Attualità
Cosa succede in QJ Motor Italia?
In un anno di attività l'importatore per l'Italia ha azzerato per la seconda volta il management. Eppure il prodotto è valido. Forse ci si aspettava di più in termini di vendite?
La storia di QJ Motor in Italia è breve (non ha ancora un anno di vita), ma travagliata come non mai. C'è qualcosa che non quadra. Ma andiamo con ordine. QJ Motor (nome con cui è conosciuta la Zhejiang Qianjiang Motorcycle Group) è un gigante delle due ruote: non solo ogni anno sforna più di un milione di moto e scooter, ma fa per di più parte del gruppo Geely, uno dei colossi mondiali dell'automotive. Insomma, capitali, risorse e know how non mancano di certo.
QJ Motor (che è proprietaria di Benelli, società in cui anche Keeway ha una partecipazione azionaria importante) lo scorso anno ha deciso di entrare in Italia col suo marchio attraverso un importatore, la società Volta Tech (controllata da due imprenditori cinesi). In sostanza, in Italia operano due società costruttrici di moto che fanno capo allo stesso proprietario, ma che si fanno concorrenza tra di loro. E' la visione cinese della concorrenza: non c'è coordinamento alla base (come fanno i gruppi occidendali come Piaggio o KTM, ma anche i giapponesi) ma lotta senza quartiere, e il più forte vince. L'importante è conquistare quote di mercato.
Di questi soggetti, QJ Motor è in teoria il pesce più grosso, quello che - essendo anche la fabbrica dal quale escono tutti i veicoli prodotti sotto gli altri brand - ha anche il potere di orientare lotti di produzione, commesse e quindi i destini commerciali. In teoria, infatti: finora le cose non sono proprio andate come dovevano.