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Attualità

Direttiva assicurazioni: scampato pericolo per le moto impegnate in pista o gara

Marco Gentili
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Direttiva assicurazioni: scampato pericolo per le moto impegnate in pista o gara

Dalla revisione del provvedimento (avvenuta a livello europeo) sono esclusi i veicoli impegnati in circuito o pista, che non avranno quindi l'obbligo di assicurazione

A più di 3 anni dalla pubblicazione della proposta della Commissione Europea, e dopo intense discussioni tra le due Istituzioni, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo sulla revisione della Direttiva Assicurazioni. L'accordo escluderà gli sport motoristici e le attività correlate dall'ambito di applicazione della direttiva, secondo la quale tutti i mezzi in circolazione devono essere titolari di una polizza RC. Sembrerà una cosa banale, ma non lo è: una applicazione più rigorosa della direttiva assicurazioni, infatti, avrebbe costretto tutti i possessori di una moto che gira esclusivamente in pista o in un crossodromo, a dotarsi di una specifica copertura assicurativa. Ciò - con grande soddisfazione di tutti coloro che frequentano piste e circuiti, anche a livello amatoriale - per fortuna non è avvenuto. L'unica condizione che la commissione europea ha posto, per tutelare la salute degli sportivi e degli amatori impegnati a correre o semplicemente provare un veicolo in uno spazio chiuso al traffico, è che i proprietari di tali spazi siano dotati delle necessarie coperture assicurative, a tutela dei propri clienti.  

L'ITALIA E' GIA' IN LINEA CON LE NUOVE REGOLE

"Tuttavia – recita il testo di un emendamento inserito nel testo della Direttiva – è importante che gli Stati membri mantengano disposizioni vincolanti, o ne introducano di nuove, per coprire i veicoli che prendono parte a manifestazioni sportive motoristiche”. Una previsione già da tempo applicata in Italia, ma non in tutti gli altri paesi. Il Presidente FMI Giovanni Copioli a questo proposito ha specificato e fatto chiarezza: “In realtà in Italia tuteliamo già il più possibile i nostri piloti: in occasione delle manifestazioni motociclistiche infatti la FMI garantisce ad ogni pilota in possesso di licenza una assicurazione per i propri infortuni e una copertura di responsabilità civile verso terzi, ad eccezione dei partecipanti alla gara fra loro. L’accordo raggiunto dall’Unione Europea è improntato al buon senso e sono molto grato all’attività di sensibilizzazione nei confronti del legislatore europeo, svolta in questi mesi dalla Federazione Internazionale di Motociclismo”.  

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