattutto, gli orizzonti. Così Yamaha presenta X-Max 125, fratello piccolo della versione da un quarto di litro

Categoria bistrattata quella dei 125: né carne né pesce che in genere non viene capita e comprata. Ma Yamaha porta qui un po’ di quel pizzicorino che invoglia, quel non so che, che spinge ancora una volta ad esclamare: perché no?! Perché non acquistare uno scooter pratico, maneggevole, con una spinta in più: un motore da 14 CV reali, che non fa rimpiangere il fratello maggiore da 250 cc.
I numeri sono di produzione sono ambiziosi: si parla di volumi tra i 12000 e i 15000 pezzi in Europa, roba da scooter azzeccati e premiati. Effettivamente il prezzo invoglia: 3.790 euro sono un buon compromesso, per chi non vuole fare la patente A (ma ha la B) e sceglie di poter caricare ed usare lo scooter anche la domenica per una scampagnata.



Sportivo ma non aggressivo, capiente ma non ingombrante, con un prezzo accettabile e finiture curate: ecco da Iwata la ricetta della giusta via di mezzo della casa di Iwata, che lancia il lazo a tutti gli indecisi, quelli che ancora usano la macchina per fare il tragitto casa-ufficio. Auto o moto? Meglio la seconda, purché automatica e spaziosa. I colori sono pochi e molto classici: nero, blu e argento. Con la sua linea sbarazzina si sarebbe meritato un tocco più vivace, ma si sa che quest’azzardo non paga quasi mai. Peccato.
Un colpo basso ai rivali, dunque, perché anche se l’XMax non riesce ad arrivare alla bruciante accelerazione dell’SH 125 (ma non è neanche troppo lontano!) ha dalla sua la capienza e una prestanza da categoria superiore. Mentre con i motorizzati Piaggio, il confronto è davvero difficile: devono entrare in gioco i gusti personali, perché sul piano razionale XMax ha parecchio da dire!

Sul piano estetico c’è poco da dire: è identico alla versione da 250 cc. Infatti, le sovrastrutture e il telaio in tubi d’acciaio, sono esattamente uguali. Anche la ciclistica è la stessa: forcella telescopica idraulica con steli da 36 mm, mentre al posteriore troviamo un doppio ammortizzatore idraulico regolabile; i freni montano all’anteriore e al posteriore un disco singolo, rispettivamente da 267 e 240 mm.
Quello che cambia davvero è il motore, e gli innovativi materiali usati, che alleggeriscono l’insieme. Il propulsore eroga 14,1 CV reali distribuiti in maniera uniforme, fluida ad ogni apertura di gas.

Ha un’omologazione Euro 3 (il meglio raggiungibile al momento) e, grazie ad alcune importanti innovazioni, risulta estremamente silenzioso e privo di vibrazioni.
I dettagli sono impeccabili: bella la strumentazione, leggibile e chiara, anche se le spie sono poco visibili di giorno. Piacevole il raccordo tra la parte anteriore e quella posteriore, con il tunnel centrale color alluminio. Fortunatamente sono presenti entrambi i cavalletti- centrale e laterale – mentre manca il freno di stazionamento. Capiente il vano sottosella, da 47 litri, apribile con uno scatto dal blocchetto d’accensione. Comodo anche il vano anteriore con serratura, che non è solo lo sportello di un microscopico spazio, ma un vero “ripostiglio d’emergenza”.
La sella è ampia e spaziosa, ben sagomata per il pilota e più imbottita per il passeggero, che si può attaccare ai grossi maniglioni laterali.
Su questo XMax non ci sono punti dolenti, tutto è equilibrato e ben studiato: nella media, insomma, come le ruote, né alte né piccole. L’anteriore è da 15”, mentre la posteriore da 14”, garantisce un buon comfort e una miglior maneggevolezza.
Si sale in sella all’XMax e ci si aspetta un comportamento da 125 classico: accelerazione ritardata e faticoso raggiungimento delle velocità di punta, peraltro poco brillanti. Ma qui casca l’asino o meglio entra in gioco il pepe che Yamaha ha aggiunto a questo ecologico motore: una grinta che gli fa onore, che permette di scattare al semaforo e raggiungere una velocità reale intorno ai 115 km/h.
E in sella si sta anche comodi, infatti, la triangolazione manubrio-sella-pedana è ottimale, tanto da sentirsi inseriti nello scooter e padroni di ogni mossa. Lo spazio è sufficientemente ampio da accogliere i piloti di tutte le altezza. Il manubrio non è molto largo ed è sormontato da un parabrezza medio che protegge bene, anche alla velocità massima.

Le sospensioni reagiscono abbastanza bene, anche se l’anteriore pare un filo morbida mentre il posteriore è piuttosto reattivo: nelle sconnessioni si rimbalza abbastanza, tanto che il cavalletto centrale sbatte rumorosamente sulla scocca. Il punto forte del XMax è la maneggevolezza, decisamente più accentuata del fratello maggiore (che spicca invece per la stabilità). Nel traffico e nei rapidi cambi di direzione i
reagisce in maniera impeccabile, lanciandosi in manovre che fanno dimenticare la carrozzeria abbondante.
Il piccolo vuole fare l’anticonformista, mostrandosi desideroso anche di affrontare delle brevi escursioni fuoriporta: negli allunghi,infatti, non risente molto dei pochi CV, ma arriva senza troppe attese alla velocità massima. A 115 km/h diventa un po’ instabile, ma a stabilizzandosi sui 100Km/h indicati, si può viaggiare in maniera confortevole.
Motore: monocilindrico 4 tempi Raffreddamento a liquido Cilindrata 124,66 cc Alesaggio x Corsa 52 X 58,6 mm Rapporto di compressione 11,2:1 Potenza massima 10,36 kW @ 8.750 giri/min Coppia massima 11,33 Nm @ 6500 giri/min
Lubrificazione:Carter in bagno d'olio Carbutatore EFI System Accensione Elettronica ECU Avviamento Automatico (corr. volume carburante) A cinghia con variatore automatico Impianto di scarico EURO 3 Capacità serbatoio carburante 12,5 litri

Ciclistica: Sospensione anteriore Forcella teleidraulica Sospensione posteriore;Monoammortizzatore idraulico; Freno anteriore Disco 267 mm Freno posteriore Disco 240 mm Pneumatico ant. 120/70-15 M/C 56P o 56S Michelin Pneumatico post. 140/70-14 M/C 68P o 68S Michelin Escursione ant. (mm) 110 mm Escursione post. (mm) 95 mm

Dimensioni: Lunghezza (mm) 2.210 Larghezza (mm) 790 Altezza (mm) 1.385 Altezza sella (mm) 785 Interasse (mm) 1.545 Distanza minima dal suolo (mm) 112,7 Peso a secco (kg) 153
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