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Attualità
Assicurazioni, verso l'addio al bonus-malus
Marco Gentili
il 27/04/2018 in Attualità
il meccanismo in vigore da 40 anni non funziona più: troppo legato alla residenza e al veicolo più che ai comportamenti di guida. lo dice l'Ivass, che metterà attorno a un tavolo le compagnie assicurative alla ricerca di un'alternativa
Assicurazioni, verso l'addio al bonus-malus
“Più attente politiche tariffarie che, nel rispetto della necessaria mutualità, premino in modo adeguato” i motociclisti virtuosi. Tradotta dal burocratese, significa una revisione del sistema bonus/malus. Durante un recente convegno dell’Ivass, l’istituto che si occupa della vigilanza sulle assicurazioni, sono emerse alcune novità molto interessanti a questo proposito.
In più, sono state definite nuove regole per il riconoscimento della classe di merito di conversione universale e per la sua evoluzione nel tempo, con l'introduzione di benefìci a favore di alcune categorie di assicurati, come i conviventi di fatto e uniti civilmente.
Questo però non può voler dire legare l'assicurazione solo al conducente, costringendo così ad esempio una famiglia di quattro persone con una sola auto a sottoscrivere quattro polizze. Per questo l'Ivass ha chiesto alle compagnie di fare proposte entro l'estate. Poi, attraverso un tavolo di confronto si cercherà di capire quali modifiche introdurre per superare il sistema classico delle Rc auto entrato in vigore quarant'anni fa.
Cambia l’attestato di rischio
Il primo riguarda la riforma dell'attestato di rischio, che da 1 giugno diventa dinamico. Il provvedimento prevede il rilascio dell’attestato per tutte le tipologie di contratto (bonus/malus, franchigia e tariffa fissa), la modifica della Tabella di sinistrosità pregressa ed annualmente la sua progressiva estensione fino a 10 anni, adegua la normativa all’esigenza di valutare correttamente la sinistrosità dell’assicurato, anche sulla base dei sinistri pagati fuori dal periodo di osservazione, oppure pagati dopo la scadenza del contratto, laddove, alla scadenza del contratto stesso, l’assicurato abbia cambiato compagnia (i cosiddetti “sinistri tardivi”). Infine, recupera al sistema i sinistri relativi a polizze di durata temporanea che saranno riportati nell’attestato di rischio rilasciato dall’impresa che per prima assumerà il rischio con un contratto annuale.In più, sono state definite nuove regole per il riconoscimento della classe di merito di conversione universale e per la sua evoluzione nel tempo, con l'introduzione di benefìci a favore di alcune categorie di assicurati, come i conviventi di fatto e uniti civilmente.
Bonus-malus verso l’addio
La seconda evidenzia come, se su base nazionale la classe di Bonus-Malus e il prezzo medio risultavano correlati positivamente (ovvero, gli assicurati più rischiosi hanno pagato in media un prezzo più alto), su base provinciale rifletteva in modo disomogeneo l’effettiva sinistrosità del territorio. In sostanza, il meccanismo di bonus/malus risulta legato al veicolo e alla residenza più che all'effettivo comportamento del guidatore. L'obiettivo è quello di legare le classi di merito all'autista qualsiasi mezzo guidi, sfruttando anche l'archivio nazionale delle patenti - gestito dalla Motorizzazione - che tiene nota di tutte le infrazioni del codice della strada.Questo però non può voler dire legare l'assicurazione solo al conducente, costringendo così ad esempio una famiglia di quattro persone con una sola auto a sottoscrivere quattro polizze. Per questo l'Ivass ha chiesto alle compagnie di fare proposte entro l'estate. Poi, attraverso un tavolo di confronto si cercherà di capire quali modifiche introdurre per superare il sistema classico delle Rc auto entrato in vigore quarant'anni fa.
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