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Redneck ‘Mutant Conversion Buell’

il 27/04/2004 in Moto & Scooter

Un rigido da Bike Show fatto praticamente in casa? E’ possibile e non troppo costosa, grazie al kit della Redneck Engineering

Testo e foto di Daniele Massari

L’idea che ispirò la nascita della Redneck Engineering era quella di offrire a clienti “medi”, dunque non a miliardari in cerca di stravaganze, la possibilità di realizzare una special degna di tale nome partendo da una base relativamente economica e fornendo tutto il necessario in un kit prodotto in serie.
E, perché, no, si può dire che l’obiettivo Vince Doll, che della Redneck è il fondatore, l’abbia raggiunto, sebbene l’idea di partenza prevedesse un kit di telaio ed accessori da montare su una Harley-Davidson Sportster, e invece quella ritratta in queste foto è addirittura una Buell.

La motocicletta “cannibalizzata” dall’azienda americana è infatti proprio una delle naked inventate da Erik Buell, e per questo è stata chiamata “Mutant Conversion Kit Buell”: una special che si può mettere in garage con meno di 10.000 dollari, ci assicura Mike Marquart, presidente dell’azienda e proprietario della special n.1, considerando il prezzo del kit più quello di una Buell usata, a patto che sia un modello precedente alle ultime generazioni (quelle, cioè, col serbatoio nel telaio).

Il kit, che comprende telaio, fender posteriore, serbatoi e sella, costa in tutto poco meno di 3.000 dollari, ma se ne può ordinare una versione meno costosa (priva dei parafanghi) per 1.000 dollari in meno.

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La Buell si è rivelata una base migliore della Sportster, ci hanno spiegato alla Redneck, perché vanta una serie di accorgimenti tecnici ed una dotazione di base complessivamente più adatta ad una special: basti pensare, infatti, che tutto l’avantreno deriva direttamente da una S3 Thunderbolt (anche i due cerchi a tre razze restano quelli di serie), e dunque vanta una splendida forcella upside-down con disco freno flottante da 360mm e pinza a sei pistoncini, senza aver richiesto, a monte, alcun tipo di spesa aggiuntiva.

Lo stesso discorso può essere fatto a proposito di elementi quali i blocchetti elettrici o il gruppo ottico anteriore; la ventata di novità giunge, semmai, a proposito del telaio: un elemento rigido sostituisce l’articolato tubolare in acciaio. Il profilo è gibboso, la sella è bassa ed il fender fascia la gomma posteriore, attillato e sensuale. In questo caso, alla Redneck hanno scelto di installare una trasmissione finale a catena ed un pneumatico con sezione da 200, ma si può scegliere di lasciare invariata sia la trasmissione finale (che sulla Buell è a cinghia dentata), sia la misura della gomma, oppure mantenere la cinghia dentata e montarci lo stesso la 200… insomma, grande versatilità secondo la disponibilità economica del cliente!

Nonostante si possano lasciare anche i blocchetti elettrici originari, su questo modello, che deriva da una Buell S3 del 1998, è stato installato un Drag Bar abbinato a blocchetti elettrici aftermarket per Harley-Davidson, i comandi a pedale ed un fanale anteriore commercializzato dalla Drag Specialties.

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La posizione del propulsore è stata drasticamente cambiata rispetto a quella originaria: il bicilindrico “made in Milwaukee” non è mai stato montato così in basso, nemmeno sulle Spostster, e questo garantisce prestazioni decisamente migliori dal punto di vista della guidabilità e della maneggevolezza, nonostante le quote insolite del telaio, che ha il connotto di sterzo inclinato di ben 40° ed ha subito un allungamento di ben 3” in avanti e di 1” in alto.

Nessuna modifica drastica per il twin da 1203cc, nonostante si sia cercato di assecondare il carattere indomito di questa unità: ed ecco che compaiono due pistoni Wiseco ad alta compressione (che innalzano il rapporto di compressione sino al valore di 12:1), un albero a camme 600 Lift Headquarters (abbinato a testate della stessa marca) ed un filtro dell’aria Pro Race con impianto di scarico 2 in 1 Force Products. Il risultato ottenuto è un valore di potenza massima pari a 105 CV alla ruota, imbrigliati dalla nuova e più adeguata frizione Barnett.

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Motore: bicilindrico a V di 45° raffreddato ad aria, 1203cc; albero motore Buell, albero a camme 600 Lift Headquarters, testate Headquarters, pistoni Wiseco ad alta compressione, rapporto di compressione 12:1; accensione elettronica Buell Race, lubrificazione a carter secco, carburatore Mikuni da 42mm, filtro dell’aria Buell Pro Race; impianto di scarico 2 in 1 Force Products. Trasmissione primaria a catena, secondaria a catena, cambio a cinque rapporti, frizione Barnett; potenza dichiarata 105 CV .
Ciclistica: telaio Redneck Engineering “Buell Hardtail Conversion”, rake 40°, stretch 3” in avanti e 1” in alto, piastre di sterzo standard. Sospensione anteriore standard. Freni: anteriore standard a disco flottante da 360 mm con pinza a 6 pistoncini; posteriore a disco fisso standard. Cerchio anteriore e posteriore Buell a tre razze, gomma posteriore Avon 200.
Accessori: Manubrio da 1”, blocchetti elettrici aftermarket, fanale Drag Specialties, fender posteriore Russ Wernimont, sella Redneck, pedane Billet Concepts, serbatoio del carburante e dell’olio Redneck, Manopole Donnie Smith e specchi retrovisori Custom Chrome.
Finiture: Verniciatura Gary Strait, colore “Grafite e Blu Cobalto” House of Kolor.

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