Attualità
Assicurazioni: i premi tornano a salire. E non è una buona notizia
La relazione Ivass relativa al 2022 mette in luce alcune criticità del mondo moto. I sinistri sono sempre più cari anche a causa dell'impennata dei pezzi di ricambio
Come ogni anno, la relazione di Ivass sul mercato assicurativo è sempre ricca di dati e spunti in fase di analisi. E molti di essi riguardano il mondo delle due ruote a motore. La fotografia del 2022 ci dà una buona notizia: per i ciclomotori e motocicli, il premio medio è calato del 2,4%, ed è pari a 243 euro. Nel nostro Paese sono 4.342.000 i veicoli assicurati: si sono registrati 139mila sinistri (una frequenza in crescita dello 0,2%), il cui costo medio è in crescita rispetto al 2021 (6.901 euro, pari a +2,2%). E da questo punto di vista, suona il primo campanello d'allarme: a livello tendenziale (ossia nel raffronto tra il 2022 e il 2012) il costo dei sinistri moto è cresciuto di ben il 10,3%.
RICAMBI E PREMI PIU' CARI
Ma le previsioni non sono positive: la tendenza dei premi assicurativi negli ultimi due trimestri (quello di fine 2022 e il primo del 2023) è in netta crescita. Si parla di un rialzo del 4%, che ha due cause scatenanti: da un lato abbiamo il rincaro dei prezzi di ricambio, favorito dall'aumento dell'inflazione e dalla difficoltà di approvvigionamento di alcune materie prime; dall'altro la ripresa della mobilità ha incrementato il numero dei sinistri, fatto che sta muovendo più che mai il mercato delle riparazioni. Si tratta di un fenomeno che, si legge, ha interrotto "il trend di costante riduzione del premio dal 2014".
EVASIONE ANCORA IMPORTANTE
Se analizziamo le tendenze di lungo periodo, però, vi sono alcuni fattori che destano preoccupazione. Il principale è quello del numero di moto e scooter assicurati: nel 2012 erano quattro milioni e mezzo e, da allora, si è registrato un costante calo dei mezzi coperti da RC. Al netto degli andamenti del mercato, il parco circolante continua a crescere e a toccare record su record (7.302.597 veicoli nel 2022), mentre il numero di mezzi assicurati negli ultimi anni è rimasto abbastanza costante. Questo significa una cosa sola: una massiccia evasione assicurativa.
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