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Piaggio - Colaninno: prima firma
Dopo le voci dei mesi passati finalmente un passo concreto: la IMMSI del finanziere mantovano ha firmato un protocollo d’intesa con Morgan Grenfell. Ora inizia il negoziato vero e proprio, da concludere entro la metà di giugno
Roberto Colaninno (nella foto) ha firmato oggi un protocollo d'intesa con Morgan Grenfell per l'ingresso nel capitale di Piaggio. Lo comunica la IMMSI con una nota: ”IMMSI inizierà le piu opportune verifiche e negozierà in esclusiva sino al 15 giugno i termini del contratto definitivo, che dovrà essere concordato anche con le banche creditrici del gruppo Piaggio e approvato dai competenti organi deliberanti di ciascuno dei soggetti coinvolti nell'operazione!”.
Con la sigla dell' intesa preliminare, si avvicina per la società controllata da Roberto Colaninno (la Omniainvest del manager mantovano ha il 51% circa di IMMSI) la conclusione della prima operazione industriale dopo il cambiamento della sua ragione sociale, con la trasformazione da società immobiliare a holding con interessi anche nell'area industriale.
L'obiettivo dell’imprenditore mantovano è quello di rilanciare la Piaggio attraverso un solido piano industriale. Per raggiungerlo, Roberto Colaninno punta con un aumento di capitale ad acquisire il controllo nella gestione della Piaggio, mentre il controllo azionario resterà inferiore alla maggioranza. Per rendere possibile questo meccanismo, dovrebbe essere prevista la nascita di una holding di diritto estero con categorie di azioni distinte.
Fonti della IMMSI hanno precisato che l'operazione prevede la ristrutturazione di Piaggio con il suo ritorno all'equilibrio finanziario. Oggi, infatti, il gruppo di Pontedera ha un debito di circa 600 milioni di euro e vede quale banca piú esposta Banca Intesa che, non a caso, avrebbe avuto un ruolo chiave nella definizione degli accordi in discussione.
Gli attuali azionisti di Piaggio Holding spa sono i fondi di Morgan Grenfell con il 57,4%, il fondo Texas Pacific Group con l'8,1%, gli spagnoli di National Motor con il 5% e Piaggio Acquisition sarl con il 29,5% (partecipata all'86% da fondi istituzionali italiani ed esteri e al 14% da Banca Intesa). Con il passaggio a IMMSI il gruppo di Pontedera tornerá ad avere un socio di riferimento industriale italiano, dopo il passaggio in mani straniere avvenuto alla fine del 1999.
Non sono attesi ostacoli da parte delle banche creditrici, che dovranno dare l'ok formale all'operazione per l'ingresso di IMMSI nella Piaggio. Secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, Banca Intesa, seduta al tavolo delle trattative anche in rappresentanza anche delle altre banche, avrebbe dato un sostegno importante alla costruzione dell'operazione. Tra gli altri istituti creditori che sono stati informati passo per passo dello sviluppo delle trattative, ci sono la Popolare Lodi, Capitalia, Unicredito, Interbanca, Monte dei Paschi e Cassa di risparmio di Firenze.
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