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Controlli automatici su assicurazioni e revisioni: è bluff?

di Riccardo Matesic il 13/01/2016 in Attualità

È stata data ampia pubblicizzazione al fatto che la Legge di Stabilità avrebbe finalmente reso possibile per Tutor e telecamere controllate da remoto la verifica della regolarità di assicurazione e revisione periodica. In realtà mancano ancora diversi passaggi burocratici prima che i controlli partano

Pochi giorni dopo l'inizio del nuovo anno, torniamo sulla questione dei controlli automatici su assicurazione, revisioni e sovraccarichi (quest'ultima voce non dovrebbe riguardare le moto) dei veicoli.
Controlli automatici su assicurazioni e revisioni: è bluff?
Come ormai saprete, la Legge di Stabilità ha corretto l'articolo 201 del Codice della Strada, facendo un altro passo avanti per consentire a Tutor e telecamere controllate da remoto di verificare anche tali eventuali irregolarità dei veicoli ripresi.

Il sistema poggia sull'incrocio dei numeri di targa con l'archivio già esistente e aggiornato della Motorizzazione Civile. Perché tali controlli partano però mancano ancora dei tasselli fondamentali.

Tanto per cominciare il Ministero dei Trasporti dovrà omologare specificamente per questo uso le apparecchiature esistenti. O quelle che verranno acquistate ex-novo. E non sembra una cosa dai tempi immediati. Di solito serve qualche mese per questo tipo di formalità.

Il secondo problema, ben più importante, è che la legge 120/2010 ha vincolato tale impiego di Tutor e telecamere sulle strade extraurbane a una specifica regolamentazione. Ecco allora che per far partire i controlli automatizzati su assicurazioni e revisioni anche sulle strade fuori città, servono le autorizzazioni prefettizie. E i prefetti potranno rilasciarle solo dopo che i ministeri dei Trasporti e dell'Interno avranno emanato un'apposita direttiva.

E così, al di là delle boutade dal sapore propagandistico sull'aumento dei controlli, siamo al punto di partenza. Una volta omologate le apparecchiature, se i ministeri competenti non emaneranno la direttiva per i prefetti, i controlli automatizzati di assicurazione, revisione e sovraccarico potranno partire solo sulle vie urbane di scorrimento.


Fortunatamente corrono in soccorso dei guidatori onesti alcune polizie locali, che si stanno dotando di apparecchiature che leggono automaticamente le targhe delle automobili incrociate. Montandole sulle loro auto di pattuglia, stanno individuando e multando diversi veicoli senza assicurazione.

In Italia si stima che i mezzi non assicurati siano oltre 4 milioni; oltre il 10% del parco circolante. Un danno gravissimo per tutti, perché in caso di sinistro questi guidatori probabilmente si danno alla fuga, compiendo anche omissione di soccorso. E perché, i costi dei loro sinistri vengono sostenuti dai guidatori onesti, che pagando l'assicurazione finanziano il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada.

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