Manutenzione
Batteria moto scarica: cause, manutenzione e rimedi
Perché la batteria della moto si scarica? Scopri online su Dueruote quali sono le cause di una batteria scarica e come preservare lo stato della batteria della moto
Inverno, moto nel box, assicurazione sospesa. Per molti motociclisti questa è la norma. Nei mesi più freddi passa la voglia di uscire in moto per mille condivisibili motivi, uno su tutti: si congela. Contano tuttavia anche le condizioni delle strade, che sono spesso sporche e umide, quando non addirittura ghiacciate.
Questo almeno per chi viva al nord Italia, o per chi desidererebbe andarsene in montagna a fare quattro curve come si deve. C’è poco da fare, a meno di non riuscire ad approfittare di qualche rara giornata asciutta di sole, conviene avere pazienza e attendere il disgelo. Oltre a sospendere l’assicurazione, però, c’è qualche altro piccolo accorgimento che possiamo prendere circa la nostra moto per farle passare l’inverno senza la nascita di magagne indesiderate. Per chi ne abbia la possibilità, una buona idea è alzarla sui cavalletti, sia anteriore che posteriore, per evitare che gli pneumatici si possano ovalizzare dopo qualche mese di fermo: non sarebbe comunque una tragedia ma se è possibile è meglio evitare.
Ma quello che più conta, nell’ottica del nuovo utilizzo a primavera, è preservare la batteria.
COME PREVENIRE LA BATTERIA SCARICA DOPO L'INVERNO
La prima ed essenziale cosa da fare per evitare di trovarsi con la batteria scarica è quello di staccarne i poli. Così facendo la si scollega completamente dalla moto e si evita qualsiasi possibile assorbimento. Scollegare la batteria è quasi sempre un’operazione molto semplice che può essere eseguita in autonomia, da compiere naturalmente a moto spenta e con contatto staccato. Il primo passo è naturalmente individuare la posizione di questa all’interno della moto. Solitamente è posizionata al di sotto della sella oppure è nascosta dietro ad uno dei fianchetti laterali, in ogni caso sarà sufficiente una rapida occhiata al libretto d’uso e manutenzione oppure una ricerca veloce su Google.
Una volta individuata la batteria, di solito è di facile accesso, bisognerà procedere a scollegare i poli. Spesso è sufficiente un cacciavite a croce, o in alternativa una chiave esagonale da 8 o da 10. La regola vuole che si scolleghi prima il polo negativo, universalmente quello nero indicato con il segno -, poi quello positivo, universalmente quello rosso indicato con il segno + (al momento di ricollegarla va svolto il processo inverso, quindi prima si ricollega il positivo, poi il negativo). Non è necessario rimuovere la batteria dalla sua sede, è sufficiente assicurarsi che i cavi siano posizionati in modo da non fare più contatto.
Il primo passo è fatto, con questa semplice procedura avrete la garanzia che la batteria non si deteriori durante i mesi di inattività. Nel caso decidiate di fermarvi qui, ricordate però che al momento del nuovo avvio della moto sarà con tutta probabilità il caso di dare una caricata a questa batteria, dovrete quindi in ogni caso dotarvi di un dispositivo tipo caricabatterie mantenitore. Si chiamano mantenitori perché sono pensati non solo per ricaricare una batteria, ma appunto perché sono idonei a rimanere collegati a lungo, anche tutto l’inverno, in modo che la batteria rimanga in perfetta forma fino al momento del nuovo avvio. È questa in effetti la soluzione più pratica, in modo tale che la moto sia pronta a ripartire anche senza alcun preavviso. Nel caso dovessimo ricaricare la batteria sarebbe realisticamente necessario lasciarla collegata al caricabatterie almeno una notte. Questi dispositivi si possono acquistare senza alcuna difficoltà tramite internet e il costo è in molti casi irrisorio, si parte mediamente attorno ai 30€ per prodotti comunque in grado di svolgere il proprio lavoro.
Questa è per così dire l’ordinaria manutenzione da svolgere ogni volta che si preveda di lasciare la moto ferma per lunghi periodi, per essere scrupolosi diciamo superiori ad un mese. Chiaramente il comportamento della batteria nel caso non dovessimo staccarla varia in base alla salute della stessa: una batteria nuova molto probabilmente può tenere botta un interno inverno anche senza essere staccata, anche se non è assolutamente raccomandabile, mentre una batteria con qualche anno di vita può iniziare a soffrire già dopo le tre o quattro settimane, soprattutto se con basse temperature.
BATTERIA SCARICA A CAUSA DI UN GUASTO
Situazioni straordinarie possono invece portare allo scaricamento della batteria anche dopo pochi giorni di inutilizzo della moto. Parliamo appunto di situazioni straordinarie perché, se la batteria e la moto sono perfettamente in ordine, non si verificheranno. Possono accadere invece quando la batteria sia particolarmente datata, diciamo con più di 4 o 5 anni, ma in questo caso sarà sufficiente affrontare la spesa di una batteria nuova per tornare a non avere alcun problema. Discorso diverso se anche una batteria fresca dovesse scaricarsi rapidamente, nel giro di pochi giorni o una settimana. In questo caso con tutta probabilità ci sarà un qualche problema nell’impianto elettrico della moto che causa un assorbimento di energia e che porta appunto la batteria a scaricarsi progressivamente. A questo punto, a meno di non essere un meccanico o un elettrauto, l’unica via percorribile è quella di portare la moto intera da un professionista affinché la possa controllare e risolvere il problema.
L’ultima eventualità che prendiamo in considerazione è quella in cui la batteria si scarichi durante l’uso della moto. Se siamo in partenza da casa, dopo aver accertato che la batteria sia carica, e dopo qualche decina di km iniziamo a notare una risposta anomala al gas e delle difficoltà in caso di riavvio, ci troviamo probabilmente di fronte ad una batteria che non si sta ricaricando come dovrebbe durante l’utilizzo. In questo caso la diagnosi più verosimile è un problema allo statore, quel dispositivo che durante la marcia si occupa appunto di ricaricare la batteria, convertendo l’energia cinetica del motore in corrente elettrica. Anche in questo caso sarà bene rivolgersi ad un meccanico che sappia come e dove intervenire.
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