Quanto costa uno scooter elettrico, all'acquisto e per km percorso? Quanto dura veramente una batteria? Quanto costa un tagliando? Che effetto fa il clima sulle prestazioni? In questa puntata del Dueruote Garage cerchiamo di rispondere a tutte, ma proprio tutte le vostre domande
Ripercorriamo la storia. Per molti decenni il “motorino”, il ciclomotore, è stato motorizzato 2T. Questo perché i 2T erano motori semplici da costruire e da riparare, leggeri e con buone prestazioni, visto che in teoria la potenza di un 2T può essere doppia rispetto a quella di un 4T e che un 4T di cilindrata unitaria sotto i 100 cc è tendenzialmente sfavorito per ragioni tecniche.
Verso la fine degli Anni 90 le normative sulle emissioni hanno iniziato a diventare così stringenti da rendere il 2T complesso, costoso e meno performante fino a farlo finire praticamente fuori mercato. Qualcuno ha provato a sostituirlo con dei 50 4T, più puliti ma con prestazioni così modeste (alcuni non riuscivano a superare una normale rampa di uscita box) da non risultare mai veramente convincenti per chi li usava.
Dal 2T all'elettrico
La vera transizione è avvenuta con il passaggio all’elettrico, che in questo segmento è la più “naturale” in assoluto: le prestazioni e l’autonomia richiesti sono limitati, quindi possono essere limitati il peso e gli ingombri, che sono praticamente alla pari con un 2T; mentre le emissioni sono zero, il che in città è ovviamente il meglio che si possa chiedere.
Per questi motivi la penetrazione dei “50 elettrici” è stata da subito piuttosto buona, spinta in parte dalle agevolazioni di legge (corsie preferenziali, ecobonus) e anche dallo sharing che ha permesso di apprezzare veicoli comunque leggeri e manovrabili, semplici da usare, silenziosi, con ottime prestazioni in particolare al semaforo. Veicoli assolutamente adeguati al traffico moderno.
Di questa tipologia di veicoli Askoll è stata subito protagonista grazie a un progetto di grande qualità, con batterie assemblate in Italia fin da subito, un’estetica originale e un’affidabilità a prova di bomba, che lo ha reso uno dei preferiti tra gli utenti professionali, quelli in particolare del delivery arrivando a offrire 4 anni di garanzia.
Miti e pregiudizi
Nonostante sia da sempre fra i top player dell’elettrico in Italia, anche Askoll si trova a dover fare i conti con le informazioni scarse o imprecise sull’argomento. Dell’elettrico si è ormai detto tutto e il contrario di tutto, ma per quanto forti siano le somiglianze, non è possibile paragonare un’automobile elettrica da magari 60 o 80.000 euro, che ha requisiti di autonomia, ricarica e prestazioni elevatissimi, a uno scooter elettrico urbano che può partire da meno di 3.000 euro e ha costi di gestione vicini allo zero. Vediamo quindi di spiegare in concreto cosa significa acquistare e usare uno scooter elettrico.
In questa puntata del Dueruote Garage cerchiamo di rispondere a tutte le domande, anche quelle apparentemente più banali, che si pone chi è interessato o anche semplicemente incuriosito dalla mobilità elettrica. Come è fatto costruttivamente uno scooter elettrico, come e dove si ricarica, quanto costa un tagliando, quanto si degrada la batteria nel tempo e con il caldo e il freddo, fino ad arrivare all'ecobonus. Seguiteci nel nostro video!
Editoriale Domus Spa
Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 -
Tutti i Diritti Riservati -
Privacy -
Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908