Yamaha Off-Road Camp: una festa per il tassello

C’erano una volta i luna park, che periodicamente arrivavano a ravvivare in occasioni particolari la vita di piccoli paesi, e trovavano un loro spazio anche all’interno delle grandi città. Le attrazioni erano (e lo sono ancora) sempre uguali, ma calcinculo, autoscontro e casa degli specchi avevano il potere di catalizzare l’attenzione e aggregare un pubblico di ogni età. E nella filiale italiana di Yamaha qualcuno sembra conoscere molto bene l’effetto che fa, visto che la formula torna ciclicamente a essere proposta in eventi ufficiali.

L’ambiente colorato e fatto di stazioni e attrazioni diverse è stato ricreato in occasione di una presentazione stampa alla vigilia di un Salone di Milano, riproposto in chiave aggiornata per celebrare nel 2001 i 20 anni di attività della Casa giapponese in Italia e, recentissimamente all’Off-Road Camp a Maggiora. Se in passato le moto sono state inserite come contorno, per l’ultimo appuntamento sono state le protagoniste assolute di un sabato da ricordare.

Una vera e propria festa del fuoristrada costruita su misura per le Ténéré e per gli altri modelli della gamma a due e quattro ruote tassellate, declinata in una serie di aree attrezzate con l’obiettivo di far provare ogni tipo di esperienza. Un appuntamento, del tutto gratuito, al quale hanno preso parte oltre 1.600 appassionati che hanno trascorso il loro tempo libero all’interno della spettacolare zona situata a poche centinaia di metri da una delle piste di motocross più tecniche e spettacolari a livello internazionale.

PER GRANDI E PICCOLI MOTOCICLISTI

Definire l’identikit dei partecipanti non è semplice, perché se l’età media è apparsa compresa tra i 30 e i 45 anni non sono mancati ospiti più giovani, molto più giovani (a partire dai 5 anni) e motociclisti ben più attempati. Ai primi erano dedicate le due aree per muovere in tutta sicurezza e correttamente abbigliati, i primi passi in sella alle PW50, TTR50, TTR 125, mentre per gli altri c’era solo l’imbarazzo della scelta. Mentre chi non è stato in grado di prendere una decisione ha avuto l’opportunità di provare tutte le attrazioni, gestite da partner tecnici di livello assoluto, a cominciare dalla scuola Di Traverso Adventouring di Marco Belli, che per una volta invece di insegnare i segreti della guida in derapata si è occupata di facilitare l’approccio con le gomme tassellate con il corso introduttivo easy.

In teoria, tra le 9.30 e le 17.30 c’è chi ha potuto passare dal semplice slalom tra i birilli al tracciato offroad intermedio e, una volta presa confidenza, affrontare il percorso estremo sotto l’occhio vigile di Alessandro Botturi, di Tom42 e dello staff Yamaha. Sullo stesso percorso Challenge i piloti del Ténéré Challenge 2022 si sono giocati la priorità di scegliere il numero di gara per la stagione che sta per iniziare.

LA FESTA DELLA TÉNÉRÉ 700

È stata inoltre offerta la possibilità di provare le Ténéré 700 su asfalto, approfittando del corso di navigazione GPS offerto dalla collaborazione tra Garmin e Moto Raid Experience, gli organizzatori di Gibraltar Race e Alps Tourist Trophy. Grandi spazi (50.000 mq per la precisione) sono stati dedicati anche ai test ride su un persorso a ostacoli dell’intera gamma Atv Yamaha: Wolverine RMmax 2 1000 SE, Viking EPS, Grizzly 700 EPS SE e Kodiak 700. Sempre in tema di quattro ruote, l’esperienza più adrenalinica è stata rappresentata da gli hot lap nella off-road arena in veste di copiloti a bordo dei grintosi YXZ1000R dell’Accademy ACI Sport, il programma destinato ad avvicinare i giovani al mondo dei rally.

Tra tante cose da vedere e provare, una sola attrazione di questo luna park ha relegato il pubblico al ruolo di spettatore: l’esibizione dello spagnolo Pol Tarres. Anche volendo, sarebbe stato praticamente impossibile replicare la sua guida, visto che pochi al mondo riescono a guidare una Ténéré 700 come fosse un’esile moto da trial sui classici ostacoli artificiali di questa specialità.