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Equipaggiamento

Muro contro muro sui test di Altroconsumo

di Riccardo Matesic il 06/04/2009 in Equipaggiamento

Ai costruttori che avevano ribadito la bontà dei loro prodotti, la rivista che tutela i consumatori replica difendendo i propri test e l'interpretazione dei risultati fatta. Una vicenda sempre più difficile da capire per noi utenti

La questione dei test sui caschi effettuati da Altroconsumo si ingarbuglia sempre di più. Sul sito della rivista sono stati infatti pubblicati alcuni estratti delle risposte date dai fornitori di caschi, con una ulteriore replica di Altroconsumo, che ribadisce la correttezza del proprio lavoro e delle conclusioni alle quali ha portato.
La rivista non rivela però il nome del laboratorio che ha effettuato le prove per tutelarne l'indipendenza.
Muro contro muro sui test di Altroconsumo
Così si limita ad affermare che si tratta di un laboratorio accreditato. Rimane comunque la questione della tolleranza del 10% per i caschi prelevati dai punti vendita, piuttosto che dalle linee produttive (si ricorderà che vi ha fatto riferimento il rappresentante dei costruttori da noi interpellato, per sostenere come i caschi fossero conformi ai limiti). Per Altroconsumo tale tolleranza non è applicabile a questo caso specifico.
A questo punto, di fronte al muro contro muro, noi non siamo in grado di giudicare da che parte stia la ragione. E da semplici cronisti ci limitiamo a dirvi che vi terremo informati dei futuri sviluppi.
Di certo una vicenda come questa non fa bene agli utenti, che ne escono disorientati. E per averne la prova basta leggere i commenti al nostro precedente articolo su questo tema, dove ci sono innocentisti e colpevolisti. Purtroppo la discriminante per separare i prodotti buoni da quelli scadenti sembrerebbe non essere più il prezzo, e manca un confronto fra le parti che dia un risultato univoco.
Quasi ci viene da appellarci al giudizio di un tribunale, anche se le vie legali sarebbero la soluzione peggiore. Non foss'altro perché solo fra qualche anno sapremmo qualcosa di certo. Non sarebbe meglio mettersi intorno a un tavolo, con i test in mano? Magari anche nominare un laboratorio indipendente di comune gradimento, formare una commissione di controllo bipartisan e ripetere le prove. Così, per dare ai consumatori un risultato univoco.
Per leggere la replica di Altroconsumo: http://www.altroconsumo.it/caschi/20090401/caschi-moto-un-flop-integrale-Attach_s239023.pdf.

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