Aiuto, il mercato moto è impazzito!

Il passaggio da Euro5 a Euro5+ sta mandando in tilt (cosa che era parzialmente prevedibile) il mercato delle due ruote. Mai avevamo visto un mese di novembre con così tante immatricolazioni: 18.278, a fronte di una media degli ultimi 5 anni che è stata di 13.994 mezzi. Si tratta, come abbiamo già detto, della classica sindrome da svuotamento del magazzino: al termine di un anno floridissimo per le vendite, Case e dealer hanno fatto incetta di mezzi. E forse non tutti sono riusciti a venderne quanti ne avevano previsti. Il risultato è che, con la tagliola del 31 dicembre 2024 (data entro la quale saranno tutti costretti a immatricolare i veicoli Euro5), è scattata la corsa ad autoimmatricolare l'invenduto. Ed ecco spiegato il picco di targhe registrate a novembre.

E LE DEROGHE?

Picco che vedremo anche il mese prossimo quando, oltre al venduto reale, il dato delle immatricolazioni sarà gonfiato dalla necessità di svuotare i magazzini. Ma non tutto si esaurisce entro la fine del 2024. Perché gli Euro5 saranno ancora immatricolabili l'anno prossimo, ma in deroga. E con volumi davvero minimi, pari al 10% di quanto immatricolato dal singolo modello nell'anno precedente. Nei fatti, solo una ventina di modelli in commercio (quelli ad alta rotazione nei concessionari) potranno ancora beneficiarne. 

Il risultato sarà che anche a gennaio e febbraio 2025 vivremo una situazione di transizione nella quale, oltre ad alcuni Euro5 immatricolabili in deroga, si potranno solo targare veicoli Euro5+. Ma non tutte le case li hanno già a disposizione: molti arriveranno tra febbraio e marzo.

I PROBLEMI DEI CONCESSIONARI

E la patata bollente resta nelle mani dei concessionari. Che si troveranno a vendere i mezzi Euro5 autoimmatricolati a fine 2024-inizio 2025 a prezzi da saldo. Già, perchè una moto o uno scooter già targato non lo puoi vendere come nuovo: devi mettere in conto che perdi il valore dell'Iva, ad esempio. E che alla fine della fiera dovrà uscire dal tuo negozio con un prezzo inferiore del 20-30%, con buona pace della marginalità che salta.

LE OPPORTUNITA' DEI CONCESSIONARI

Ma è altrettanto vero che per un dealer, adesso, si aprono altre opportunità. Che costituiscono un vantaggio anche per i clienti finali. Già adesso, girando per i concessionari, abbiamo trovato in modo indistinto offerte pazzesche su tutti i marchi (eccezion fatta per il superpremium, che è una nicchia a parte).

Abbiamo visto scooter nuovi con (prezzo di listino inferiore a 3mila euro) venduti con 400 euro di sconto, moto immatricolate a prezzi da saldo. Insomma, le vendite di fine stagione sono già iniziate. A beneficiarne sono i potenziali acquirenti ma, a ben vedere, anche i concessionari stessi. Perché? Il motivo è presto detto: oggi acquistare un nuovo è più conveniente che non comprare un usato. E non è un caso che, già da agosto, le compravendite tra privati sono calate a un tasso percentuale mensile del 5%.

LA BOLLA DELL'USATO

La vera verità è che oggi acquistare una moto o uno scooter di seconda mano è poco conveniente. Sulle inserzioni specializzate dei concessionari, tanto per fare un esempio, abbiamo visto un Honda SH 350, 3 anni e 23mila km, in vendita a 4.650 euro (quando il nuovo costa 6mila). O ancora, moto con 30mila km e 5 anni di vita a 2mila euro in meno rispetto al prezzo del nuovo. Tanti soldi, oggettivamente: ci sono in giro ancora troppi speculatori. Ed è qui che il "fuori tutto" degli Euro5 nuovi può invogliare da un lato il cliente ad acquistare un mezzo scontato, e il concessionario a svuotare più velocemente il suo magazzino. La classica formula dove a vincere sono in due.