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Ducati corteggia Moto Guzzi
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Si stringono i tempi per il salvataggio del gruppo Aprilia in gravi difficoltà finanziarie. Ducati sta valutando l’ipotesi di acquisire la Casa di Mandello, per gli stabilimenti di Noale si parla di BMW
Federico Minoli, amministratore delegato di Ducati
Dalle voci si sta passando ai fatti: alcuni advisors del gruppo d’investimento T.P.G. (lo stesso che controlla Ducati) sono a Mandello per completare un’analisi finanziaria (due diligence, in termini tecnici) finalizzata a valutare l’acquisizione di questo storico marchio. Una volta acquisita, Moto Guzzi verrebbe inserita in un unico polo motociclistico insieme a Ducati.
Dalle voci si sta passando ai fatti: alcuni advisors del gruppo d’investimento T.P.G. (lo stesso che controlla Ducati) sono a Mandello per completare un’analisi finanziaria (due diligence, in termini tecnici) finalizzata a valutare l’acquisizione di questo storico marchio. Una volta acquisita, Moto Guzzi verrebbe inserita in un unico polo motociclistico insieme a Ducati.
Le due Case hanno prodotti complementari tra loro e non in concorrenza oltre a essere entrambe molto conosciute sul mercato USA; si tratterebbe quindi di un matrimonio basato su presupposti assai interessanti e che consentirebbe di alleggerire la situazione finanziaria del gruppo Aprilia, attualmente soffocato da un debito complessivo superiore ai 400 milioni di Euro. A questo proposito si sa che esiste anche un interessamento di BMW - probabilmente finalizzato alla produzione di nuovi modelli nello stabilimento di Scorzè - che ha già in comune con aprilia un fornitore di motori, cioè Rotax.
A complicare questa situazione il gruppo Bombardier - a cui appartiene Rotax - non sarebbe più interessato a mantenere la produzione di motori motociclistici e, in questo caso, sia Aprilia sia BMW dovrebbero trovare soluzioni diverse per il 1000 bicilindrico e il mono da 650 cc utilizzato sulla Pegaso e sulla famiglia delle GS.
Interessate a questi sviluppi sono evidentemente sia le banche creditrici sia i fornitori di Aprilia, tra cui la stessa Rotax, e Piaggio, che fornisce i motori per gli scooter. Il problema è che per salvare il gruppo servono tempi brevi, in quanto in assenza di credito Aprilia non è in grado di produrre e perde quote di mercato, con le linee di produzione ferme e gli operai in cassa integrazione.
In caso contrario Aprilia rischia grosso e - a quel punto - il recupero e il rilancio sarebbero molto più complessi e costosi per gli eventuali acquirenti, con il rischio di perdere un pezzo fondamentale dell'industria motociclistica italiana.
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