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Yamaha alla (ri)conquista d’Italia

il 14/01/2004 in Moto & Scooter

Cambia il nome, da Belgarda a Yamaha Motor Italia, e cambiano le strategie, con l’obiettivo ambizioso di conquistare la leadership del mercato italiano moto. Sparisce il brand MBK e si punta su prodotti innovativi, servizi, una rete vendita potenziata…. s

Yamaha alla (ri)conquista d’Italia
Sparisce il brand MBK ma non sparirà il mitico Booster, qui nella versione BW'S venduta da Yamaha

di Luigi Bianchi


Yoshihiko Takahashi, Presidente Yamaha Motor Italia

Milano, 14 gennaio. Yoshihiko Takahashi, Presidente Yamaha Motor Italia non usa mezzi termini: “Non abbiamo uno scenario in cui Valentino non vinca: sarà solo questione di tempo anche se – come appassionato – spero che il podio arrivi subito”. Questo lo spirito, anche se il tema dell’incontro stampa non erano le vittorie nelle gare, ma le vittorie nella competizione ancora più dura del mercato.

E qui la Casa giapponese punta alla leadership in Italia, da raggiungere per il settore moto entro il 2005, 50° anniversario di questo produttore nato in Giappone nel luglio 1955.


I motivi di questo nuovo slancio nascono da due fattori: il primo deriva dall’importanza del mercato italiano che, da solo, rappresenta il 60% del mercato europeo dello scooter e il 19% di quello moto, in questo caso preceduto solo dalla Germania che, seppur ancora in crisi, raggiunge il 24%. Il secondo - solo sfiorato ma ben presente - è la necessità di superare e dimenticare i cattivi risultati del 2003 che, in Italia, hanno comportato una riduzione del fatturato di circa 40 milioni di Euro. Va anche ricordato che in Europa Yamaha ha un market share nelle due ruote del 20 % (dati 2002) mentre, nello stesso anno, la percentuale in Italia era del 12,3% e, questo, chiarisce quali siano i margini potenziali di crescita e di miglioramento di questo marchio.


La strategia per puntare a questi obiettivi è articolata e complessa: concentrazione sul marchio Yamaha rinunciando al marchio MBK, nuovi servizi - efficienti e accurati - ai clienti, forti investimenti per l’innovazione di prodotto, ristrutturazione della rete vendita con due tipologie di concessionari: 170 YAMAHA Moto&Scooter, più tecnici e specializzati, per vendere tutta la gamma di moto e scooter; 180 YAMAHA Scooter Store dedicati agli scooter fino a 400cc, il tutto per creare un approccio differenziato alle specifiche esigenze dei clienti. Verrà anche rinforzato il centro di Ricerca e Sviluppo già presente in Italia a Gerno di Lesmo e si punta sull’effetto Valentino che, nel suo contratto, ha alcune giornate da dedicare al supporto di prodotto. A Valentino verrà dedicato in tempi brevi uno Scooter Replica e, successivamente, anche una moto.


A dare ottimismo è infine la gamma di prodotti oggi disponibile, ampiamente rinnovata e con l’ingresso di novità assolute nei segmenti più strategici: le FZ6 600 nelle naked, la YZF-R1 nelle hypersport, le monocilindriche XT 660 (con motore prodotto in Italia dalla Minarelli) nell’Enduro e nella Supermotard, il Majesty 400 nei maxi-scooter.
I concorrenti sono avvisati…

Yamaha alla (ri)conquista d’Italia
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