Attualità
Benzinai verso lo sciopero, il Governo cerca una mediazione
La protesta dovrebbe partire nella notte di mercoledì sulle autostrade per poi trasferirsi sulla mobilità ordinaria
Benzinai sul piede di guerra. La minaccia è di chiudere le pompe sulla rete autostradale nella notte di mercoledì, per poi estendere la protesta alla viabilità ordinaria. "Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio", spiega una nota congiunta dei sindacati Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommerci. Il Governo cerca di far rientrare la protesta con un'ordinanza sugli orari, mentre il Garante degli scioperi intima di non incrociare le braccia nei servizi essenziali durante l'emergenza.
Gli addetti al rifornimento, che hanno subito una riduzione pesantissima delle entrate ma che difficilmente possono abbassare la saracinesca, invitano a chiedere le ragioni della loro prosta "a Governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti: a ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte". Nella serata di martedì, i ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico tentano la mediazione confrontando le posizioni delle associazioni di categoria con i concessionari autostradali.