Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Attualità

Dieci canzoni (più una) che parlano di moto

Marco Gentili
di Marco Gentili il 10/04/2020 in Attualità

Moto fa (quasi sempre) rima con rock. Ma quante sono le canzoni dedicate alle due ruote? Noi le abbiamo selezionate per voi. E commentate come si deve...

JUDAS PRIEST - DESERT PLAINS 

Una delle mie preferite in assoluto della band di Rob Halford e soci. Che, oltre ad essere delle icone assolute dell'heavy metal, hanno scritto canzoni su canzoni dedicate alle due ruote. Questa, tratta dal bistrattatissimo Point of Entry del 1981, col suo incedere solenne ha il sapore di un viaggio su una Highway americana.

BEACH BOYS - LITTLE HONDA

Brian Wilson, assieme a Paul McCartney, è stato senza ombra di dubbio uno dei geni musicali del '900 (basta ascoltare il fondamentale Pet Sounds del 1966 per fugare ogni dubbio). Nella discografia dei Beach Boys compare anche un pezzo (curioso, più che riuscito) dedicato a una motoretta della Casa giapponese...

STEPPENWOLF - BORN TO BE WILD

"I like smoke and lightning/heavy metal thunder"

Sarà scontato ma non me ne frega nulla. "Born to be Wild" è un pezzo cazzutissimo (si può scrivere cazzutissimo?) che è anche la colonna sonora di Easy Rider, un film-icona che non conosce il passare del tempo. Una canzone che ha rappresentato il momento di massimo fulgore della meteora Steppenwolf.

BON JOVI-DEAD OR ALIVE

Il cowboy moderno non si accontenta di un cavallo, ma sotto al sedere ne vuole almeno un'ottantina. "On a steel horse I ride", canta Jon Bon Jovi in una delle sue canzoni più riuscite. In cui sarebbe nessuno, senza Ritchie Sambora alla chitarra (e comunque tutto "Slippery When Wet" è un disco pauroso, da riscoprire e riascoltare).

ARLO GUTHRIE - MOTORCYCLE SONG

Passiamo a sonorità più acustiche. Arlo Guthrie, figlio del leggendario Arlo, porta con sé il DNA della folk music americana. E tra le canzoni dedicate alle moto da lui interpretate, questa è senza dubbio la migliore.

MONTROSE - BAD MOTOR SCOOTER

Poco fortunati ma bellissimi da ascoltare a decenni di distanza, i Montrose sono una di quellòe band che avrebbe meritato maggior fortuna. Uno di loro, il cantante Sammy Hagar, vivrà anni dopo una folgorante esperienza con i Van Halen. Godiamoci il loro rock-blues pompato di adrenalina.

JIMI HENDRIX - EZY RIDER

In The Cry of Love, uscito postumo dopo la sua morte, sua maestà Jimi Hendrix - uno il cui dischi dovrebbero essere materia di studio obbligatorio fin dalle scuole primarie - ci regala dall'oltretomba un pezzo dedicato a un tema che in quegli anni appassionava molto. Ezy Rider è figlio dell'atmosfera sessantottina di cui questa generazione respirava a pieni polmoni.

BLUE OYSTER CULT - GOLDEN AGE OF LEATHER

I Blue Oyster Cult sono (assieme ai Diamond Head) gli outsider per eccellenza del rock. Seguito scarsissimo quando erano in attività, realizzarono album fondamentali per lo sviluppo futuro del loro genere. Furono riscoperti engli Anni 90, soprattutto dopo che alcuni artisti di grido come i Metallica realizzarono delle cover dei loro pezzi. Questo è il loro inno dedicato alle moto.

BOB SEGER - ROLL ME AWAY

Ha scritto canzoni per gli Eagles, temi musicali per telefilm di successo. Ha fatto la gavetta partendo dal Michigan ed è diventato un riferimento per almeno due generazioni di cantautori e rock band. Bob Seger è stato per anni la voce più profonda degli Stati Uniti. E, da buon americano, è anche un motociclista vero. Tanto da farsi immortalare in moto su più copertine dei suoi dischi.

SAXON - MOTORCYCLE MAN

Contenuta in un disco che si chiama Wheels of Steel (il richiamo alle due ruote è evidente), Motorcycle Man è un esempio di cosa erano i Saxon prima maniera, nel cuore della New Wave metal inglese dei primi Anni 80. Biff Byford e compagnia hanno sempre avuto la moto nel cuore. 

JOVANOTTI - LA MIA MOTO

Guest star assoluta di questa top ten (non a caso è stato inserito fuori classifica, all'11° posto) è lui, Lorenzo Jovanotti. Ci piace ricordarlo così, tardo paninaro (e parecchio tamarro) alla fine degli Anni 80, prima che si riducesse a quel melenso e sdolcinato mix di buonismo progressista con la barba che è oggi. 

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV
ADV