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Attualità
Fermi per smog!
di Riccardo Matesic
il 04/12/2015 in Attualità
Succede in diverse città italiane. Da una parte ci sono i piani dell'aria invernali, che colpiscono i veicoli più inquinanti, dall'altra i provvedimenti straordinari per i superamenti dei limiti europei. Manca però una politica efficace e il prezzo di questa situazione (per ora) lo pagano i possessori dei veicoli più anziani. Cioè i meno abbienti
Roma, come altre città italiane, in questi giorni di alta pressione ha le polveri sottili fuori controllo. Così gli abitanti pagano con una minore libertà di movimento, visto che da giorni sono bloccati i veicoli inquinanti; e gli altri (per le moto significa almeno le Euro2) circolano soggetti a targhe alterne. Eppure le moto di polveri sottili ne emettono in quantità minime!
Più volte in passato abbiamo affrontato il problema smog. Gravissimo per noi motociclisti, che nel traffico siamo esposti più degli altri ai gas di scarico. Gravissimo anche per l'Italia, perché l'Europa da anni minaccia di chiederci il conto dei nostri sforamenti.
In questi giorni in cui a Parigi è in corso la Conferenza Mondiale su Clima COP21, l'Agenzia Europea dell'Ambiente (Aea) ha dichiarato che l'Italia è il paese europeo con il maggior numero di morti premature rispetto all'aspettativa di vita causate dall'inquinamento dell'aria. Nel 2012 abbiamo avuto 84.400 morti imputabili allo smog; circa un sesto dei 491mila registrati in tutta Europa.
Diverse le colpe. Sicuramente la morfologia del nostro Paese non aiuta, con la Pianura Padana soggetta al ristagno degli inquinanti. In rete circolano foto prese da satelliti dove si vede una nuvola nera che va dalla Romagna al Piemonte. Ma abbiamo anche delle sorgenti inquinanti sulle quali si potrebbe intervenire, senza creare disagi alla circolazione e con risultati migliori.
Sicuramente gli impianti di riscaldamento vetusti, e lo scarso isolamento delle abitazioni. Con in più la possibilità di usare più sorgenti rinnovabili anche per il riscaldamento. Poi il traffico: le ore passate in colonna sicuramente hanno un fortissimo impatto negativo sulle emissioni. E per questo gli amministratori dovrebbero capire che le moto andrebbero incentivate, non bloccate! Ma si dice da 25 anni, e Roma è l'unica città che ha fermato stabilmente le moto Euro1. Una scelta scellerata!
E bisognerà rinnovare anche il parco circolante, soprattutto di certe flotte come quelle dei mezzi per il trasporto pubblico. O i veicoli commerciali.
Poche e ben confuse le idee che circolano nel mondo politico. L'Italia ha appena annunciato che investirà 4 miliardi di euro per combattere l'inquinamento. E relativamente alle emissioni legate alla mobilità, il Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha affermato che si intende privilegiare il rinnovo del parco circolante in favore di auto elettriche o a biometano. E che si investirà per svecchiare gli autobus dei servizi di trasporto pubblico locale. Basterà?
Intanto oggi il traffico della Capitale è in tilt: nella stessa giornata ci sono il blocco totale dei veicoli inquinanti, le targhe alterne per gli altri (escluse moto Euro 3 ed auto Euro 6) e... lo sciopero della metropolitana.
Così non si va lontano...
In questi giorni in cui a Parigi è in corso la Conferenza Mondiale su Clima COP21, l'Agenzia Europea dell'Ambiente (Aea) ha dichiarato che l'Italia è il paese europeo con il maggior numero di morti premature rispetto all'aspettativa di vita causate dall'inquinamento dell'aria. Nel 2012 abbiamo avuto 84.400 morti imputabili allo smog; circa un sesto dei 491mila registrati in tutta Europa.
Diverse le colpe. Sicuramente la morfologia del nostro Paese non aiuta, con la Pianura Padana soggetta al ristagno degli inquinanti. In rete circolano foto prese da satelliti dove si vede una nuvola nera che va dalla Romagna al Piemonte. Ma abbiamo anche delle sorgenti inquinanti sulle quali si potrebbe intervenire, senza creare disagi alla circolazione e con risultati migliori.
Sicuramente gli impianti di riscaldamento vetusti, e lo scarso isolamento delle abitazioni. Con in più la possibilità di usare più sorgenti rinnovabili anche per il riscaldamento. Poi il traffico: le ore passate in colonna sicuramente hanno un fortissimo impatto negativo sulle emissioni. E per questo gli amministratori dovrebbero capire che le moto andrebbero incentivate, non bloccate! Ma si dice da 25 anni, e Roma è l'unica città che ha fermato stabilmente le moto Euro1. Una scelta scellerata!
E bisognerà rinnovare anche il parco circolante, soprattutto di certe flotte come quelle dei mezzi per il trasporto pubblico. O i veicoli commerciali.
Poche e ben confuse le idee che circolano nel mondo politico. L'Italia ha appena annunciato che investirà 4 miliardi di euro per combattere l'inquinamento. E relativamente alle emissioni legate alla mobilità, il Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha affermato che si intende privilegiare il rinnovo del parco circolante in favore di auto elettriche o a biometano. E che si investirà per svecchiare gli autobus dei servizi di trasporto pubblico locale. Basterà?
Intanto oggi il traffico della Capitale è in tilt: nella stessa giornata ci sono il blocco totale dei veicoli inquinanti, le targhe alterne per gli altri (escluse moto Euro 3 ed auto Euro 6) e... lo sciopero della metropolitana.
Così non si va lontano...
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