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Attualità
Non mettete il ticket Area C per le moto!
di Riccardo Matesic
il 13/10/2016 in Attualità
Confindustria ANCMA, l'Associazione dei costruttori di moto, interviene con un comunicato sulla ventilata idea dell'assessore alla mobilità di Milano di far pagare un pedaggio anche a moto e motorini per accedere all'Area C. Si tornerebbe a un maggior traffico di auto, dicono gli industriali
In merito all’intenzione di far pagare un ipotetico futuro ticket per l’Area C anche alle due ruote, comparsa nei giorni scorsi su diversi organi di stampa che riportano le dichiarazioni dell’Assessore alla mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, Confindustria ANCMA, l'Associazione dei costruttori di moto, ha diffuso un comunicato.
Nel dettaglio i costruttori sottolineano che sin dall’introduzione di Ecopass nel 2008 è stato riconosciuto alle due ruote il ruolo insostituibile di “garantire la mobilità individuale, riducendo la congestione del traffico e lo spazio occupato nei parcheggi, oltre a una diminuzione delle emissioni”.
“È chiaro – prosegue il comunicato - che veicoli che dimezzano i tempi di spostamento e con motori di cilindrata contenuta presentano consumi ed emissioni ridotte. Anche a livello internazionale, come a Londra, l’istituzione della 'congestion charge' ha sempre escluso il ticket per le due ruote, sia a motore sia a pedali, proprio per offrire ai cittadini una soluzione alternativa e flessibile alle proprie esigenze di mobilità urbana”.
“Occorre inoltre sottolineare che sin dall’inizio veicoli come ciclomotori e moto 2 tempi Euro 0, responsabili delle emissioni di PM10, sono stati esclusi dalla circolazione nell’area metropolitana milanese e in altre aree lombarde con problemi di inquinamento. Le emissioni dei veicoli più recenti e di tutti i motori 4 tempi, che rappresentano la stragrande maggioranza del parco circolante, presentano valori di PM10 decisamente marginali”.
In chiusura Confindustria ANCMA, sottolineando che l’eliminazione dell’esenzione rischia di riportare molti utenti di moto e scooter alle quattro ruote, vanificando i benefici derivanti dalla creazione dell’Area C, ha ribadito la sua disponibilità a un confronto con il Comune di Milano.
“È chiaro – prosegue il comunicato - che veicoli che dimezzano i tempi di spostamento e con motori di cilindrata contenuta presentano consumi ed emissioni ridotte. Anche a livello internazionale, come a Londra, l’istituzione della 'congestion charge' ha sempre escluso il ticket per le due ruote, sia a motore sia a pedali, proprio per offrire ai cittadini una soluzione alternativa e flessibile alle proprie esigenze di mobilità urbana”.
“Occorre inoltre sottolineare che sin dall’inizio veicoli come ciclomotori e moto 2 tempi Euro 0, responsabili delle emissioni di PM10, sono stati esclusi dalla circolazione nell’area metropolitana milanese e in altre aree lombarde con problemi di inquinamento. Le emissioni dei veicoli più recenti e di tutti i motori 4 tempi, che rappresentano la stragrande maggioranza del parco circolante, presentano valori di PM10 decisamente marginali”.
In chiusura Confindustria ANCMA, sottolineando che l’eliminazione dell’esenzione rischia di riportare molti utenti di moto e scooter alle quattro ruote, vanificando i benefici derivanti dalla creazione dell’Area C, ha ribadito la sua disponibilità a un confronto con il Comune di Milano.
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