Moto & Scooter
Test anteprima: Kawasaki Z1000
Grande motore, dimensioni compattissime, agilità e sicurezza sono le doti migliori di questa 'supernaked'. In anteprima assoluta le impressioni a caldo, prima del consueto approfondimento
di Eliano Riva
Moto bagnata... Così dice la saggezza popolare ma, nonostante la pioggia caduta nella mattinata in quel di Sorrento e il rispetto della tradizione, la Supernaked di Casa Kawasaki, la Z1000, per raccogliere molti consensi tra i motociclisti crediamo non abbia bisogno del sostegno dei proverbi.
Al primo approccio e nonostante l'asfalto viscido delle strade su cui si è svolto il primo round del debutto dinamico internazionale della Z1000, che non ci ha permesso di spremere subito a fondo il "mostro", sono infatti molte le belle sorprese che questa moto ci ha riservato.
Impressionante per compattezza, la Z1000, stupisce immediatamente per la posizione di guida offerta, che permette al pilota di trovare subito il pieno dominio della moto. In sella all'inedita supernaked Kawasaki, infatti, sembra d'essere a bordo di una supermotard "strapalestrata" , e sentirsi subito pronti ad affrontare la guida con piglio sportivo disimpegnato, è cosa del tutto naturale. Il peso dichiarato: 198 kg a secco, si sente soltanto quando si solleva la moto dalla stampella laterale, e la buona agilità di manovra evidenziata da fermo è un dolce preludio alla gran maneggevolezza e rapidità d'azione che la Z1000 dimostra nella guida.
Sospensioni ben controllate nell'idraulica, grande sicurezza d'azione nell'esecuzione della traiettoria di curva e una stabilità direzionale sul veloce apparentemente irreprensibili fanno il resto e in questo primo giorno d'assaggio su strada prevalentemente bagnata, la Z1000 ci è sembrata una streetfighter davvero d'alto rango.
Per quanto concerne le performance espresse dal propulsore, infine, non ci sono state delusioni. Il quattro cilindri ad iniezione elettronica della Z1000, derivato da quello della ZX-9R, non è il più potente della categoria ma, con 127 CV di potenza massima dichiarati, di birra per divertirsi nella guida sportiva d'attacco ne ha d'avanzo e, con un sound d'aspirazione e scarico esaltante agli alti regimi, per carattere sembra adatto a soddisfare anche il pilota funambolo più esigente. Domani, comunque, si replica e vi sapremo dire di più.
Motore: a 4 tempi, quadricilindrico frontemarcia, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 77,2x50,9 mm, cilindrata 953 cc, rapporto di compressione 11,2:1, distribuzione bialbero a camme in testa e 16 valvole, lubrificazione forzata a carter umido. Alimentazione: iniezione elettronica Keihin con corpi sfarfallati da 38 mm, capacità serbatoio 18 litri di cui 3 litri di riserva. Accensione: elettronica digitale, 1 candela per cilindro. Avviamento: elettrico.
Trasmissione: primaria a ingranaggi a denti diritti, frizione multidisco in bagno d'olio con comando meccanico, cambio a 6 marce, finale a catena.
Ciclistica: telaio a diamante in tubi tondi d'acciaio di grosso diametro, inclinazione asse di sterzo 24°, avancorsa 101 mm. Sospensione anteriore: forcella teleidraulica a steli rovesciati da 41 mm e regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico in estensione, escursione ruota 120 mm. Sospensione posteriore: progressiva Uni-Trak, ammortizzatore oleopneumatico regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico in estensione, escursione ruota 138 mm. Ruote: anteriore con cerchio in lega leggera da 17", pneumatico 120/70 -17, posteriore con cerchio in lega leggera da 17", pneumatico 190/50-17. Freni: anteriore a doppio disco da 300 mm, pinza flottante a 4 pistoncini, posteriore a disco da 220 mm, pinza flottante a pistoncino singolo.
Dimensioni e peso: interasse 1420 mm, lunghezza 2080 mm, larghezza 770 mm, altezza sella 820 mm. Peso a secco 198 kg.
Prestazioni: potenza 127 CV (93,4 kw) a 10.000 giri., coppia 9,7 kgm (95,6 Nm) a 8.000 giri, velocità massima n.d..
Omologazione Euro-1: sì
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