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Attualità
La passione motociclistica di Vincenzo Boccia
Marco Gentili
il 27/06/2018 in Attualità
Il retroscena: il presidente di Confindustria, dopo anni lontano dalle due ruote, ha ceduto alla passione e si è comprato una Triumph. Ed è amico di lunga data del presidente di Ancma Andrea Dell'Orto
"È un'Italia a due ruote, che adesso deve impennare". La metafora motociclistica sullo stato positivo della manifattura italiana (la seconda in Europa per volumi) usata dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia non è casuale. Per la prima volta dopo tanti anni, infatti, il capo degli industriali italiani partecipa all'assemblea annuale di Ancma, che è la Confindustria della moto.
Ma non tutti sanno che Boccia è anche un motociclista. Come lui stesso ha ammesso, da giovane ha avuto svariate moto, prima di rinunciarci dopo essersi sposato: "Quando ho realizzato che non ero più sicuro in curva, ho capito che la ragione stava prevalendo sulla passione", ha detto a margine del convegno.
Ma non tutti sanno che Boccia è anche un motociclista. Come lui stesso ha ammesso, da giovane ha avuto svariate moto, prima di rinunciarci dopo essersi sposato: "Quando ho realizzato che non ero più sicuro in curva, ho capito che la ragione stava prevalendo sulla passione", ha detto a margine del convegno.
Ha ceduto alla Triumph
Ma il richiamo della foresta è stato troppo forte. E alla fine, nonostante gli impegni professionali e istituzionali, Boccia ha ceduto nuovamente alla voglia di moto. Come abbiamo scoperto noi di Dueruote, il presidente degli industriali italiani ha ceduto al richiamo di una Triumph. Marchio che ha accuratamente evitato di citare, per non fare favoritismi pubblici. Pare che la sua scelta sia caduta su una Speed Triple R. Senza dubbio in Ancma saranno contenti: adesso hanno la certezza che in viale dell'Astronomia hanno un capo che tutelerà con un occhio di riguardo gli interessi delle due ruote.L’amicizia con Dell’Orto
Il rapporto che lega Boccia ad Andrea Dell'Orto, attuale presidente di Ancma ed Eicma, è infatti storico. I due si conoscono fin dai tempi in cui militavano nell'associazione dei giovani imprenditori di Confindustria. E nel corso della relazione di fine anno non hanno mancato di lanciarsi messaggi di stima e affetto reciproco. Non ultimo, Boccia ha fatto eco alla richiesta di Dell'Orto di intervenire massicciamente sul piano delle carenti infrastrutture italiane: "Senza infrastrutture non possiamo collegare il nostro Paese al mondo. E la manutenzione che viene meno sulle nostre strade danneggia non solo la sicurezza, ma anche la bellezza delle nostre città".
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