Attualità
Valore o prezzo? Italia VS Cina, due estremi opposti nel mondo della moto
La Cina opera con una modalità diametralmente opposta all'Italia: razionalizza e uniforma all'estremo per abbattere i costi. Questo approccio sta diventando evidente anche nel mondo della moto: con quali conseguenze?

L’altro giorno ero al supermercato a comprare delle patate. C'erano patate dei colli bolognesi, patate della Sila, patate bio, patate con selenio e via dicendo. Ora la patata è l’esempio che si fa su tutti i libri di economia di una "commodity", cioè un bene sul quale non è possibile fare differenziazione: le patate dovrebbero essere tutte uguali e costare tutte uguale. Come il sale, se non fosse che anche sullo scaffale del sale trovi ormai quello di Volterra, quello della Sicilia, quello rosa, quello nero e quello aromatico.
Questo succede perché siamo in Italia, il Paese dell'individualismo e del campanile. Un Paese di gente che non tollera di mangiare le stesse patate del vicino di casa e di salare con sale "normale": e di conseguenza un Paese dalla naturale vocazione a "de-commoditizzare", ovvero a trasformare beni teoricamente tutti uguali in beni tutti diversi, con valore diverso. Solo gli italiani hanno saputo trasformare i jeans in capi di alta sartoria, i piatti della tradizione popolare in piatti "stellati" e le piccole 50 e 125 2T, nate come mezzi utilitari, in moto che non avevano nulla da invidiare alle "mille" giapponesi.