Attualità
Il viaggio in moto più lungo di sempre
L’argentino Emilio Scotto è partito da Buenos Aires su una Honda Goldwing 1100 e ha visitato il mondo, guidando per 735.000 km attraverso 214 paesi tra il 1985 e il 1995. Ecco la sua storia
Era il 17 gennaio del 1985 quando il motociclista argentino Emilio Scotto, di Buenos Aires, all’epoca trentenne, partì per quello che sarebbe stato classificato come il viaggio in moto più lungo di tutti i tempi. Scotto lasciò il suo lavoro di commerciale per l’azienda farmaceutica Pfizer, caricò del necessario la sua Honda Goldwing 1100 dell’80 e partì.
Scotto ha attraversato 214 paesi, percorso 735.000 km e ha dovuto rinnovare per 13 volte il passaporto per contenere tutti i timbri necessari. Ecco ancora qualche numero della sua impresa da record, ammessa nel libro dei Guinness nel 2009: circa 47.000 i litri di benzina consumati, 1.300 quelli di olio motore, 86 pneumatici e 12 batterie.
Il viaggio in moto più lungo al mondo non è stato sempre facile, ed Emilio Scotto si è trovato anche in situazioni delicate e potenzialmente pericolose. Nel 1985 ha attraversato il Nicaragua durante la guerra civile e il Kuwait poco prima dell’invasione da parte dell’Iraq nel 1990. Fu addirittura arrestato in Burundi, Ciad e Camerun sospettato di essere una spia; nello Zimbabwe è stato incarcerato con l’accusa di essere entrato nel paese con un passaporto falso.
Ma non è finita, perché in Liberia, al tempo vittima di disordini militari, Scotto dovette nascondersi presso una sede diplomatica a Monrovia, la capitale, fino a quando non fu messo nelle condizioni di lasciare il paese in sicurezza. In Asia, non riuscì ad entrare in Corea del Nord ma percorse, seppur a piedi, un tratto del confine con la Corea del Sud.
Per accedere in Cina gli fu richiesto di pagare una tassa di 70.000 dollari, ma con l’intervento del Motorcycle Club di Pechino riuscì ad entrare senza dover sborsare l’ingente somma.
All’epoca non esistevano i social, e la comunicazione del giro in moto più lungo di sempre non ebbe la capillarità e la risonanza che avrebbe oggi. Le notizie su Scotto iniziarono a diffondersi dunque con un certo ritardo, a partire da circa due anni dopo la sua partenza. Era la fine del 1986 quando, bloccato a New York, un notiziario televisivo lo aiutò a raccogliere fondi per pagarsi la traversata dell’Atlantico. Ottenuta una certa notorietà, Scotto si guadagnò il supporto di aziende come Pepsi, Agip e Metzeler.
Durante il viaggio, a Nuova Delhi, India, nel 1991, Scotto si sposò con Monica Pino. Non è dato sapere se i coniugi si siano conosciuti proprio in quel paese e durante il viaggio, ma quel che è certo è che la moglie accompagnò Emilio nei rimanenti 4 anni di vagabondaggio.
Il viaggio in moto attorno al mondo di Emilio Scotto si concluse il 2 aprile 1995, dopo aver percorso 735.000 km e aver attraversato e conosciuto 214 differenti nazioni. L’impresa è classificata come un unico viaggio poiché Scotto, nel periodo ’85-‘95, non è mai tornato nel paese da cui era partito.
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