Moto & Scooter
Motoblob: il tester fenomeno
Sono i protagonisti di ogni presentazione in pista o su strada, una tribù esoterica e impermeabile, con le sue gerarchie, i suoi personaggi, i suoi miti, gioia e disperazione di ogni ufficio stampa (e di ogni direttore di testata)
di Fabio Cormio*
* (più il direttore per il completamento, leggere per capire)
Greco antico lesson two: oggi impariamo “phainòmenon”. Per i filosofi di Atene e dintorni era “ciò che si mostra”. Bene, in questa sede approfondire sarebbe noioso. Ma, per il sottoscritto, il concetto può essere trasposto dalle cose alle persone. Il “fenomeno” è colui che si mostra. Sempre e comunque. Si vede che il nostro dev’essere un ambiente di eruditi, perché personaggi del genere sono frequentissimi.
Ora: se vi aspettate nomi siete fuori strada. Ma date un’occhiata alle firme sulle riviste, sui siti internet, nei sottopancia dei programmi televisivi specializzati: più o meno sono sempre le stesse. Questo significa due cose:
a) che siamo sempre la solita comitiva
b) che ci sono speranze di lavoro davvero per tutti…
Il taglio di questa rubrica è chiaramente scherzoso, e non cambierà: dunque non citerò luoghi e fatti nei quali il comportamento di alcuni di noi è stato decisamente fuori luogo. Certo è che c’è davvero di tutto. Umanamente, intendo. Il problema è che chi scrive di moto spesso fraintende, e si sente un enciclopedico seicentesco.
Come quel tester brizzolato, coll’auricolare bluetooth sempre in funzione: lui la sa troppo lunga, i colleghi li snobba, parla sempre col capo della baracca. Però gli farebbe bene qualche ripetizione di grammatica. Qualcuno si offre?
Poi c’è quel mio caro amico che ormai non dorme più, prova e scrive per tutti. È ovunque, poveraccio… ovunque vada, però, trova tempo e modo di fare un po’ di sana polemica. Di dirti che le cose, come le fai tu o qualcun altro, fanno schifo, come le fa lui sono una figata. Peccato, perché è uno dei migliori che conosca.
Niente di paragonabile, tuttavia, a quell’altro, massì, lo conoscete tutti, il divo del settore. Quello che ci manca poco arrivi in elicottero alle presentazioni, quello che è solo questione di tempo per vederlo in prima serata nello spot dei frollini.
Oppure quell’altro che gli sta in scia, ometto dalle inattaccabili certezze, spocchioso. Non preoccuparti, quello che non sai te lo insegna lui…
Ma questi non sono problemi, sono solo modi di vedere le cose e rapportarsi agli altri. A preoccuparmi, invece, sono fattori diversi: la competitività, non in pista ma in strada. Le presentazioni spesso diventano eventi deputati più a dimostrare manico e pelo sullo stomaco (quello che serve per buttarsi sull’altra corsia in una curva cieca), quindi a testare se stessi, che a testare una motocicletta. Le conseguenze? Che ci si può far male, e mi pare che basti…
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(Nota del direttore: Il Motoblob doveva continuare con altre tipologie ma finisce qui perchè il nostro tester, il buon Fabio Cormio... è caduto in pista!)
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