Moto & Scooter
Triumph Speedmaster 900
La cruiser inglese ha un'impostazione sportiva e sta bene in strada. Ben rifinita, ha un propulsore generoso e parco, ed un caratterino niente male...
Un po' si rifà a quella tendenza, seguita ormai da tutti i grossi costruttori mondiali, di creare custom che risultino guidabili e divertenti anche dall'utenza più giovane, o da chi non disdegni di alzare il ritmo, di tanto in tanto, quando la strada lo permette.
E senza dubbio la Triumph Speedmaster ha saputo trovare, nel mondo delle cruiser super anabolizzate con cilindrate addirittura doppie rispetto alla sua, una propria identità.
Perchè questa custom aggressiva, che pure ha nel DNA i geni della paciosa Bonneville, si rivela un mezzo divertente da guidare e molto ben assettato, che in più per il 2005 ha subito una serie di modifiche che ne incrementeranno il gradimento presso il pubblico.
Ha stile da vendere, vanta un innegabile family feeling con il resto della gamma ed è ben rifinita.
Tra tutti i particolari, ci è piaciuta la strumentazione, con elemento circolare montato oltre i riser e contagiri sulla plancia cromata (di stile spiccatamente americano). I blocchetti elettrici sono pratici e ben fatti, ma nulla di più. E' comoda, almeno per il pilota, che deve solo abituarsi a stare con le gambe molto in avanti.
Non ci sono piaciuti i foderi degli steli forcella, piuttosto sommari, e i due cerchi a razze, differenti tra loro.
In linea con la filosofia sportiveggiante del mezzo, infine, il registro di regolazione della distanz delle leve al manubrio, unico elemento distintivo (insieme alla cilindrata cresciuta a 865cc) rispetto alla versione 2004.
Il propulsore ha subito un incremento di cilindrata sino a quota 865cc, e si sente: più pieno ad ogni regime, è decisamente piacevole e lineare nell’erogazione, vigorosa sin dai bassi.
Su strada si rivela insospettatamente piacevole da condurre, persino con piglio sportivo. Basta prendersi il giusto tempo per acquisire la dovuta confidenza con la singolare impostazione del mezzo (con i piedi sparati in avanti come su una custom ma con la forcella, i freni ed il comfort per il passeggero tipici di una stradale), e poi la Speedmaster saprà regalare belle emozioni anche nei tratti più guidati.
Al di là dell’erogazione sempre corposa del bicilindrico “zoppo”, la frenata potente e modulabile offerta dal doppio disco anteriore, la scarsa tendenza ad affondare manifestata dalla forcella e la buona tenuta delle Metzeler di primo equipaggiamento sono le qualità che la faranno apprezzare, su strada, a chi cerca un mezzo che non sia solo anticonformista, ma anche divertente e poco impegnativo.
Motore: bicilindrico parallelo, raffreddato ad aria, distribuzione DOHC, cilindrata 865cc, alesaggio per corsa 90x68mm, rapporto di compressione 9,2:1. Alimentazione doppio carburatore con sensore elettronico apertura farfalle e riscaldatore elettrico. Accensione digitale di tipo induttivo. Prestazioni: potenza massima 69 CV a 7.250 giri, coppia massima 72 Nm a 5,750 giri.
Trasmissione: primaria a ingranaggi, frizione multidisco a bagno d' olio, cambio a 5 rapporti, finale a catena.
Ciclistica: telaio tubolare in acciaio, forcellone posteriore doppio braccio tubolare in acciaio, ruota anteriore in alluminio a sei raggi, 18x2,5” ruota posteriore in alluminio, 15x3,5”. Pneumatico Anteriore 110/80-18, pneumatico posteriore 170/80-15, sospensione anteriore forcella da 41 mm, sospensione posteriore doppio ammortizzatore, precarico molle regolabile. Freno anteriore a doppio disco da 310mm, pinza a 2 pistoncini. Freno posteriore disco singolo da 285mm pinza a 2 pistoncini.
Dimensioni: lunghezza 2420 mm, larghezza (manubrio) 830 mm, altezza 1160 mm, altezza sella 720 mm, interasse 1655 mm, incl. sterzo/avancorsa 33,3°/153 mm. Peso a secco 229 kg. Capacità serbatoio 16,6 litri.
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