Attualità
Coronavirus: MV Agusta va avanti, stop per Ducati, Yamaha e Nolan
L'azienda varesina va avanti con personale ridotto, Ducati chiude fino al 25, Nolan fino al 23. Stop anche per Yamaha in Italia e Francia
MV Agusta, in accordo con i rappresentanti dei lavoratori, ha deciso di non interrompere l’attività del proprio stabilimento di Schiranna (VA) al fine di garantire la continuità produttiva, sebbene a personale ridotto. Sono state adottate, in primis, le misure atte a ridurre il numero dei dipendenti in azienda, attraverso la chiusura dei reparti non essenziali, lo “smart working”, la possibilità di fruizione delle ferie e il ricorso alla cassa integrazione una volta che verrà emesso il relativo decreto.
Per i dipendenti che continueranno l’attività lavorativa, l’azienda ha introdotto le misure di prevenzione e di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19, come la fornitura di mascherine, guanti, gel igienizzanti e l’adozione di presidi per la sanificazione degli ambienti di lavoro e delle superfici, nonché l’accesso contingentato agli ambienti comuni.
In ogni reparto sono già state affisse le regole di comportamento cui ogni dipendente dovrà attenersi scrupolosamente (informativa sul Covid-19, norme comportamentali e disposizioni per la sicurezza). In ciascun reparto verranno mantenute le distanze di sicurezza tra le postazioni di lavoro, grazie anche alla temporanea riduzione del personale presente.
DUCATI, YAMAHA E DUCATI: STOP
Nolan, che ha sede a Brembate (BG) ha deciso di prorogare la chiusura del proprio sito produttivo, già fermo da venerdì scorso, fino al 23 marzo. Decisione analoga è stata presa da Yamaha (che ha chiuso gli stabilimenti in Italia e Francia) e Ducati. L'azienda di Borgo Panigale aveva già deciso di sospendere la produzione da venerdì 13 marzo a mercoledì 18 marzo compresi, per implementare una serie di opere e interventi sulle linee di produzione, per poter ulteriormente innalzare il livello di sicurezza dei lavoratori e per introdurre un programma di lavoro su più turni per dimezzare il numero di persone contemporaneamente presenti in linea di montaggio. Il posticipo della riapertura al 25 marzo si è reso necessario per garantire il pieno rispetto delle nuove linee guida per ottemperare alle quali serviranno alcune giornate in più per interventi e modifiche alle strutture.
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