Attualità
Triumph Adventure Experience: quando la moto va a braccetto con l'architettura
Concluso anche il secondo appuntamento della TAE (Triumph Adventure Experience) nella sua declinazione DISCOVER. Obiettivo? Scoprire, in sella alle Tiger, alcune delle gemme dell’architettura veneta: mai un viaggio culturale è stato più divertente.
Prima Sport. E poi Discover. Una fiammata lombardo/emiliana seguita da un'altra tutta a trazione veneta. La TAE – la Triumph Adventure Experience – del resto ha più anime, proprio come la famiglia di moto che coinvolge: quella Tiger, proposta in varie declinazioni a partire dalla cilindrata, 660, 900, 1200.
Se nel primo appuntamento si è voluto andare a stimolare l’anima più adrenalinica della Tiger grazie a un percorso parecchio guidato (guarda come è andata), e che ha trovato la sua massima espressione nei turni in pista sul tracciato di Vairano di Vidigulfo (PV), nella seconda tappa il mood è stato parecchio diverso.
ALLA SCOPERTA DELLE GEMME ARCHITETTONICHE DEL VENETO
“Discover” in Casa Triumph significa esplorare, andare alla scoperta di qualcosa. Una scoperta da fare in moto, ovviamente. Che i due elementi – moto e viaggio – stiamo bene insieme perché complementari è una cosa abbastanza scontata, che grazie alla moto si possano scoprire luoghi esclusivi a cui non è possibile accedere non è invece altrettanto banale! Il secondo appuntamento della TAE Discover - andato in scena il 3/4/5 giugno con partenza e arrivo da Vicenza, pernottamento ad Asolo e guida lungo i Colli Berici fino al Monte Grappa – si è posto un altro obiettivo: raccordare in moto luoghi cari all’architettura e al design, e in generale alla storia.
Scarpa, Fuksas e Chipperfild sono nomi non banali, così importanti da essere noti anche a chi non è un amante dell’architettura, semplicemente perché sono stati - e sono - archistar, le leggende.
“Voglio vedere cose. Questa è l'unica cosa con cui mi riesco a relazionare“. È una delle citazioni proprio di Carlo Scarpa – architetto, designer e accademico italiano tra i più importanti del XX secolo – e di cose, in questa tappa della TAE se ne sono viste parecchie.
Medesima, rispetto alla prima tappa, la formula: due gruppi su tre giorni, con il primo impegnato il venerdì e il sabato mattina e il secondo sabato pomeriggio e l’intera giornata di domenica. Gruppi omogenei, affiatati e spinti dalla comune voglia di scoperta. Un’umanità variopinta, una carovana colorata che in questo week-end veneto non è stata risparmiata dalla calura pressante e, il venerdì, anche dalla pioggia.
Medesima, rispetto alla prima tappa, la formula: due gruppi su tre giorni, con il primo impegnato il venerdì e il sabato mattina e il secondo sabato pomeriggio e l’intera giornata di domenica. Gruppi omogenei, affiatati e spinti dalla comune voglia di scoperta. Un’umanità variopinta, una carovana colorata che in questo week-end veneto non è stata risparmiata dalla calura pressante e, il venerdì, anche dalla pioggia.
Quando si arriva alla Villa Almerico Capra progettata da Andrea Palladio - meglio conosciuta come “La Rotonda” - massimo esempio di villa palladiana, onestamente si rimane senza parole, in primis per le geometrie, perfettamente simmetriche. Ma basta fare pochi chilometri, da Vicenza a Possagno, per trovarsi al cospetto di un altro genio, Antonio Canova, l’uomo capace di dare vita al Tempio Canoviano: il salto è di circa tre secoli (La Rotonda è del 1500, il Duomo di Possagno del 1800) e lo stile passa dal Classico al Neoclassico.
Queste sono state solo due delle tappe della TAE Discover, forse le più alte. Ma non solo è solo il passato remoto a lasciare a bocca aperta, perché davanti alle ”Bolle” di Massimiliano Fuksas, all’interno della distilleria Nardini a Bassano del Grappa, ci si rende conto di come il genio umano sia ancora capace di emozionare. Realizzate nel 2004, rappresentano - per voce dello stesso archistar - “un grande alambicco di vetro dedicato alla distilleria Nardini”. E poi la Tomba Brion, realizzata negli Anni 70 dall’architetto Carlo Scarpa, esempio di Brutalismo che sfrutta il cemento armato come elemento dominante, strutturale e decorativo.
Opere uniche, come unica è la location in cui tutti i rider di questa Triumph Adventure Experience hanno potuto consumare il pranzo, cioè la Cava Arcari, al cui interno è presente l’installazione permanente Cavea Arcari progettata dall’architetto David Chipperfield. Un luogo incredibile, dove fino a pochi anni fa si “cavaca” la famosa “Pietra di Vicenza”, elemento base per la costruzione di tante opere, palazzi e monumenti presenti in zona, tra cui il monumentale sacrario militare costruito negli Anni 30 sul Monte Grappa a 1.776 metri sul livello del mare tra le provincie di Treviso e Vicenza. Un posto mistico, di quelli che invitano alla riflessione, e che ospita i resti di oltre 22mila soldati, sia italiani che austriaci, morti in quella zona nelle cruente e sanguinarie battaglie delle Prima Guerra mondiale.
Insomma, un giro senza dubbio non convenzionale e ricercato, in grado di unire il piacere di andare in moto alla cultura architettonica, tra le altre cose spiegata e raccontata in ogni sosta dalla crew “archiriders”, un gruppo specializzato di architetti motociclisti.
Insomma, la Triumph Adventure Experience marcia spedita a gonfie vele. Dopo la più aggressiva SPORT e l’esplorativa DISCOVER, per i rider Triumph è il momento di vivere WILD: il 17, 18, 19 giugno la carovana della TAE si sposterà infatti in Toscana per una experience da fare tutta (o in prevalenza) su percorsi sterrati. Un’avventura a tutto tondo, con tanto di pernottamento in tenda, in puro spirito WILD.
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