Attualità
Mercato dell'usato: cosa ci dicono i dati 2023
Analizzando i numeri dei mezzi che hanno cambiato proprietà, emerge solo una falsa crescita degli scambi. Ecco cosa sta succedendo
Se c'è un mercato delle due ruote che cresce senza sosta (almeno nel lungo periodo), è quello dell'usato. Dati alla mano, il 2023 appena concluso ha fatto registrare cifre davvero notevoli, con 727.135 veicoli immatricolati che sono passati di mano. Non si tratta però del dato più rimarchevole di sempre: in questo secolo, infatti, il 2021 ha fatto segnare 743.502 mezzi scambiati.
Da allora - anno comunque particolare, perché arrivava dopo la pandemia, e il mercato dell'usato di fronte a una domanda record suppliva alle carenze di quello del nuovo, a corto di mezzi e componentistica - i numeri registrano una certa costanza: nel 2022 l'usato ha chiuso a 714.663, quest'anno (come detto poco sopra) 727.135.
Ad ogni modo, si tratta di un comparto letteralmente esploso dal 2000 a oggi, come si capisce bene analizzando la serie storica:
UN MERCATO FLORIDO (DA PAESE POVERO)
La crescita dell'usato negli anni ha molte spiegazioni, in primo luogo la riduzione del potere di acquisto da parte degli italiani che, alle prese con una minore capacità di spesa, si sono rivolti al mercato degli scambi d'occasione.
MA I DATI SCORPORATI DICONO CHE...
Ma per capire come sta funzionando il mercato dell'usato in Italia bisogna fare una sottrazione, ovvero togliere dal totale degli scambi le minivolture (ossia le vendite di un veicolo a un concessionario-rivenditore di veicoli usati). Ebbene, l'usato al netto delle minivolture nel 2023 è calato, passando dalle 648.102 transazioni del 2021 (record del secolo) alle 616.694 del 2022 fino alle 613.831 dell'anno appena concluso.
Insomma, le minivolture stanno drogando il mercato dell'usato. E anch'esse, dati alla mano, non sono mai state così numerose. Ma perché accade questo?
I DEALER SEMPRE PIU' PRESENTI SUL MERCATO
L'impennata delle minivolture (cresciute di 10 volte dal 2000 a oggi) si spiega con la sempre maggiore penetrazione dei concessionari nel mondo dell'usato. Inutile girarci intorno: il vero guadagno per il dealer è sull'usato, più che sul nuovo. E negli ultimi anni il mercato del "seconda mano" è stato intercettato in modo sempre più marcato da concessionari e rivenditori, a caccia di margini puliti che non devono più condividere col costruttore.
Inoltre, a differenza di quanto avviene nelle transazioni tra privati, i concessionari che trattano l'usato come leva di business, danno al cliente finale la garanzia sul veicolo che rivendono.
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