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L'inchiesta: ecco perché In Italia le assicurazioni moto continuano a costare troppo

Milioni di veicoli senza assicurazione e un sistema che rende i ricambi sempre più costosi e le riparazioni sempre più esose: ecco perché per i motociclisti onesti assicurare il proprio mezzo diventa un salasso sproporzionato
Messi insieme moto, scooter e ciclomotori non rappresentano nemmeno il 10% (per l'esattezza sono il 9,9) del totale dei veicoli assicurati in Italia. Eppure sono il vero vulnus del sistema assicurativo. Già, perché sono assicurazioni "pesanti" sia per il consumatore finale, sia per le compagnie stesse.
Dueruote (ormai unico magazine di settore a occuparsi di questi argomenti) ha analizzato e incrociato i numeri di due report realizzati a distanza di pochi giorni da Ivass, ossia l'istituto di vigilanza sulle assicurazioni, e da Ania, l'associazione che rappresenta le compagnie assicuratrici. E ha scoperto dati molto interessanti.
MILIONI DI MOTO SENZA ASSICURAZIONE
Oggi in Italia, a fronte di un parco circolante di 7.498.908 veicoli targati a due ruote, risultano assicurati appena 4,4 milioni di moto e scooter (cui dobbiamo aggiungere, a onor del vero, 1,6 milioni di cinquantini). Tale discrepanza evidenzia - se ce ne fosse bisogno - il clamoroso fenomeno dell'evasione assicurativa. Una piaga che colpisce tutti noi, se è vero che nell'ultimo anno tutti gli indici delle assicurazioni che riguardano le due ruote crescono. In parole povere: sono un cetriolo che vola a bassa quota e si inserisce proprio laddove non vogliamo dire.
SEMPRE PIU' SINISTRI. E SEMPRE PIU' CARI
In particolare, sempre secondo Ania, cresce in modo importante la "variazione di frequenza" dei sinistri che coinvolgono moto e scooter: nel 2024 è salita del 3,13% (mentre per i ciclomotori tale indice è cresciuto del 2,24). Inoltre sale - fattore ancora più preoccupante - l'importo medio dei sinistri che riguardano moto e scooter, che nel 2024 è stato di 2.458 euro (+6,1%), mentre cala dello 0,8 (a quota 1.887 euro) per i ciclomotori. Come vediamo, trattandosi di cifre medie, siamo di fronte a importi decisamente rilevanti, alla luce del valore unitario reale di moto e scooter.
Per il settore dei motoveicoli la crescita dell’importo medio liquidato dei sinistri risulta più accentuata rispetto, ad esempio, al mondo auto, con tassi trimestrali di variazione pari mediamente al 17%, con un incremento nell’anno di oltre il 60%. Questo andamento è di fatto correlato con la più alta incidenza dei sinistri con danni fisici che si riscontra in questo settore.
Il risultato è, secondo Ivass, che gli utenti delle due ruote sono quelli che scontano maggiormente le storture di un sistema nel quale evasione e inflazione penalizzano i motociclisti onesti. Guardate ad esempio questa mappa:

DA ROMA IN GIU' (E A GENOVA E PRATO) C'E' DA PIANGERE
Se ci fermiamo alla freddezza dei numeri, il premio medio per i veicoli a due ruote (al netto delle tasse) è pari rispettivamente a 319 euro per i motocicli e a 218 euro per i ciclomotori. Nelle province del Sud i premi sono mediamente più elevati, in particolare a Napoli (439 euro) e Caserta (427 euro) per i ciclomotori. Per i motocicli, il premio medio tocca i 565 euro in provincia di Napoli. Nelle province del Nord i prezzi risultano generalmente più bassi: nella provincia di Bolzano si osserva il premio medio minimo nazionale sia per i motocicli (196 euro) che per i ciclomotori (123 euro).
Ma se ci fermiamo a un livello ottico, percepiamo come il "profondo rosso" o il "rosso a pallini" (ovvero dove il premio è superiore al terzo quartile statistico, e dove il premio è tra la mediana e il terzo quartile) predomina nel centro-sud, in Liguria e in alcune province del Nord Italia. A simboleggiare che, laddove circolano tanti veicoli a due ruote e dove l'evasione assicurativa ha un ruolo rilevante, la polizza RC è un autentico salasso, specialmente in un'ottica di lungo periodo.
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