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Laverda 750 SF by Werndl

il 20/04/2004 in Moto & Scooter

Una veterana del ’73 preparata per correre in pista: accessori di alto livello e tanta cura dei dettagli per un mezzo che rievoca i fasti della tradizione italiana

Laverda 750 SF by Werndl
Willi Wrendl ritratto insieme alle sue creazioni

di Daniele Massari

Il Team di Willi Wrendl (www.laverda-team-werndl.de), come si comprende bene da queste immagini, è specializzato nella realizzazione di moto da competizione a partire dalle storiche sportive italiane.
Ed in effetti questa SF 750 preparata per correre alla scorsa Speed Week di Zeltweg (è lì che l’abbiamo scovata) forse non si distinguerà per le soluzioni tecniche radicali, ma certo attirava l’attenzione dei passanti per l’eccellente livello delle finiture e per l’alta qualità dell’accessoristica utilizzata.




Dal punto di vista estetico, non poteva mancare una classica e grintosa colorazione orange per questa sportiva d’altri tempi, che ad un profilo che rivela con orgoglio la propria età (la base di partenza è una SF del 1973) contrappone particolari attuali come l’impianto frenante e la strumentazione.

L’ampio cupolino dalla curva pronunciata ripara il pilota ed ingloba la strumentazione (composta dal solo contagiri Veglia), e ben si raccorda col profilo del serbatoio in alluminio. Più indietro, il codino monoposto troncato e dotato di pannelli portanumero a fondo bianco: un tocco dal sapore molto sportivo, come del resto le pedane arretrate ricavate dal pieno ed i semimanubri.

 

Il bicilindrico frontemarcia raffreddato ad aria che spingeva questa SF 750 del 1973 (ne vennero prodotte dal ’71 al ’76), è stato reso più performante grazie all’adozione di una coppia di pistoni Wiseco ad alta compressione abbinati a testate standard a cui sono stati lucidati i condotti di aspirazione. Completano la ricetta l’iniezione DMC Elektronic., l’albero a camme C6 e la coppia di carburatori Dell’Orto con diffusore da 40mm

Il rinnovato impianto di alimentazione si sposa con il doppio scarico cromato con terminale a tromboncino, realizzato artigianalmente. Così allestito, questo twin parallelo eroga la bellezza di 70 CV, che vengono scaricati alla ruota posteriore mediante un cambio a cinque marce gestito dalla frizione multidisco.

Il telaio in tubi d’acciaio è abbinato alla forcella teleidraulica di tipo tradizionale prodotta dalla Ceriani, con steli da 38mm; l’essenziale forcellone posteriore, invece, oscilla grazie al lavoro delle due unità regolabili Marzocchi Strada.
Ottime le performance garantite dall’impianto frenante Brembo: all’anteriore troviamo un doppio disco flottante da 300mm di diametro, con pinze a quattro pistoncini; al retrotreno, invece, è stato installato un disco non flottante da 230mm, ed una pinza a due pistoncini contrapposti.
Eccellente la resa estetica e funzionale dei due cerchi a raggi da 18” con canale lucidato.


 

Motore: bicilindrico in linea raffreddato ad aria, 749cc. Pistoni Wiseco ad alta compressione, testata lucidata, albero a Camme C6. Alimentazione a doppio carburatore Dell’Orto da 40. Scarico 2 in 2 artigianale. Potenza max 70 CV circa. Distribuzione a catena, trasmissione primaria e secondaria a catena, cambio a 5 rapporti, frizione multidisco in bagno d’olio.

Ciclistica: piastre di sterzo e sospensione anteriore Ceriani teleidraulica con steli da 38 mm, ammortizzatori posteriori Marzocchi Strada. Cerchi ant. e post. A raggi da 18”, pneum. ant. 110/90-18”, post. 140/80-18”. Freni: anteriore a doppio disco flottante Brembo da 300mm con pinze a quattro pistoncini, posteriore a disco Brembo da 230mm con pinza a doppio pistoncino contrapposto.

Accessori: Cupolino e codino monoposto artigianali, serbatoio in alluminio, strumentazione Veglia, radiatore dell’olio ausiliario, pedane arretrate in alluminio dal pieno, verniciatura Arancio Laverda.

Laverda 750 SF by Werndl
Willi Wrendl ritratto insieme alle sue creazioni

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