Attualità
Le moto dei lettori: quasi 280mila km con una BMW R 1150 GS
La storia di Luigi Farris testimonia l'affidabilità della maxienduro bavarese, immatricolata nel 2001
Quando si parla di affidabilità di BMW, alcuni storcono il naso. Ma storie come questa fanno ricredere anche gli scettici. Parola di Luigi Farris, 47enne di Alghero che dal 2005 viaggia con una R 1150 GS Adventure e ha totalizzato, senza problemi di sorta, 278mila km.
In realtà la moto è del 2001, ma Farris l’ha acquistata di seconda mano con appena 19mila km sulle spalle. “Sono da sempre un motociclista e appassionato di enduro – racconta a Dueruote – e all’epoca ero affascinato dai turisti tedeschi che sbarcavano in Sardegna con le loro maxienduro. All’epoca ero in cerca di una moto che mi seguisse nel casa-lavoro di tutti i giorni, così come nelle vacanze e nelle gite fuori porta. La scelta cadde sulla BMW R 1150 GS Adventure. I miei amici motociclisti mi presero per pazzo: allora la GS non era una moto così glamour. Ma sono l’unico che da allora guida sempre lo stesso mezzo, mi ci sono affezionato. Le moto dei miei colleghi invece sono state vendute o rottamate da un pezzo”.
IL SEGRETO
Farris ammette di essere un appassionato e si definisce “il meccanico di me stesso”. Ma è un dato di fatto che la sua moto non lo ha mai tradito. “Ho eseguito i tagliandi in concessionaria Bmw a Sassari sino ai 70mila km, dopo di che la manutenzione l’ho fatta io, seguendo lo schema di manutenzione della Casa”. L’unico intervento straordinario è stato il rifacimento dei cuscinetti della coppia conica a 190.000 km da parte di un suo amico meccanico che lavora in un'officina Iveco. Cardano e frizione invece sono originali, mentre gli ammortizzatori Ohlins sono stati sostituiti a 220.000 km, ma solo per avere sospensioni più performanti rispetto alle originali. Farris non si sente di dare consigli particolari: “Ho sempre curato la mia moto, ma anche con una manutenzione meno attenta sono sicuro che non avrebbe mai dato problemi. Suggerisco solo di ingrassare bene alcuni cavi perché una volta, mentre ero in viaggio, ho rotto quello del contachilometri”. A tanto si deve l’ammanco tra quanto dichiarato da Farris e la percorrenza registrata dalla moto.
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