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Moto e scooter tornano protagoniste in Parlamento

Redazione
dalla Redazione il 02/02/2023 in Attualità
Moto e scooter tornano protagoniste in Parlamento
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Nasce un asse trasversale di appassionati delle due ruote guidato dalla senatrice Erika Stefani (Lega). Ecco di cosa si occuperà

Le due ruote tornano in Parlamento attraverso l'intergruppo per la mobilità motociclistica - che rinasce ed estende il nome, rispetto al precedente `Amici dei motori´ - e alla guida sale la senatrice Erika Stefani. Sua l'iniziativa del gruppo, e non a caso. La passione centaura ce l'ha nel dna: merito del padre "malato di motori", come lo definisce, ricordando che è morto in un rally in Algeria 4 anni fa. "A 6 anni mi ha fatto salire su una Morini. Era un cinquantino. Abbiamo fatto un giro attorno a casa - racconta la parlamentare della Lega ed ex ministra - Io impazzivo vedendo le moto e gli chiesi di salire. A 10 anni portavo il 250". Per lei, che di moto oggi ne ha due, l'intergruppo è un bis: nella 17/a legislatura era stata vicepresidente. Ora ci riprova mettendo insieme deputati e senatori con l'obiettivo di promuovere iniziative legislative e attivare proposte per favorire la mobilità su due ruote ma anche l'educazione stradale.

Finora al gruppo ha aderito solo la maggioranza. Fra loro Stefania Pucciarelli, altra senatrice centaura della Lega, e due harleysti come il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio e Gianni Berrino di FdI. Mancano le opposizioni. Da qui l'appello della presidente ad aderire: "Forse c'è l'idea che bisogna essere motociclisti veri per farne parte, ma non è così", sottolinea Stefani. E assicura: "Saremo collettore delle istanze delle associazioni di riferimento, ad esempio sul fronte della manutenzione stradale, della protezione o della percorribilità di certe strade. Allo stesso tempo vogliamo dare un messaggio: la moto è un mezzo che ha un indotto economico e anche un veicolo turistico". L'impegno insomma è su più fronti, magari anche per superare gli ultimi pregiudizi. "Da adolescente, e vivendo nella provincia veneta, qualche difficoltà l'ho avuta. C'erano resistenze culturali ma anche paure. Mia mamma ad esempio si impunto' contro la proposta che mi fece la Honda a 12 anni perché corressi nel campionato con la 125". 

"Il nostro mondo ha bisogno di avere qualcuno che ascolti le istanze poste quotidianamente - ha detto il presidente FMI Giovanni Copioli - , che riguardano argomenti importanti a partire dal tema del motociclista quale utente vulnerabile. Credo che il riconoscimento di tale status nel Codice della Strada debba essere il punto di partenza per affrontare altri argomenti che riguardano la promozione della Sicurezza e dell’Educazione Stradale, la tutela del patrimonio dei mezzi storici, l'analisi delle problematiche relative alle coperture assicurative e la tematica della circolazione in fuoristrada. Come FMI garantiamo massima disponibilità e siamo al servizio di tutti i motociclisti".

L’Onorevole Edoardo Rixi, altro componente dell'intergruppo, ha sottolineato l’importanza di riconoscere il motociclista come utente vulnerabile della strada e di avere norme nazionali che regolino determinate attività motociclistiche. La Senatrice Elena Murelli si è detta pronta a collaborare con tutte le parti coinvolte per tutelare il patrimonio dei veicoli storici.

 

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