Buell XB9 City: animale urbano

di Fabio Cormio

Avevamo bruciato tutti sul tempo col nostro test in anteprima, e ovviamente non ci siamo fatti scappare l’occasione di salire nuovamente sulla più ibrida creatura di Erik Buell. Stavolta però niente colline, niente tornanti e –ahinoi- niente sole. La presentazione alla stampa della Buell XB 9SX City Cross ha infatti avuto luogo in una Milano che ha voluto anticipare di qualche giorno il novembre: cielo grigio, pioggia fine e un gran traffico dovuto forse ai tanti scooteristi riconvertiti all’auto per non bagnarsi. Insomma, non certo la condizione ideale per divertirsi. Invece la compattissima americana ci ha fatto tornare il sorriso.



Sarà quel blu trasparente e tutti quei particolari sfiziosi come le manopolone, la griglia sui fari e il paraserbatoio in gomma (a proposito di serbatoio: ma quanto sono taglienti le scritte adesive "Buell"?!), o forse sarà merito di quella ciclistica vertiginosa e granitica al tempo stesso, senz'altro aiutata dalle ineccepibili Pirelli Scorpion Sync (le stesse gomme della Multistrada). Fatto sta che anche questa volta guidare una Buell è stata un'esperienza da ricordare (sì, è vero, anche quando mi sono rotto la spalla, ma stavolta è stato meglio...!).



Come le altre XB, anche la City dà l'impressione di salire in giostra, perchè è divertente e adrenalinica, ha tanto motore, soprattutto tra i quattro e i seimila giri. Il discone perimetrale frena un gran bene, e la moto si gira in un fazzoletto. La sella, morbida e accogliente (almeno per il guidatore) è però scivolosa e forse un filo troppo alta e larga per l'utenza femminile.
Per la tecnica e il test completo vi rimandiamo alla nostra prova precedente, a cura del nostro Daniele Massari: il link lo trovate in cima alla pagina.