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Ducati ST3
Dopo il debutto all'EICMA, a Borgo Panigale hanno stretto i tempi, ed ora eccoci già in sella alla nuova Sport-Tourer, la prima a montare il Desmotre. Un prezzo accessibile unito all'ottima ciclistica di sempre la rendono appetibile anche ai filo jap
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Un nuovo comfort di marcia ed una migliore funzionalità: queste sono le caratteristiche della nuova sport-touring di Ducati. Gli ambiziosi obiettivi di aggiornamento di gamma, conformemente ai quali cessa pure la produzione della ST2 (pur mantenendo in listino la ST4s e la ST4 ABS) sono stati raggiunti. Cresce la possibilità di personalizzare i comandi alla bisogna di ognuno, di pari passo con l’aggiornamento meccanico, che vede l’introduzione del nuovo motore a tre valvole per cilindro.
Proprio sul propulsore, quindi, sono state poste le maggiori attenzioni degli ingegneri di Borgo Panigale, cosa che ha portato la ST3 a godere di potenze prossime alle unità motrici a quattro valvole, ma con costi di esercizio e manutenzione ridotti; il desmotre, oltretutto, dovrebbe rispettare i limiti della Euro3, normativa antinquinamento di futura introduzione. La Ducati ST3 costa 10.995 Euro chiavi in mano, ed è disponibile in livrea rossa, grigia o gialla.
La nuova nata di Borgo Panigale è già sulle linee di montaggio, e già pronti sono gli accessori che Ducati Performance ha ad essa destinato: tra questi, ovviamente, borse e bauletti.
Analisi tecnica |
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La ST3 è probabilmente la moto con il maggior equilibrio prestazionale all’interno della gamma delle sport-tourer bolognesi; questa positiva sensazione è abbastanza netta, soprattutto scendendo dalla ST4. Non che la versione con più valvole soffra di un cattivo bilanciamento tra le prestazioni e la ciclistica, ma sarà per il suo maggior peso sarà per la capacità del motore di girare più in alto, risulta meno omogenea e godibile della ST3.
La nuova turistica emiliana si dimostra, infatti, reattiva già dai 3.000 giri al minuto: il desmodromico a tre valvole “porta via” bene ai regimi intermedi, slegandosi letteralmente ai 7.000 giri circa. Rispetto alla ST4, come già detto, il limitatore ferma la cavalleria circa 500 giri prima, mentre a favore della ST3, oltretutto, sembrerebbe volgere l’indicatore di livello delle vibrazioni. Come tutta la gamma ST, anche la 3 denuncia una certa tendenza ad affaticare i polsi, soprattutto il sinistro, che comanda la frizione. La ciclistica è sempre della stessa, buona qualità: ben bilanciata nel ripartire staticamente i pesi tra gli assi, è lieve l’effetto pendolo causato dallo spostamento dei carichi in frenata (che è come al solito eccellente) ed in accelerazione, fase dinamica in cui si gode del buon impianto di alimentazione. Un voto alto meritato anche l’ottima protezione aerodinamica determinata dal nuovo cupolino.
Analisi tecnica |
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Motore: bicilindrico a L quattro tempi, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica a tre valvole per cilindro, cilindrata 992 cc, alesaggio x corsa 94x71,5 mm, rapporto di compressione 11,3:1, alimentazione ad iniezione elettronica, omologazione Euro 2. Potenza 102 CV a 8.750 giri/min, coppia massima 93 Nm a 7.250 giri/min.
Trasmissione: primaria a ingranaggi, cambio a sei marce, frizione multidisco a secco con comando idraulico, finale a catena.
Ciclistica: telaio a traliccio in tubi d'acciaio, forcella Showa a steli rovesciati da 43 mm regolabile nel precarico, forcellone con monoammortizzatore Sachs completamente regolabile. Cerchi da 17" in lega leggera a tre razze, pneumatici 120/70 e 180/55. Freno anteriore: doppio disco da 320 mm, pinze a quattro pistoncini. Freno posteriore: disco da 245 mm, pinza a doppio pistoncino.
Dimensioni e pesi: 214 kg, altezza sella 820 mm, lunghezza 2.070 mm.
Analisi tecnica |
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