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Intervista a Pierluigi Marconi: come si evolverà Bimota
Ecco quali sono i piani del marchio romagnolo: presto l’arrivo della Tera e novità legate ai giovani
Dopo l'acquisizione da parte di Kawasaki, si è sempre parlato poco di Bimota. A EICMA 2022 l'azienda romagnola ha presentato un particolare telaio e una enduro. Ma a che punto siamo con quei progetti? Ne abbiamo parlato con Pierluigi Marconi, il Chief Operating Officer di Bimota.
Le novità di EICMA
Partiamo dalla vostra gamma, che ora vede la Tesi H2, la KB4 e la BX450 vista presentata ad EICMA. Cosa si sa di quest’ultima, dove e quante ne avete vendute? “In Italia non ce ne sono, è ancora in fase di sviluppo. Ne abbiamo fatte 20 unità che abbiamo distribuito in Europa ma non è ancora entrata nel mercato perché stiamo partecipando alle competizioni di enduro e rally per testarla. Facciamo una sperimentazione profonda perché il prodotto era già maturo per il cross professionistico ma non ancora pronto per l’enduro, specialità per cui la moto è stata pensata. È pronto però un piccolo lotto da distribuire nei concessionari europei in modo che i distributori possano in primis conoscere la moto”. Quali sono i primi feedback da parte dei piloti? “È fantastico, e i risultati ci stanno premiando: siamo secondi in campionato, e non siamo in vetta per un problema banalissimo. Nessun problema tecnico: una vite di alimentazione del roadbook si è svitata. Forse sarà meglio saldarla la prossima volta, ma la moto funziona a dovere". Si ha un’idea di quale potrà essere il prezzo della BX450? “Il prezzo sarà competitivo con i competitor Husqvarna e KTM. Non abbiamo ancora una cifra esatta ma sicuramente non avrà il classico prezzo di Bimota”. Il telaio Tera presentato ad Eicma a che punto è? “La Tera, il nome della moto, ha i 35° di sterzo come una moto da enduro. Potremo definirlo un modello 'multistrada': funziona come una moto tradizionale su strada, mentre con un pulsante la moto si alza per percorrere dei leggeri fuoristrada. È pensata per arrivare in spiaggia o in riva al lago. La presenteremo al salone Eicma del 2023 e arriverà in commercio l’anno prossimo. Per ora è stato fatto il brevetto del sistema di sterzo e quest’anno ci siamo concentrati sull’estetica del mezzo". E il peso, essendo un sistema complicato, non verrà aumentato di molto rispetto a un telaio classico? “Si può fare un confronto col la Tesi H2 che ha la stessa base della Ninja H2 ma pesa ben 21 kg in meno. Questo significa che nell’ambito della stessa moto abbiamo ridotto drasticamente il peso. Questa volta la sfida è quella di ridurre il peso della H2 SX: per farlo, utilizziamo carrozzerie in fibra di carbonio e particolari della ciclistica ricavati dal pieno e manteniamo la qualità altissima costruendo ogni esemplare a mano, Solo la Bimota lo fa”.Bimota è completamente indipendente da Kawasaki per quanto riguarda l’immagine. Siamo completamente separati, l’unica cosa a disposizione è la tecnologia Kawasaki, come si è visto per l’enduro partendo dalla base dell’enduro KX. Non ci sarà mai il “Bimota fa qualcosa per Kawasaki”