Attualità
Le patenti A restano esenti da Iva
Dal 1 gennaio 2020 le scuole guida dovranno far pagare l'Iva ma solo per il conseguimento delle patenti B e C1: "salve" quelle per moto
Il decreto fiscale in vigore dal 27 ottobre mette fine alla questione dell’Iva imposta alle scuola guida. Una recente sentenza della Corte di giustizia europea aveva infatti stabilito che le autoscuole italiane fossero soggette all'imposizione Iva sulle proprie prestazioni, e le aveva inoltre obligate al pagamento dell'Iva arretrata sui 3,8 milioni di patenti conseguite dal 2014 e dal 2018.
LE MOTO SI SALVANO
L'art. 32 del decreto fiscale, in vigore dal 27 ottobre 2019, sana la questione dell'Iva arretrata, ma comunque costringe le scuole guida ad adeguarsi alla sentenza della Corte europea. Le autoscuole quindi dal 1 gennaio 2020 saranno costrette a pagare l'Iva (e quindi a rincarare le proprie prestazioni) per "l'insegnamento della guida automobilistica ai fini dell'ottenimento delle patenti di guida per i veicoli delle categorie B e C1". Sono salve, e pertanto esenti da Iva, le patenti moto.
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