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Ecco perché l'età dell'oro di MV Agusta inizia adesso
Siamo stati a Schiranna per la presentazione della gamma 2023, primo evento a cui hanno partecipato anche i manager KTM. E abbiamo capito i motivi per cui finalmente MV Agusta potrà diventare un marchio davvero premium e stabile. Il reportage
Hubert Trunkenpolz aveva detto tutto poche settimane fa: KTM salirà ancora di più nel capitale di MV Agusta, abbiamo idee chiare e progetti per un futuro radioso e sostenibile. E se lo dice uno che è ai vertici dell'azienda motociclistica più grossa d'Europa, un colosso che cresce al ritmo del 40% l'anno sia grazie alle moto, sia a divisioni sempre più promettenti (design, e-mobility e soprattutto intelligenza artificiale: in futuro sentiremo molto parlare di un brand che si chiama Avocodo).
Già oggi KTM ha messo il suo zampino a Schiranna, laddove il socio di maggioranza è sempre Timur Sardarov. Lo si vede dalle piccole cose. Non è un caso che, alla presentazione della gamma 2023, fossero presenti e abbiano parlato del futuro aziendale due figure chiave del nuovo corso di MV Agusta. Una è Florian Kecht (uno dei top manager di KTM), l'altra è Luca Martin. Quest'ultimo, veneziano di Portogruaro, ha alle spalle una lunghissima esperienza sia in ristrutturazioni aziendali, sia in supply chain. Ed è lui che riveste di fatto il ruolo di "ufficiale di collegamento" tra Schiranna e Mattighofen.
SARDAROV: UN BILANCIO POSITIVO
Alla presentazione c'era anche Timur Sardarov, l'uomo che ha portato fin qui MV Agusta. "Oggi l'azienda non ci sarebbe se non fossi arrivato io, quando sono arrivato non c'era nulla che avesse un senso logico e industriale", dice con la franchezza che lo contraddistingue. E di questo, è un dato di fatto, bisogna rendere atto al giovane imprenditore russo: sotto la sua gestione MV Agusta ha allestito una gamma moto razionale, si è piazzata nel segmento premium del mercato, e soprattutto è uscita dal concordato preventivo.
