Attualità
Yamaha Camp 2018: nel nome del Ténéré
Tra strade bianche e curve da sogno, con le Super Ténéré 1200 e le Tracer. Gli highlights e le foto di un week-end tra polvere magica e racconti di avventure
Una sfida dietro l’altra
Una ventina di Super Ténéré 1200, una 750 d’annata, una XT 600. Il gruppo si allunga tra le colline di velluto verde. I cartelli indicano nomi come Montalcino, Monticchiello, Radicofani… questi posti ce li invidia tutto il mondo. Un itinerario al sabato, uno alla domenica. Si viaggia in carovana, tranquilli, godendosi il paesaggio. Almeno fino a quando il Bottu toglie i controlli, tira due marce a limitatore e fa vedere come si mette di traverso un Super Ténéré 1200.
Intanto, due colline più in là, il drappello di Tracer si dondola tra le curve. Ci si ricongiunge a pranzo, dove la sfida sono giganteschi pezzi di carne. Poi ancora ognuno per la sua strada. Il gruppo dei polverosi va a pucciare le ruote nei guadi della Val d’Orcia. Gli stradisti si lasciano ipnotizzare dalla sessione di curve dopo Buonconvento. Poi tutti al bivacco, se vogliamo chiamare così un 4 stelle.
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