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Gian Franco Nanni (Askoll): "Le strategie per lo sviluppo dell'elettrico"

Marco Gentili
di Marco Gentili il 22/03/2023 in Attualità
Gian Franco Nanni (Askoll): "Le strategie per lo sviluppo dell'elettrico"
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Intervista con l'ad di Askoll Eva: "Molti pregiudizi sono stati superati, ma la clientela ancora chiede grandi prestazioni e autonomie improponibili. A breve una novità. E sul tre ruote..."

Tra i primi a credere realmente a una via italiana per la mobilità elettrica c’è sicuramente Askoll (attraverso la sua divisione Askoll Eva). L’azienda vicentina, che dall’ormai lontano 2015 commercializza la sua gamma scooter, è una specie di veterana del settore. E oggi è uno dei leader di mercato. Ma fino a dove può spingersi il settore delle due ruote elettriche? Di questo e molto altro abbiamo parlato con Gian Franco Nanni, ad di Askoll Eva.

Gian Franco, dopo un 2022 eccellente per le vendite di veicoli elettrici in Italia, il 2023 è partito al rallentatore.

“Sì, ed è un segnale ancora da decifrare. In fondo fino al 2026 esiste un cospicuo piano di incentivi statali a supporto del settore dell’elettrico. Non è ancora chiaro per quale motivo il mercato vada così a rilento. Vero è che i numeri sono ancora piccoli, e magari i dati possono essere falsati da una commessa relativa a una flotta che, anno dopo anno, non si ripete”.

Ancora oggi il peso delle commesse istituzionali (grandi enti, società di sharing) è decisivo per le vendite delle aziende che producono mezzi elettrici?

“Meno di prima. Vede, se all’inizio la clientela business era la fetta maggiore, adesso sono i privati. E tutto questo sia grazie agli incentivi, che invogliano le persone a passare all’elettrico, sia grazie alla sempre maggiore dimestichezza degli italiani con questo tipo di mezzi”.

I pregiudizi sono stati superati?

“Per la mobilità urbana, e mi riferisco a chi fa 30 km al giorno per i suoi spostamenti, l’elettrico è la risposta a tutti i problemi. La tecnologia delle batterie sta facendo passi da gigante. Il ciclo vitale di uno scooter elettrico permette di offrire al cliente un prodotto in grado di percorrere decine di migliaia di chilometri. E inoltre le politiche statali premiano i possessori di veicoli elettrici, che non pagano il bollo e hanno spese assicurative spesso ridotte”.

 

"OGGI GLI ELETTRICI NON HANNO PIU' PROBLEMI DI AUTONOMIA. MA IL PROSSIMO ANNO FAREMO UN ULTERIORE PASSO AVANTI SU QUESTO FRONTE"

Quali sono, allora, le barriere che restano in Italia nei confronti dell’elettrico?

“La gente chiede a noi e ai nostri competitor scooter che abbiano le stesse prestazioni e la stessa autonomia degli endotermici, a un costo inferiore. Purtroppo, al momento, ciò non è possibile. E credo che non lo sarà per un periodo piuttosto lungo. Se aumentiamo la prima, dobbiamo per forza sacrificare la seconda. Per accontentare tutti dovremo montare pacchi batterie troppo voluminosi e costosi, che renderebbero antieconomici questi mezzi”.

Si possono fare passi avanti?

“Credo, e lo dico a ragion veduta, che già il prossimo anno potremo fare passi importanti sul fronte dell’autonomia. Già oggi un nostro scooter L3 targato ha una velocità massima vicina ai 70 km/h, più che soddisfacente nei contesti urbani per cui Askoll concepisce i suoi mezzi”.

Per voi la concorrenza cinese è un problema?

“Se mai un’opportunità. Vede, noi abbiamo una filiera produttiva interamente italiana, e i nostri scooter costano un po’di più di quelli della concorrenza. Il rovescio della medaglia, però, è che noi abbiamo un’assistenza e una rete che ci permettono di far fronte alla necessità di ricambi in tempo reale. I competitor che assemblano motori e batterie dall’altra parte del mondo non possono competere con noi, da questo punto di vista”.

Parliamo anche di prodotto. Quali novità presenterete?

“Abbiamo in programma un ampliamento della gamma con un nuovo scooter che arriverà nel giro di un mese: nascerà sulla base di un modello già esistente e sarà confortevole e tecnologico, ma sarà a tutti gli effetti un nuovo prodotto. Poi stiamo pensando a un tre ruote elettrico con doppia ruota posteriore, che sarà destinato a un’utenza professionale. Ma questo lo vedremo solo il prossimo anno”.

 

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