Moto & Scooter
Yamaha YZ 2004
Com’è tradizione nelle cross competizione e seguendo le indicazioni fornite dai piloti, per il 2004, Yamaha rinnova la famiglia YZ: per tutte le moto arrivano nuove sospensioni e interventi d’evoluzione ai propulsori.
Impegnata sui campi di gara off road di tutto il mondo da oltre trenta anni, Yamaha, è sempre stata gran protagonista di questo sport motociclistico e nell'anno in corso, grazie ad uno Stefan Everts indiscusso dominatore della classe regina del motocross iridato, la MxGP e ad uno straordinario Peter Bergval, vincitore del titolo mondiale enduro 250 4T, ha aggiunto altri due allori al suo già gigantesco palmares sportivo.
E com’è ormai consolidata regola nel settore delle ruote artigliate, il colosso nipponico ha presentato alla stampa specializzata la completa gamma di moto figlie dell’esperienza tecnica maturata sui campi di gara nel corso del 2003 e che saranno a disposizione dei piloti e dei semplici appassionati per la stagione sportiva 2004.
Teatro dell’evento, è stato il crossodromo di Valmanera d’Asti (AT) dove, alla presenza di tutti i piloti “ufficiali”, abbiamo saggiato l’intera gamma YZ cross competizione che, già disponibile presso la rete di vendita ufficiale, non presenta novità tecniche strepitose ma, per ridurre il peso delle moto e aumentarne la guidabilità, ha subito un’importante evoluzione in numerosi dettagli dell’allestimento, della ciclistica e soprattutto del reparto sospensioni.
“Parco moto vincente si cambia poco”; è stato questo il motto che probabilmente ha guidato i progettisti Yamaha nella definizione della famiglia YZ 2004. La strategia di sviluppo che ha guidato i tecnici giapponesi, infatti, è stata la stessa per tutti i modelli e incentrata verso un’evoluzione della ciclistica che consenta al pilota maggiore confidenza con la moto nell’azione e che gli permetta di sfruttare sempre al massimo le eccellenti performance espresse dai propulsori.
Il telaio d’acciaio ad alta resistenza denominato Tuned Flex, che offre l’equilibrio ideale tra flessibilità e rigidità e promette al pilota reazioni della moto sempre prevedibili, infatti è sostanzialmente invariato per tutti modelli. Completamente diverso, invece, è il reparto sospensioni: all’avantreno, la precedente forcella rovesciata ultraregolabile, ha lasciato il posto ad una nuova Kayaba con steli di 48 mm (46 mm la precedente), con differenti molle e pompanti idraulici e con speciale rivestimento antiattrito kashima all’interno dei foderi che ne aumenta la scorrevolezza di funzionamento e la capacità di copiare le asperità del terreno. Dietro, invece, ad un forcellone d’alluminio a sezione variabile immutato, sulle YZ 2004, corrisponde una sospensione progressiva completamente ridisegnata nei leveraggi e nei bulloni di fissaggio, mentre l’ammortizzatore oleopneumatico ha una differente taratura idraulica.
In tema di freni a disco, poi, per fornire al pilota una maggiore sensibilità d’azione sulla leva anteriore, la pompa ha nuove membrane, il tubo idraulico è di maggiore diametro e ci sono pastiglie più efficienti. Nell’argomento allestimento, infine, sulle Yamaha cross 2004, c’è un cavo del gas più leggero e quello della frizione ha una nuova protezione impermeabile. Le pedane con inedita zigrinatura, poi, per ridurre il peso sono di titanio anziché d’alluminio oppure d’acciaio, mentre, per assicurare al pilota il miglior “comfort” di guida, la sella ha un nuovo riporto antiscivolo a “pelle di squalo”.
Prezzo: 7.990 Euro f.c.
Fresca vincitrice del secondo Campionato del Mondo consecutivo MxGP con il belga Stefan Everts, giunto al settimo Titolo Iridato in carriera, la YZ450F 2004 è praticamente la fotocopia della moto che ha dominato la stagione agonistica da poco conclusa. Oltre alle già citate modifiche a ciclistica e componentistica che hanno riguardato tutti i modelli della serie YZ, rispetto alla precedente ha subito alcuni interventi di “finitura” al propulsore. Completamente rinnovato nell’edizione 2003, il monocilindrico 449 cc a 4T di Casa Yamaha, infatti, in termini di performance assolute e di forza d’erogazione ai bassi e medi regimi non necessitava certamente d’interventi consistenti. Seguendo le indicazioni dei piloti e per aumentare la fruibilità d’erogazione della potenza e l’affidabilità del propulsore, però, è stato rivisto il settaggio del carburatore da 39 mm, la centralina elettronica ha una diversa mappatura e c’è una nuova campana frizione.
Il test.
Il simpatico e disponibile Peter Bergval, per la seconda volta consecutiva Campione del Mondo Enduro 250 4T con la Yamaha WR250F, in un’amichevole chiacchierata, ci aveva avvisato; sparando in un ottimo italiano un’affermazione del tipo – ragazzi, l’YZ450F va davvero forte, ma da sfruttare a fondo è davvero impegnativa -. E per quest’affermazione, che al momento c’è sembrata una battuta suggerita dall’ufficio stampa della Casa e che ci ha comunque messo sulle “spine”, lo dobbiamo ringraziare sentitamente: probabilmente, ci ha evitato di finire appesi in cima ad un albero di bordo pista dopo il terzo salto.
Per comprendere che Mister Bergval aveva ragione e che la YZ450F non è una moto da prendere alla leggera, c’è bastato percorrere meno di un giro d’esplorazione della pista. La maneggevolezza della moto è elevata e va sempre esattamente lì dove desideri; l’avantreno non ha reazioni troppo nervose sulle profonde buche in rapida sequenza e soltanto il freno posteriore, mostra un’azione un po’ troppo incisiva nelle staccate violente ma, quando si dà full gas, il “paradiso” tésté descritto resta tale soltanto per chi d’esperienza nella guida off road ne ha davvero parecchia. La “dose” di CV a disposizione del pilota sin dai bassi e medi regimi, infatti, è davvero impetuosa e la trazione offerta dalla ruota posteriore è sempre eccellente e, per spremere tutto il grande potenziale sportivo offerto (60 CV), occorrono coraggio e “stoffa”.
Prezzo: 7.890 Euro f.c.
Yamaha, è stata la prima a raccogliere la sfida dettata dalle nuove regole MxGP 125, che hanno portato allo scontro diretto tra le 125 2T e le 250 4T nel mondiale cross e, per mantenere una leadership che l’anno prossimo troverà agguerrite avversarie, ha apportato significative modifiche al propulsore della sua YZ250F. Per aumentare l’efficienza del monocilindrico con distribuzione a doppio albero a camme in testa e 5 valvole e per offrire al pilota un’erogazione della potenza e della coppia più consistente ai bassi e medi regimi, senza incidere sulla virtuosità delle prestazioni agli alti, i tecnici Yamaha, infatti, sono intervenuti su due parti importanti del propulsore. Per diminuire le perdite di potenza da attrito, il cilindro ha un nuovo disegno e la camicia più corta, mentre, per minimizzare le dispersioni dovute all’effetto pompa della camera di manovella, il basamento è ridisegnato e offre una ventilazione interna superiore. Il rinnovato tubo di scarico di titanio e un circuito dell’olio con nuovi condotti d’alluminio, chiudono un quadro tecnico meccanico raffinato e 290 gr più leggero del precedente.
Il test
Peter Bergval, nostro occasionale ma straqualificato mèntore della giornata di prova sul “pistone” di Valmanera d’Asti, la YZ250F ce l’ha “dipinta” come un’opera d’arte, pronta a vincere in qualsiasi gara e capace di fare meraviglie anche in mano al semplice appassionato. Tutte affermazioni che, proferite da un pilota che con questa moto in versione WR è diventato Campione del Mondo Enduro, in realtà ci sono sembrate decisamente scontate e, come si usa dire, da prendere con beneficio d’inventario. Alla prova dei fatti, invece, in questo primo approccio con la quarto di litro 4T Yamaha, le affermazioni dello “svedese” si sono rivelate assolutamente sincere.
La YZ250F, infatti, si è subito dimostrata una moto agile e molto reattiva agli ordini del pilota; facilmente governabile e intuitiva nel comportamento anche quando, presi dall’euforia della guida, si esagera con il comando del gas e la presunzione. Un propulsore decisamente a punto e con 42 CV sempre ben gestibili e con un’erogazione della potenza e della coppia pronta e ben diluita ai bassi e medi regimi, poi, chiudono un quadro che mette il professionista e il dilettante nelle condizioni di cogliere la sempre massima soddisfazione.
Prezzo: 7.210 Euro f.c.
Yamaha, con una 2T di questa cilindrata, nell’ormai lontano 1973 ha vinto il suo primo Titolo Iridato Motocross e da sempre, la 250 è uno dei suoi migliori “cavalli da battaglia”. Nonostante l’impegno tecnico e progettuale del colosso giapponese, adesso sia maggiormente orientato verso le “più ecologiche” motorizzazioni 4T, infatti, gli ingegneri Yamaha non si sono dimenticati d’evolvere anche un “pezzo” così importante della loro storia e produzione sportiva. Nelle preferenze e nel cuore dei piloti e degli appassionati di motocross d’ogni ordine e grado, del resto, il propulsore 2T è ancora ben lungi dall’essere definitivamente soppiantato da quelli con “alberi a camme e valvole” e, il suo sviluppo in Casa Yamaha, continua.
Oltre gli stessi interventi effettuati sulla ciclistica delle 4T, infatti, le attenzioni riservate dai tecnici alla YZ250 hanno riguardato anche il suo già esuberante propulsore che, per enfatizzare maggiormente la consistenza e la fluidità di risposta al comando dell’acceleratore ai bassi e medi regimi e per aumentarne l’affidabilità, ha una rinnovata valvola YPVS allo scarico e una centralina elettronica CDI meglio sigillata.
Il test
Alla prova dei fatti, la YZ250, ci ha riservato soltanto belle sorprese e da una moto già “matura” non ci potevamo attendere nient’altro. Le nuove sospensioni, sembrano offrire una maggiore stabilità sulle buche accentuate affrontate a tutto gas, mentre il propulsore, per muscolosità del tiro ai bassi regimi e potenza (53 CV a 8000 giri) ha confermato il suo carattere di grande guerriero. Il peso inferiore a quello dei modelli 4T e il propulsore meno sviluppato in altezza, poi, per molti piloti e in parecchie situazioni di guida, rappresentano ancora un sensibile vantaggio.
Prezzo: 6.390 Euro f.c.
La 125 è la classe più gettonata dagli esordienti nel mondo delle competizioni motocross e dove il confronto tecnico tra le varie marche è più acceso. Yamaha, per restare tra le top di categoria anche nel 2004, della YZ125 ha profondamente rinnovato il propulsore, con interventi mirati a renderne le performance complessivamente più elevate e facili da gestire.
La testa e il cilindro sono stati ridisegnati per offrire più potenza lungo tutto l’arco d’utilizzo e maggiore accelerazione. Il carburatore di 38 mm è stato modificato e, per garantire una risposta al comando dell’acceleratore più pronta, il sistema d’alimentazione lamellare ha petali di maggiore spessore. La nuova frizione, poi, offre un intervento più progressivo, mentre, per assicurare all’YZ125 un’accelerazione fulminante al cancelletto di partenza, i rapporti della prima e della seconda marcia sono più lunghi del 2%.
Il test
Ai bassi regimi, il motore della YZ125 non è un portento nella solerzia di risposta al comando dell’acceleratore ma, dai medi si trasforma in un’autentica piccola belva, capace di soddisfare con poco impegno fisico e psicologico anche il pilota esperto. I 39 CV promessi, infatti sembrano esserci davvero tutti e, con la grande maneggevolezza e fluidità di comportamento dimostrata in ingresso e in uscita di curva e con la maggiore stabilità assicurata dalle rinnovate sospensioni sul veloce, gran divertimento nella guida e concrete chance di vittoria in gara sono alla portata di tutti.
Prezzo: 4.400 Euro f.c.
Dedicata ai giovanissimi, sotto il profilo tecnico e della sicurezza non ha nulla da invidiare alle sorelle di maggiore cilindrata. Rinnovata nella livrea e nella ciclistica, anche nel 2004 la YZ85LW si conferma tra le leader della categoria e, per i piloti più alti, è disponibile anche con ruote maggiorate nel diametro.
Il test
Difficile non invidiare i fortunati ragazzini che avranno la possibilità di scorrazzare nei campi cross con questo piccolo gioiello. La componentistica e la guidabilità della YZ85LW, infatti, sono da cross vera e con i 29 CV disponibili, il propulsore di “birra” ne ha abbastanza per “dare la paga” al papà.
YZ450F
Motore: monocilindrico 4T raffreddato a liquido. Distribuzione; DOCH e 5 valvole. Cilindrata: 449 cc. Lubrificazione: a carter secco. Alimentazione: carburatore FCR39H. Cambio: 4 marce. Potenza massima: 60 CV a 9000 giri. Coppia massima: 5,4 kgm a 6500 giri.
Ciclistica: telaio doppia culla d’acciao Cr MO. Sospensione anteriore: forcella rovesciata Kayaba ultraregolabile con steli di 48 mm, esc. 300 mm. Sospensione posteriore: progressiva con ammortizzatore oleopneumatico, esc. 315 mm. Freni: ant. a disco di 250 mm, post. a disco di 245 mm. Ruote: ant. 80/100- -21, post. 110/90 – 19. Interasse: 1485 mm. Peso: n.d.
YZ250F
Motore: monocilindrico 4T raffreddato a liquido. Distribuzione; DOCH e 5 valvole. Cilindrata: 249 cc. Lubrificazione: a carter secco. Alimentazione: carburatore FCR37. Cambio: 5 marce. Potenza massima: 42 CV a 10500 giri. Coppia massima: 2,9 kgm a 8500 giri.
Ciclistica: telaio doppia culla d’acciao Cr MO. Sospensione anteriore: forcella rovesciata Kayaba ultraregolabile con steli di 48 mm, esc. 300 mm. Sospensione posteriore: progressiva con ammortizzatore oleopneumatico, esc. 315 mm. Freni: ant. a disco di 250 mm, post. a disco di 245 mm. Ruote: ant. 80/100- -21, post. 100/90 – 19. Interasse: 1485 mm. Peso: n.d.
YZ250
Motore: monocilindrico 2T raffreddato a liquido e con valvola YPVS parzializzatrice della luce di scarico. Immissione; lamellare diretta nel carter. Cilindrata: 249 cc. Lubrificazione: a miscela e olio cambio. Alimentazione: carburatore PWK38S. Cambio: 5 marce. Potenza massima: 53 CV a 8000 giri. Coppia massima: 5,0 kgm a 7500 giri.
Ciclistica: telaio doppia culla d’acciao Cr MO. Sospensione anteriore: forcella rovesciata Kayaba ultraregolabile con steli di 48 mm, esc. 300 mm. Sospensione posteriore: progressiva con ammortizzatore oleopneumatico, esc. 315 mm. Freni: ant. a disco di 250 mm, post. a disco di 245 mm. Ruote: ant. 80/100- -21, post. 110/90 – 19. Interasse: 1485 mm. Peso: 97 kg a secco.
YZ125
Motore: monocilindrico 2T raffreddato a liquido e con valvola YPVS parzializzatrice della luce di scarico. Immissione; lamellare diretta nel carter. Cilindrata: 124 cc. Lubrificazione: a miscela e olio cambio. Alimentazione: carburatore TMXX38. Cambio: 5 marce. Potenza massima: 39 CV a 11500 giri. Coppia massima: 2,6 kgm a 10000 giri
Ciclistica : telaio doppia culla d’acciao Cr MO. Sospensione anteriore: forcella rovesciata Kayaba ultraregolabile con steli di 48 mm, esc. 300 mm. Sospensione posteriore: progressiva con ammortizzatore oleopneumatico, esc. 315 mm. Freni: ant. a disco di 250 mm, post. a disco di 245 mm. Ruote: ant. 80/100- -21, post. 110/90 – 19. Interasse: 1438 mm. Peso: 87 kg a secco.
YZ85LW
Motore: monocilindrico 2T raffreddato a liquido e con valvola YPVS parzializzatrice della luce di scarico. Immissione; lamellare diretta nel carter. Cilindrata: 84,7 cc. Lubrificazione: a miscela e olio cambio. Alimentazione: carburatore PWK28. Cambio: 6 marce. Potenza massima: 29 CV a 12000 giri. Coppia massima: 1,76 kgm a 10500 giri
Ciclistica: telaio doppia culla d’acciao Cr MO. Sospensione anteriore: forcella rovesciata ultraregolabile, esc. 287 mm. Sospensione posteriore: progressiva con ammortizzatore oleopneumatico, esc. 287 mm. Freni: ant. a disco di 198 mm, post. a disco di 146 mm. Ruote: ant. 70/100 - 19, post. 90/100 – 16. Interasse: 1286 mm. Peso: 69 kg a secco.
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