Imitazioni ben riuscite, elettriche low cost e moto a 1.000 dollari: le due ruote in vendita su Alibaba

Per capire come funziona la globalizzazione (e anche perché di fatto siamo già vassalli, se non anche valvassori o valvassini della Cina), basta farsi un giro su Alibaba. Mentre qui si parla ancora di BMW Motorrad e KTM come di “grosse aziende”, quelli lì ci guardano dall’alto in basso.

A un colpo di click dall’Italia, si apre il grande store delle occasioni. È qui dove importatori e cercatori di gloria cercano di scovare il prossimo mezzo da importare in Italia. Basta avere qualche soldino da investire per riempire qualche container di moto e scooter, un po’di fantasia per inventarsi un nome verosimile per commercializzarli e il gioco è fatto.

Qui su Alibaba, vero discount del mondo, succede di tutto. Chiunque può comprare qualcosa (a patto che lo si faccia in grandi quantità) e farlo arrivare in Italia. Vi piacciono le moto endotermiche? Ce ne sono a bizzeffe. Scooter elettrici? Non ne parliamo, qui ve li tirano letteralmente dietro.

MOTO E SCOOTER: C'E' DAVVERO DI TUTTO (A POCHI DOLLARI)

Volete un esempio? Partiamo a caso e ci appare subito un interessante offerta del dealer sino-sudafricano Globally Automaobile (sì, si chiama veramente così), che mette in vendita delle Yamaha tassellate. I modelli di riferimento sono le XT e le YZ da 85 a 125 cc. Con mille dollari ne possiamo comprare agevolmente una. Un affarone, se avessimo tanti quattrini da spendere: l’ordine minimo è di 2mila pezzi.  

Il tassello va forte, su Alibaba. E nemmeno KTM è immune da imitazioni ben riuscite: con 1.530 dollari (ordine minimo 30 pezzi) si possono acquistare delle monocilindriche da cross, di cilindrata variabile da 250 e 450 cc. Il venditore, che mette sul sito anche un video della sua fabbrica, è l’azienda cinese Chongqing Inteley Trading Co. A un occhio attento si vede lontano un miglio che sono KTM a tutti gli effetti, cambiano solo le livree.

Ma non c’è segmento che su Alibaba non trovi la sua nemesi in salsa orientale. Se volete fare affari con gli scooter, questo è il vostro posto. La Rotom Motors Co. Vende infatti – ordine minimo 24 pezzi, ordine massimo 3mila pezzi al mese – dei dignitosissimi monocilindrici da 50 a 150 cc, con uno stile che non ha niente da invidiare a nessuno dei marchi più blasonati. I quali, guarda caso, producono da quelle parti. Forse, anche nelle stesse fabbriche. I prezzi? 499 euro per uno scooter. Avete capito bene: 499 euro. Certe escort di lusso per un’ora chiedono più soldi e offrono un divertimento meno duraturo.

ELETTRICO A PREZZI DA DISCOUNT

Dell’elettrico non parliamo nemmeno: già oggi in Europa (eccetto rarissime eccezioni) il mondo degli scooter a batteria è dominato dai produttori cinesi. E grazie ad Alibaba capiamo anche dove questi scooter vengono fatti e quanto costano veramente. La risposta a quest’ultima domanda è: quasi nulla. Per un produttore cinese che li vende in Italia o in Francia a 3-4 mila euro, la produzione di quei veicoli costa due spiccioli. La Wuxi Tenghui International Co. Vende il suo ciclomotore elettrico a 215 dollari.

La Ningbo Hicalau Trade Co. Commercializza il suo moped elettrico a 265 euro. Cifra che, per gli standard di Alibaba, è quasi eccessiva. Stesso discorso per le moto: il misconosciuto Wuxi Ouke Electric Vehicle Co. vende moto elettriche apparentemente ben fatte (Energica levati proprio) a 780 euro. Ordine minimo: 10 pezzi.

CON LA CINA NON C'E' PARTITA

Insomma: come possiamo pensare di combattere una concorrenza così agguerrita? L'unico metodo è continuare a nascondere la testa sottoterra, come si dice che facciano gli struzzi (che poi non è vero: gli struzzi non infilano la testa sottoterra, si tratta di una leggenda metropolitana...), sperando che alla fine i cinesi non arrivino mai da noi. E che gli europei continuino a preferire i prodotti premium e fatti qui da noi. Perché la sovranità è tutto. Anche nelle due ruote. Ma sì dai, l’importante è crederci.